di Sergio Pastena
Vediamo quali saranno gli otto match del Group I che si giocheranno nel week-end: ricordiamo che da queste sfide dovrebbe uscire l’avversario dell’Italia negli spareggi per il World Group 2013.
Uruguay-Cile: per gli uruguagi una grande occasione per acciuffare un obiettivo che manca da quasi vent’anni. Era il 1994 quando Filippini e Perez trascinarono la squadra agli spareggi per il World Group e sfiorarono il colpaccio contro l’Austria di Muster. Ora l’Uruguay affronta un Cile decimato, che si regge su Capdeville e giocatori da Challenger come Hormazabal e Aguilar. Nando Gonzalez si è ritirato, Massu c’è ma è in declino, Pablo Cuevas può portare a casa due punti anche se non è al meglio. Si gioca al Carrasco LTC, dove gli uruguagi ottennero l’unica vittoria nei sei precedenti di questa sfida, che manca dal 1995.
Brasile-Colombia: faranno bene a non abbassare la guardia, i brasiliani. E’ vero che tutto sembra a loro favore: giocano in casa, hanno il miglior singolarista del lotto (Thomaz Bellucci) e un doppio molto forte, i precedenti con i colombiani sono fermi ad un imbarazzante 7-0. E’ altrettanto vero, però, che la Colombia è squadra molto tignosa (lo sanno bene gli americani, che contro di loro soffrirono parecchio), Giraldo e Falla sembrano essere in un buon momento di forma e il doppio formato da Cabal e Farah riesce ad essere insidioso se in giornata buona. Brasile ovviamente favorito, ma l’impressione è che dovrà sudarsela.
Uzbekistan-India: a proposito di occasioni, è notevole anche quella che hanno gli uzbeki per tornare ai play-off dopo la parentesi del 2009. Si gioca sulla terra di Namangan e gli avversari di turno, sul rosso, non vincono dal 1993, quando Leander Paes e il nonno Ramesh Krishnan espugnarono il fortino francese di Cannes in una delle più grandi sorprese della storia della Davis. Per giunta gli indiani non possono contare su Devvarman e dovranno affidarsi al giovane Bhambri e all’emergente Sanam Singh: giocatori in forma (specie il secondo) ma non da terra. Forte come al solito il doppio Paes/Bopanna, ma potrebbe non bastare.
Australia-Corea del Sud: una pura e semplice formalità per Tomic, Ebden e compagnia, che già contro la Cina avevano vinto in assoluta scioltezza. Nonostante l’assenza di Lleyton Hewitt, infatti, non si vede come gli australiani possano perdere in casa dalla formazione coreana. Una squadra che, per giunta, è priva della punta di diamante Yong-Kyu Lim (numero 280 del ranking) e arriva a Brisbane schierando le riserve Jeong e Na: praticamente una scampagnata nella terra dei canguri con lo scopo di far vivere una bella esperienza a due promesse non ancora ventenni. Bello lo spirito, scontato il risultato finale.
Israele-Portogallo: non sarà semplice a Ramat Hasharon per i portoghesi. Si giocasse sulla terra avrebbero più di una speranza, ma battere sul duro Israele non è mai facile. Dudi Sela sta bene, Amir Weintraub è capace di grandi imprese in casa (l’anno scorso sconfisse addirittura Raonic) e il doppio Erlich-Ram è di quelli collaudatissimi. Gli israeliani non hanno dimenticato le storiche semifinali del 2009, il Portogallo proverà ad opporsi con i due Top 100 Gil e Machado e la serenità di chi non ha nulla da perdere, ma le loro chances sembrano legate ad una combinazione di fattori abbastanza improbabile.
Gran Bretagna-Belgio: se non altro l’han presa bene. Leon Smith ha affermato di rispettare la decisione, i tifosi sui forum non sembrano disposti a fare barricate per la Davis, persino lui ha detto chiaramente “Potremmo essere nel World Group, ma il nostro livello è questo” (tradotto: già è assai che ogni tanto vi aiuto a restare nel Group I). Parliamo ovviamente dell’ennesima defezione di Andy Murray, che apparentemente spiana la strada ai belgi verso gli spareggi. Si gioca, come al solito, a Glasgow, ma difficilmente il pubblico della Braehead Arena potrà bastare come contro la Slovacchia.
Sud Africa-Slovenia: può scapparci il colpaccio tranquillamente. La lista dei convocati vede i sudafricani privi dei suoi due principali rappresentanti, ovvero Kevin Anderson e Rik De Voest: in campo ci andranno Van der Merwe e lo stagionato Klaasen, mentre gli ospiti potranno contare sul duo Kavcic-Zemlja. Gli sloveni sono approdati nel Group I da soli due anni e un sorteggio non malvagio, accoppiato a qualche forfait avversario, gli consegna una possibilità notevole per arrivare agli spareggi per il World Group.
Olanda-Romania: un incontro diventato improvvisamente inutile dopo lo sciopero dei big rumeni per protestare contro l’esonero del tecnico Pavel. Mostruoso il divario tra i giocatori olandesi e quelli ospiti, una serie di tennisti che bazzicano i Future senza risultati esaltanti. Insomma, ad Amsterdam andrà in scena un vero e proprio allenamento sul quale non vale la pena di spendere troppe parole.
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