di Alessandro Nizegorodcew
Camila Giorgi è nata il 30/12/1991 a Macerata da genitori argentini. La famiglia Giorgi è emigrata, come tanti hanno fatto in quegli anni, verso il Sudamerica. Sergio Giorgi, il padre di Camila, chi ha raccontato la loro storia; la storia di una ragazzina che ha voluto fortemente giocare a tennis: “Camila è italiana, è nata a Macerata, così come altri due dei suoi tre fratelli; da piccolissima ha iniziato a praticare la ginnastica e a me sarebbe piaciuto che avesse continuato, ma lei voleva giocare a tennis come i suoi fratelli. Appena ha iniziato, a 5 anni, ci siamo subito accorti che aveva un enorme potenziale e abbiamo girato tantissimo per cercare di falra crescere tennisticamente: Stati Uniti da Bollettieri, Italia, Spagna per circa due anni e Francia.” In Francia Camila ha iniziato ad allenarsi nell’accademia di Patrick Mouratoglou. “Si, ci troviamo molto bene in Francia, Camila fa la scuola francese; il nostro desiderio sarebbe però quello di tornare in Italia. Abbiamo ricevuto alcune offerte, sia per il nuovo centro tecnico di Formia (che si occuperà del settore femminile: si fanno i nomi di Elia e Farina come allenatori), sia da privati. “E’ sempre difficile scegliere; bisogna valutare attentamente tutte le possibilità” – ci spiega ancora papà Giorgi.
Sta di fatto che Camila è una giocatrice dal talento cristallino. Entrambi i fondamentali sono potentissimi già adesso, anche se il diritto ogni tanto le scappa via; la prima di servizio è piuttosto piatta e potente, mentre la seconda, oltre ad essere altrettanto potente, è molto lavorata e inattaccabile. E’ una scelta tattica che bisogna vedere in prospettiva, visto che ora come ora gli errori gratuiti sono tantissimi e i doppi falli numerosi (14 nell’incontro con la Craybas). Il vero difetto, sicuramente migliorabile con il tempo, è la scarsa propensione all’attesa, al colpo interlocutorio, in sostanza alla difesa. Molto spesso si trova a tirare il diritto in corsa senza rotazione alcuna, lasciando quindi il campo completamente scoperto. Sostanzialmente Camila tira sempre, anche quando le è evidentemente impossibile mantenere la palla in campo. Sembra l’atteggiamento tattico (tattico?) del primissimo Gonzalez, che tirava tutto ad occhi chiusi: prima, seconda, diritto e rovescio. E’ piaciuta però molto la mentalità vincente della Giorgi, che non ha mai fatto una piega, anche dopo alcuni momenti sfortunati (3 nastri vincenti della Craybas in altrettaneti momenti importanti del match, come sul 3-1 30-0 Giorgi). Camila ha anche annullato diversi match point in risposta sul 5-6 nel terzo set, sempre con vincenti, sia di diritto che di rovescio. “Ti ringrazio intanto per i complimenti. Il discorso che fai sul diritto è verissimo ed è quello che Camila deve migliorare di più, così come la gestione di molte altre variabili all’interno del singolo match. Io credo che entro un anno e mezzo o due capiremo veramente dove può arrivare.” – prosegue Sergio Giorgi.
Camila, in un angolo durante questa conversazione ha sempre annuito, anche quando si è parlato dei tanti smash sbagliati: “Si, è vero, devo migliorare tante cose, ma stiamo lavorando tanto e spero proprio di salire di livello settimana dopo settimana.” Camila Giorgi è attualmente al numero 580 circa delle classifiche Wta, non male per una ragazza classe 1991 (quasi ’92..). Vedremo con il tempo quanto riuscirà a salire, ma quanto visto oggi al Foro Italico, è davvero di ottimo auspicio..
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