Mendoza è la capitale argentina del vino, una produzione che si è radicata dal XVI secolo e si è sviluppata a partire dall’800 con l’importazione di vitigni italiani e francesi come il Malbec, da cui si ricavano rossi profumatissimi, e il Torrontes che dà vita al miglior bianco della regione che non ha nulla da invidiare al più celebre Gewurtztraminer. Mendoza sta diventando la capitale anche del nuovo tennis argentino. Qui è nato Martin Alund, da qui arriva Francisco Bahamonde, una delle due non teste di serie arrivate ai quarti di finale al torneo olimpico di Nanchino.
Bahamonde è riuscito a piegare 63 64 il giapponese Ryotaro Matsumura nonostante un problema alla spalla destra che l’ha costretto a chiamare il fisioterapista a metà del secondo set. Il giovane mendocino, che ha iniziato a giocare con il padre e fino agli 8 anni si è diviso tra calcio e tennis, per due inverni, nel 2012 e 2013, ha svolto la preparazione insieme a Quinzi e Bolelli. Mentalmente solido, con un fisico già pronto per il professionismo (ha già raggiunto una semifinale ITF l’autunno scorso), ha un dritto potente, incisivo ma ancora non troppo continuo, un rovescio bimane più consistente con cui però prende meno rischi, e un servizio su cui sa di dover lavorare molto.
Non avrà un compito semplice, però, al prossimo turno. Per un posto in semifinale, dovrà battere il miglior under-18 del mondo, il russo Andrey Rublev, che ha sofferto non poco per piegare lo slovacco Martin Blasko. Avanti 5-2, il numero 1 ITF ha perso cinque giochi di fila e si è ritrovato sotto di un set; ha spaccato una racchetta, si è cambiato le scarpe e dal 2-2 nel secondo ha cambiato la partita fino al 57 62 62 finale. “La spalla mi fa male” ha commentato Bahamonde, “ma oggi volevo disperatamente vincere. Con Rublev sarà una bella partita. È vero, è un ottimo giocatore, è il numero 1, ma queste sono le Olimpiadi, è tutto diverso”.
La Russia è l’unica nazione con due giocatori nei quarti. Oltre a Rublev, infatti, si è qualificato anche Karen Khachanov, testa di serie numero 3, dopo un tutto sommato agevole 64 62 sull’australiano Harry Bourchier. “Quest’anno a livello junior ho giocato solo il Roland Garros e queste Olimpiadi” ha detto il russo, alla prima stagione nel circuito pro. “Sono molto orgoglioso di giocare per la mia nazione. Mi fa molto piacere che la delegazione russa sia venuta qui per sostenerci, mi dà molta fiducia” ha concluso il russo, applaudito sugli spalti dal presidente della federazione, e capitano di Davis e Fed Cup, Shamil Tarpishev.
L’altro match del giorno l’ha vinto Clement Geens, la seconda non testa di serie ancora in tabellone. Il belga ha chiuso in rimonta 36 60 76(5) sul coreano Chung Yunseong, che ha servito per il match sul 5-4 nel terzo set e ha beneficiato di una chiamata molto contestata nel decisivo tiebreak. Ai quarti, Geens affronterà la testa di serie numero 2, il brasiliano Orlando Luz, che ha la tendenza di incitarsi costantemente in campo. “Mio padre mi dice sempre: devi essere felice in campo, altrimenti puoi anche andartene. Io mi carico sempre, prima di ogni punto, perché mostrarmi pessimista darebbe un vantaggio ai miei avversari”.
Il 16enne Luz, vincitore del titolo junior in doppio a Wimbledon con l’amico Marcelo Zormann con cui è iscritto anche a Nanchino, è arrivato ai Giochi con un record di 38-11 in singolare e 34-8 in doppio. Ha vinto le prime 16 partite della stagione, conquistato il titolo in tornei Grade 1 in Paraguay e Brasile prima di celebrare il primo trofeo Grade A a Porto Alegre cedendo appena un set. Semifinalista in singolo e doppio al Roland Garros, ha aggiunto altri due titoli in doppio a Santa Croce e Charleroi-Marcinelle. A Nanchino, da bravo brasiliano, non si concentrerà solo sul tennis. “Guarderò le partite di calcio e di pallavolo” ha detto, “tutti gli sport di squadra. Ma il tennis verrà comunque prima di tutto”.
