Il primo turno di Wimbledon è stato fatale per la numero tre del mondo, la romena Simona Halep, sconfitta in tre set dalla slovacca Jana Cepelova con il punteggio di 5-7 6-4 6-3, dopo due ore e un quarto di battaglia sul campo numero 1 di Wimbledon.
La Halep è subito andata avanti di un break nel primo set, facendo presagire ad una facile vittoria ma è stata subito contro breakkata dalla slovacca sul 2 pari e poi un nuovo break ha portato la Halep sul 5-3 e poi a servire per il set sul 5-4, ma la slovacca ha recuperato fino al 5 pari, per poi perdere il primo set con il punteggio di 7 giochi a 5.
Ben 5 break caratterizzano il secondo set che alla fine vede la vittoria della slovacca per 6 giochi a 4.
Nel terzo e decisivo set ancora molti errori al servizio da parte di entrambe, ma nel momento decisivo, sul 5-3 a proprio favore Jana Cepelova riesce a salvare tra palle break consecutive (dallo 0-40) e ha chiudere il match con il punteggio di 6 giochi a 3.
Tanti errori da parte della Halep (alla fine si conteranno 34 errori non forzati della romena) hanno deciso il match a favore della Cepelova.
La tennista slovacca, ventidue anni, è attualmente numero 106 del ranking mondiale, però a maggio dello scorso anno era stata numero 50. Il risultato più importante fino ad oggi lo aveva ottenuto a Charleston nel 2014, dove era stata capace di battere Serena Williams, oltre a Daniela Hantuchova e Elena Vesnina, prima di arrendersi in finale a Andrea Petkovic.
Jana Cepelova è una combattente, che non si arrende mai e cerca di ributtare la palla dalla parte opposta del campo una volta più dell’avversaria.
Finora nell’anno non aveva avuto risultati di rilievo a livello di WTA, solo il secondo turno al Roland Garros e il secondo turno a Charleston, prima di perdere con Sara Errani. Per vincere qualche partita era dovuta tornare a giocare ITF, dove ha raggiunto una finale in un 50000 dollari in Francia, sconfitta dalla spagnola Torro-Flor. Nei recenti torni sull’erba di Birmingham e Nottingham era sempre stata eliminata al primo turno delle qualificazioni.
Nel 2014 era andata decisamente meglio. Oltre alla già citata finale di Charleston, aveva raggiunto le semifinali in altri due tornei WTA (Bastad e Suzhou).
Deve avere un feeling particolare con Wimbledon, perché nonostante il suo gioco tipicamente difensivistico, si presti maggiormente a superfici più lente come la terra battuta, sull’erba di Wimbledon ha ottenuto finora il miglior piazzamento nelle prove del Grande Slam, con il terzo turno raggiunto nel 2012.
Del resto in una intervista dello scorso anno, quando era venuta agli onori della cronaca per aver battuto Serena Williams disse testualmente: ”La mia superficie preferita è la terra, ma il mio torneo preferito è Wimbledon e sogno di fare sull’erba inglese un grande torneo”. Chissà che non sia stata un’intervista premonitrice.
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