di Luca Brancher
Milano Marittima, Rimini: località costiere, che conferiscono alla nostra mente, immediatamente, immagini di vacanze estive, di svago, di divertimento. Ma non per tutti è così. C’è anche chi tra Milano Marittima e Rimini sta cercando di costruirsi un futuro radioso nel mondo del tennis: stiamo parlando di Gioia Barbieri, sedici anni compiuti lo scorso luglio, romagnola.
Ho avuto la fortuna di contattare Gioia – dopo alcune peripezie – mercoledì scorso, nel primo pomeriggio, in un dei pochi momenti di pausa che la giovane ravennate in queste settimane si concede.
“Nella mattinata svolgo solitamente l’allenamento tennistico” – esordisce lei – “mentre il pomeriggio, escludendo oggi, viene consacrato alla preparazione atletica. Infine alla sera è tempo della scuola: da quest’anno infatti frequento i corsi serali per potermi dedicare con maggior assiduità al tennis, nonostante la mia carriera scolastica finora sia stata egregia (lo scorso anno ha concluso la scuola tradizionale con una media superiore all’8 n.d.r)”
Una studentessa coi fiocchi, insomma, che tanta voglia ha di apprendere anche sul campo da tennis “I miei allenatori sono Laura Marconi e Giovanni Marra, quest’ultimo in passato già al fianco di giocatrici del calibro di Maria Elena Camerin e Tatiana Garbin. Con loro mi alleno nelle strutture del C.T. Rimini, in compagnia di altri tennisti Stefano Galvani e Igor Gaudi. Un’ottima possibilità potersi confrontare con professionisti di tale caratura, che di sicuro mi permette di ambire ad un innalzamento del mio livello tennistico.”
Gioia è una giocatrice poco nota, nonostante su di lei anche il responsabile del settore giovanile azzurro, Renzo Furlan, abbia speso parole d’elogio. Ma lasciamo che sia lei a raccontarci che tipo di tennista è: “sono una tennista aggressiva che predilige le superfici rapide alla terra battuta, il rovescio lo gioco rigorosamente a due mani, anche se il colpo con cui mi sento più sicura è il dritto. Sto facendo discreti miglioramenti alla battuta, e non mi sento nemmeno a disagio sotto rete..“, mentre tra le attuali protagoniste del circuito “prediligo la Sharapova”
Dopo aver vissuto, lo scorso anno, una settimana di celebrità ad inizio settembre, con la conquista, a soli 15 anni, del titolo di campionessa italiana di categoria under 16, dominando nelle fasi finali della manifestazione disputatasi a Spoleto tenniste di buon valore, oltre che di un anno più anziane, come Lara Meccico e Claudia Giovine, quest’anno la sua è stata una stagione in chiaroscuro, tanto che “se dovessi darmi un voto, mi attribuirei un 6“. A cominciare dal viaggio post-natalizio in Australia, dove è riuscita a centrare la qualificazione per il main draw dello Slam Oceanico; l’esperienza all’estero è proseguita in Asia, dove a Marzo ha raggiunto la semifinale nel G1 di Bangkok, battendo la russa Chernyakova, top-20 di categoria. Con la chiusura dei tornei primaverili italiani, però, Gioia ha subito un infortunio che ne ha condizionato il prosieguo della stagione. “L’infortunio alla caviglia, occorso a fine maggio, mi ha tenuto lontana dai campi per oltre un mese e mezzo, nei quali sono dovuta addirittura ricorrere alle stampelle. Il rientro è avvenuto nel 75.000$ di Rimini, dove in virtù delle miei origini mi hanno accreditato una wild card per il tabellone di qualificazione – subendo una sconfitta all’esordio per opera della coetanea Camila Giorgi. Dopodichè ho giocato qualche altro 10.000$, ritrovando il feeling con la vittoria, prima del viaggio negli Stati Uniti che ha di fatto concluso la mia stagione.” Balza infatti agli occhi come il suo 2007 si sia chiuso ad inizio settembre “Sì, anche questa scelta è stata figlia dell’infortunio: purtroppo durante i tornei nord-americani ho vissuto un periodo di calo fisico, dovuto anche alla mancata attività estiva. Per questo motivo si è deciso di concludere l’annata in anticipo e fare una preparazione ottimale per il 2008“. Negli Stati Uniti, vale la pena ricordarlo, la Barbieri si è esibita negli Open Canadesi, nel Kentucky International e soprattutto a Flushing Meadows, negli Us Open giovanili.
Gli slam juniores saranno, tra l’altro, uno degli obiettivi del 2008 di Gioia – “ma quest’anno niente Australia“, precisa – in un’annata che ovviamente la vedrà maggiormente impegnata anche a livello professionistico “Sicuramente, anche se l’inizio di stagione sarà appunto destinato ai tornei junior, visto che voglio guadagnare i punti per entrare nei main draw del Roland Garros e di Wimbledon. Ho già in programma i tornei nei quali andrò a giocare a gennaio, tra cui lo Slovak Junior Open (un G2) e la DHL Cup ceca (G1). Poi valuteremo successivamente cosa fare.” E dopo la classifica Itf sarà tempo di curare quella Wta, visto che lo scorso anno era riuscita già a classificarsi (best ranking al numero 1120 coi risultati postivi di Imola Tozzona, Gardone Val Trompia e Jesi), mentre quest’anno, a causa dell’infortunio cui sopra abbiamo fatto cenno, la sua attività ai piani alti del tennis femminile si è limitata ai tre tornei estivi di Rimini, Jesi (beneficiando di una wild card è riuscita a superare un turno) e Pesaro, dove dopo la qualificazione si è arresa a Verdiana Verardi. Il prossimo anno, con una maggiore frequentazione e con l’esperienza acquisita, i risultati non potranno che essere migliori.
Si conclude così quest’articolo che aveva come prerogativa quello di presentarvi Gioia Barbieri, classe 1991, una delle promesse del tennis nostrano, consapevoli che sarà lei a dimostrarci, nel breve e nel lungo periodo, come le attenzioni su di lei siano ben riposte.
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