di Marco Marangoni
Tanto si era scritto, tanto si era detto: il ritorno di Nicole Vaidisova non poteva che essere vincente. Il primo turno del torneo ITF di Albuquerque contro Sesil Karatantcheva si è trasformato in una piccola grande favola per la tennista ceca: dopo più di quattro anni dal suo stop, un 6-3 6-4 che non lascia dubbi sul fatto che quella fiamma della passione per il grande amore sportivo della vita, quella racchetta compagna della grande ascesa e del precoce declino, è ancora pienamente accesa.
Eppure il sorteggio aveva giocato con il destino: incredibile come il nome di Nicole Vaidisova sia stato estratto insieme a quello di Sesil Karatancheva, due giocatrici coetanee, che hanno vissuto l’apice della loro carriera da giovanissime e che per motivi diversi si sono trovate a lottare nel primo turno di questo torneo del Nuovo Messico (75.000$). E, cosa ancor più incredibile, come Vaidisova abbia ritrovato un’avversaria che aveva già affrontato più di dieci anni fa a Santa Croce, nel torneo junior internazionale disputato nella piccola cittadina in provincia di Pisa. All’epoca si trovarono in finale e vinse Karatancheva per 7-5 6-2. Dieci anni dopo la storia è diversa, Nicole Vaidisova vince per 6-3 6-4 rimontanto da 1-3 nel primo set e brekkando nel settimo game della seconda frazione. Un rientro da favola dunque, che la venticinquenne ha così commentato su Instagram: «Felicissima di essere tornata con una vittoria, tutti i messaggi che ho ricevuto per incoraggiarmi e poi per complimentarsi con me significano davvero tanto. Ero molto tesa, era quasi surreale tornare su un campo da tennis per giocare in una competizione ufficiale, ma è stato davvero esaltante, è solo un piccolo passo ma sono molto felice». Una nuova pagina si apre, una nuova carriera incomincia da Aulbuquerque.
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