(Viktor Galovic – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Viktor Galovic, azzurro classe 1990, si è messo in luce pochi giorni fa con la bella finale raggiunta sul cemento indoor di Cherkassy, in Ucraina. Viktor, allievo di Massimo Puci (allenatore, tra gli altri, anche di Andrei Golubev), ha raccontato a Spazio Tennis le 3 settimane di trasferta.
“Sono stato in Ucraina per tre tornei” – racconta Galovic – “i campi erano velocissimi e all’inizio, appena arrivato, mi sono sembrati ingiocabili. Inoltre c’erano solamente 3 campi e ci si poteva allenare la mattina presto o la sera tardi. Al primo torneo pensavo di fare peggio. Mi sono salvato contro un ragazzino del ’96 grazie solo al servizio. La seconda settimana è stata un disastro: sono sceso in campo contro un ragazzo senza ranking che probabilmente ha indovinato la giornata giusta. Mi sono allenato tutti i giorni, cercando di trovare il giusto feeling con i campi e finalmente ci sono riuscito. Mi aspettavo di fare bene e speravo proprio di fare finale o vittoria. Ho giocato bene, servito molto bene e mi sentivo in fiducia, dal rovescio, mio colpo migliore, al diritto, che però ora spingo bene. Ho saputo però soprattutto giocare bene nei momenti importanti, vincendo non a casa 5 tiebreak su 5. Adesso vado a Trento, speriamo di fare bene…”
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