Già finita, infine, l’Olimpiade di Ivana Jorovic, la numero 1 junior e portabandiera serba, che ha chiuso i suoi giochi con tre sconfitte al primo turno in singolare, doppio e doppio misto.
RISULTATI
SINGOLARE MASCHILE – SECONDO TURNO
(1) Andrey Rublev (RUS) d. Martin Blasko (SVK) 57 62 62
Francisco Bahamonde (ARG) d. Ryotaro Matsumura (JPN) 64 61
(4) Lee Duck Hee (KOR) d. Andre Biro (HUN) 62 60
(7) Kamil Majchrzak (POL) d. Lloyd Harris (RSA) 62 60
(8) Jumpei Yamasaki (JPN) d. Jan Zielinski (POL) 57 61 62
(3) Karen Khachanov (RUS) d. Harry Bourchier (AUS) 64 62
Clement Geens (BEL) d. Chung Yunseong (KOR) 36 60 76(5)
(2) Orlando Luz (BRA) d. Juan Jose Rosas (PER) 62 64
DOPPIO FEMMINILE – SECONDO TURNO
Jelena Ostapenko (LAT)/Akvile Parazinskaite (LTU) d. Camila Giangreco Campiz (PAR)/Domenica Gonzalez (ECU) 75 60
(3) Anhelina Kalinina (UKR)/Iryna Shymanovich (BLR) d. Simona Heinova/Marketa Vondrousova (CZE) 75 76(6)
Sofia Kenin (USA)/Renata Zarazua (MEX) d. (4) Naiktha Bains/Priscilla Hon (AUS) 76(3) 61
(2) Darya Kasatkina/Anastasiya Komardina (RUS) d. Anna Bondar/Fanni Stollar (HUN) 76(2) 64
DOPPIO MISTO – PRIMO TURNO
(1) Darya Kasatkina/Andrey Rublev (RUS) d. Kristina Schmiedlova/Alex Molcan (SVK) 62 64
Ye Qiu Yu (CHN)/Jumpei Yamasaki (JPN) d. Xu Shilin (CHN)/Ryotaro Matsumura (JPN) 61 61
Sofia Kenin/Alex Rybakov (USA) d. Ojasvinee Singh (IND)/Sharmal Dissanayake (SRI) 62 46 [11-9]
(8) Luisa Stefani/Orlando Luz (BRA) d. Kamonwan Buayam (THA)/Chung Yunseong (KOR) 62 62
Camila Giangreco Campiz (PAR)/Marcelo Zormann (BRA) d. (4) Marketa Vondrousova (CZE)/Nicolas Alvarez (PER) 75 75
Sandra Samir (EGY)/Lloyd Harris (RSA) d. Anhelina Kalinina (UKR)/Pavle Rogan (MNE) 62 64
Jelena Ostapenko (LAT)/Daniel Appelgren (SWE) d. Ivana Jorovic/Petar Conkic (SRB) 61 26 [10-5]
(7) Fanni Stollar (HUN)/Kamil Majchrzak (POL) d. Naiktha Bains/Marc Polmans (AUS) 46 63 [11-9]
(5) Jil Teichmann (SUI)/Jan Zielinski (POL) d. Priscilla Hon/Harry Bourchier (AUS) 63 64
Greetje Minnen/Clement Geens (BEL) d. Akvile Parazinskaite (LTU)/Nino Serdarusic (CRO) 36 63 [10-4]
Simona Heinova (CZE)/Rasheed Carey (BAH) d. Maria Fernanda Herazo Gonzalez/Luis Valero (COL) 63 62
Kim Dabin/Lee Duck Hee (KOR) d. (3) Iryna Shymanovich (BLR)/Petros Chrysochos (CYP) 36 64 [13-11]
(6) Ioana Loredana Rosca (ROU)/Francisco Bahamonde (ARG) d. Anna Bondar/Andre Biro (HUN) 76(4) 63
Ioana Ducu (ROU)/Matias Zukas (ARG) d. Lesedi Sheya Jacobs (NAM)/Guy Orly Iradukunda (BDI) 63 61
Viktoria Kuzmova/Martin Blasko (SVK) d. Domenica Gonzalez (ECU)/Juan Jose Rosas (PER) 75 62
(2) Anastasiya Komardina/Karen Khachanov (RUS) d. Renata Zarazua (MEX)/Justin Roberts (BAH) 64 62
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