di Daniele Sforza
Andrea Pellegrino è uno dei prospetti italiani più interessanti. Classe 1997, il giovane pugliese (nato a Bisceglie) ha appena concluso la stagione con i primi punti Atp (ottenuti a Santa Margherita di Pula e a Napoli) e con diverse buone prestazioni nel circuito junior, che lo hanno portato all’attuale numero 63 di questo ranking. Si racconta a tutta linea ai microfoni di Spazio Tennis.
Come hai iniziato a giocare a tennis?
Ho iniziato fin da piccolissimo (avevo 3 anni) perché mio padre è un maestro di tennis e mi portava con lui a giocare. Sono rimasto sempre in Puglia fino allo scorso Settembre, poi mi sono spostato a Tirrenia.
Come ti stai trovando nell’ambiente di Tirrenia? Su cosa stai lavorando?
Mi sono trovato benissimo! Sono seguito da Gabrio Castrichella e ho lavorato con lui sul servizio, dritto ma, soprattutto, sull’atteggiamento.
Come descriveresti il tuo modo di giocare? C’è un giocatore a cui ti paragoneresti?
Penso di essere un attaccante da fondo. Cerco di essere solido da entrambi i lati, sia dritto che rovescio, e appena ho l’opportunità provo ad andare a rete. Forse mi sentirei vicino a un giocatore quale Nishikori..
Quando hai capito che il tennis poteva essere qualcosa in più nella tua vita?
A 12-13 anni ho cominciato ad avere buoni risultati e sono diventato uno dei migliori, della mia età, in tutta Italia. Poi a 14 anni ho iniziato ad allenarmi seriamente, allenandomi sia mattina che pomeriggio.
Come hai fatto a conciliare il tutto con la scuola?
Faccio una scuola paritaria che mi permette di allenarmi anche la mattina e ho la possibilità di essere sempre in giro poiché le assenze sono giustificate. Comunque quando sono a casa cerco di andare a seguire le lezioni, anche perché è veramente difficile trovare tempo per studiare quando sono fuori.
Giochi nel circuito junior. Se dovessi scegliere il momento più bello in questi anni, quale sceglieresti? Tra i vari giovani che conosci, chi secondo te potrebbe avere una buona carriera?
Sicuramente le esperienze più belle sono state quelle nei tornei Slam ma il periodo migliore è quello che ho vissuto quando ho giocato in Sud America. Tra i giovani ci sono davvero tantissimi giocatori che hanno un buon tennis, però penso che giocatori come Coric e Zverev siano i più forti.
Durante la stagione appena passata, hai iniziato a giocare a livello Atp, conquistando i primi punti. Sei soddisfatto?
Non mi posso lamentare però ammetto che avrei potuto fare qualcosa in più. Potevo vincere alcune partite che ho perso solamente per l’atteggiamento sbagliato in alcune situazioni. Appunto, nel circuito Pro ci sono sicuramente persone più esperte che gestiscono meglio alcune situazioni rispetto ai junior.
Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?
Continuare a lavorare bene per essere pronto a giocare con gente di livello e cercare di essere più continuo durante l’anno. Come ranking vorrei raggiungere la top 20 Junior, mentre per quanto riguarda gli Atp non saprei, in quanto bisogna vedere prima la programmazione dei futures.
Come ti descriveresti fuori dal campo?
Sono un ragazzo tranquillo, che ama scherzare con i suoi amici e soprattutto ama divertirsi.
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