Gli Internazionali femminili di Brescia si presentano alla griglia dei quarti di finale con un’Italia brillante, giovane e ambiziosa. Sono tre le azzurre ancora in gara al Tennis Forza e Costanza, un risultato che alla vigilia del 60 mila dollari in Castello era tutt’altro che scontato. La bella sorpresa del giovedì è arrivata da Deborah Chiesa, 22enne trentina che stava attraversando un periodo non semplice, e che proprio a Brescia sembra aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori. Contro l’americana di origini italiane Francesca Di Lorenzo, Deborah ha sempre comandato lo scambio, senza lasciare scampo alla mancina che aveva eliminato all’esordio Sara Errani, e che era accreditata della terza testa di serie. La vicenda si è risolta rapidamente, in un’ora e sedici minuti, con la giovane di Pittsburgh, semifinalista della passata edizione, incappata in una giornata storta e preda del nervosismo, al punto da emulare John McEnroe in una discussione con la giudice di sedia, alla quale ha urlato la mitica frase ‘You cannot be serious’. Per l’azzurra, un’importante boccata d’ossigeno, inattesa perché alla scarsa fiducia di questo periodo si era aggiunto pure un problema muscolare alla gamba, poi risolto senza lasciare strascichi. Per lei, nei quarti, c’è una sfida possibile contro l’austriaca Barbara Haas.
Ha ben impressionato anche Jasmine Paolini, prodotto del vivaio federale e che ha l’ex numero 19 Atp Renzo Furlan (assente però a Brescia) come coach. La 23enne toscana ha chiuso in trionfo una partita emozionante e cresciuta in qualità col passare dei game, di fronte alla marchigiana Elisabetta Cocciaretto. Le due giocano in maniera molto simile, e per questo hanno cercato di prendere parecchi rischi per scardinare gli schemi. Si sono visti tanti errori ma quasi mai gratuiti, bensì sempre con un progetto di punto alle spalle. Jasmine avrebbe potuto chiudere prima, perché è andata a servire per il match sul 5-4 del secondo set. Ma si è fatta rimontare e nel tie-break ha rischiato parecchio, finendo per incamerarlo solo col punteggio di 10 punti a 8. Alla Cocciaretto resta la soddisfazione di una partita giocata alla pari con una rivale molto più avanti nel ranking, e di aver conquistato il punto più bello del confronto: un pallonetto millimetrico al termine di uno scambio prolungato. In serata, l’altro derby ha premiato la migliore attitudine alla superficie della fiorentina Martina Trevisan, già finalista lo scorso anno. Contro Martina Di Giuseppe, la talentuosa toscana ha chiuso per 6-3 6-4, riuscendo a opporre difesa e regolarità contro i tentativi dell’avversaria di accorciare gli scambi.
È finita invece l’avventura di Dalila Spiteri, la 22enne siciliana che partendo dalle qualificazioni era riuscita ad arrampicarsi fino agli ottavi. Ancora una volta, la ragazza di Licata deve essere orgogliosa della sua prestazione, perché di fronte alla lettone Diana Marcinkevica (268 Wta) è sempre rimasta ben presente nel match. Ha ceduto per pochi punti, giocati dalla sua avversaria con più attenzione ed esperienza. Ma l’azzurra riparte da Brescia con la consapevolezza di poter ambire a salire parecchio nel ranking, che la vede attualmente al numero 504. Domani si giocano i quarti di finale di singolare e le semifinali di doppio, a partire dalle ore 12. L’ingresso ai campi del Castello è sempre gratuito.
I RISULTATI DI GIORNATA
MAIN DRAW, OTTAVI DI FINALE
Marcinkevica (Lat) b. Spiteri (Ita) 6-4 6-3, Von Deichmann (Lie) b. Bondar (Hun) 6-2 6-1, Paolini (Ita) b. Cocciaretto (Ita) 6-4 7-6, Chirico (Usa) b. Dodin (Fra) 6-3 6-4, Hives (Aus) b. Grabher (Aut) 6-2 6-3, Chiesa (Ita) b. Di Lorenzo (Usa) [3] 6-2 6-2, Haas (Aut) b. Ozgen (Tur) 6-4 6-2, Trevisan (Ita) [4] b. Di Giuseppe (Ita) 6-3 6-4.
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