di Alessandro Nizegorodcew (Articolo apparso su “Il Tempo” del 27/09/13)
Una promessa azzurra che arriva dall’Est, un idolo chiamato Novak Djokovic, il sogno del gotha del tennis. La storia di Federico Bonacia, nuovo campione italiano under 16, è quanto mai inconsueta. Nato a Roma il 14 gennaio 1997, parte con la famiglia per la Macedonia al termine della prima media. «Mio padre si è dovuto trasferire a Skopje ed io mia madre e mio fratello lo abbiamo seguito. Da poche settimane ha terminato il suo lavoro all’ambasciata italiana e siamo rientrati a Roma – racconta Federico – ma io tornerei in Macedonia anche domani». Il tennis entra seriamente nella vita di Bonacia proprio a Skopje, grazie all’ex professionista Predrag Rusevski (numero 242 Atp nel 2008), che lo allena per anni con grande passione e dedizione. «E’ stato fondamentale per la mia crescita tecnica e umana. Ho imparato a controllarmi in campo, a non innervosirmi, scoprendo il mondo grazie ai tanti viaggi. Tornei in Macedonia, infatti, ve ne sono pochissimi e noi ci recavamo sempre in Finlandia, Svezia e Russia per seguire le manifestazioni Tennis Europe (il circuito internazionale giovanile dedicato ad under 12, 14 e 16; ndr). Predrag e gli altri maestri sono stati molto importanti: non cercavano soldi, come spesso avviene in Italia, ma puntavano alla felicità del giocatore. Mi seguivano passo dopo passo senza lasciare nulla al caso.» Federico torna in Italia nel 2013 e sceglie il Nomentano dei maestri Zeppieri e Lucchetti, due tra gli allenatori più esperti a livello regionale. Nel gruppo degli agonisti vi è anche Marco Mosciatti, altra promessa nazionale. «Mi trovo bene con tutti al Nomentano – spiega ancora Bonacia – e potrei anche giocare le gare a squadre per loro. Detto questo la mentalità del tennis italiano non mi entusiasma. Qui ho imparato che esisteva il termine “sciogliere”, ovvero mollare e perdere volontariamente le partite, un qualcosa che all’estero non esiste.» Settembre è il mese dei campionati italiani under 16, Federico è fermo praticamente da 6 mesi a causa di una microfrattura da stress alla schiena, ma non vuole mancare e a Bologna arriva a sorpresa il trionfo. «Un torneo perfetto, non credo di aver mai giocato così bene in vita mia». Il sogno è quello di arrivare tra i top-100 della classifica Atp, per sfidare i grandi campioni nei palcoscenici più emozionanti e blasonati, inseguendo il mito di Djokovic. «Nole è il mio giocatore preferito ed è una fonte di ispirazione per noi giovani. So che entrare nei top-100 è molto difficile ma lavorando nella maniera giusta sono assolutamente convinto di poterci arrivare, calcando i campi di Us Open e Roland Garros.» Il futuro è pronto a riservare altre sorprese a Federico Bonacia, giovane talento romano con i Balcani nel cuore. Il padre tra non molto conoscerà la destinazione della nuova missione. La lingua, in ogni caso, non sarà un problema, considerato che parla fluentemente italiano, inglese, spagnolo e macedone. Il talento non manca e la voglia di arrivare si percepisce da ogni sua parola. «Ci proverò con tutte le mie forze, senza sciogliere mai.»
Leggi anche:
- None Found