(Nastassja Burnett – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Questa mattina mi sono recato all’Antico Tiro a Volo, storico circolo romano, dove sono iniziate le qualificazioni di un torneo da 50.000$. Appena arrivato incontro Mario Zanetti, papà del piccolo Edy, insieme al quale inizio a guardare il match tra Martina Caregaro e Nastassja Burnett. Il punteggio, quando comincio a seguire con attenzione, è di 6-1 2-2 in favore della Caregaro (che era stata avanti 6-1 2-0 con palla del 3-0). Martina sembra ben centrata, tira forte, gli scambi sono combattuti e il ritmo molto elevato. Le due ragazze si sono affrontate già due volte nell’ultimo mese e mezzo e ha sempre vinto la Burnett. Entrambe sentono molto la tensione e si vede; esultano convinte ad ogni colpo vincente, cercando anche di farsi sentire dall’avversaria. Il secondo set scivola via con i servizi sino al 6-5 Burnett. Martina va a servire ma si disunisce e dopo un paio di errori brutti chiude con un doppio fallo. Il terzo è senza storia e se lo aggiudica Nasty (visibilmente soddisfatta al termine del match) 6-1.
Martina sino alla fine del secondo set non ha per nulla giocato male. Non è un’evoluzione tecnica la sua, quanto mentale. In questo 2011 ha vinto davvero pochi match e nei momenti importanti sembra rassegnata (la postura e il viso sanno a volte proprio di “rassegnazione”), finendo per perderli. I colpi sono sempre bellissimi e il back di rovescio, ad esempio, è migliorato tantissimo.
Nasty, dal canto suo, ha giocato un match molto buono (da quando sono arrivato io; prima ho come l’impressione che non sia stata perfetta). Tante le accelerazioni vincenti e molto bene nei punti importanti, al contrario della Caregaro. Nel terzo, poi, si è sciolta molto chiudendo piuttosto agevolmente.
Martina Di Giuseppe ha giocato un discreto match contro la Solsona, ma è stata limitata da un servizio troppo falloso (tantissimi i doppi falli, spesso in punti importanti), finendo per perdere in due set. Digiu ha ripreso da non molto a giocare tornei dopo una lunghissima sosta per infortunio (peraltro non risolto del tutto, anzi) e le difficoltà, soprattutto alla battuta, sono comprensibili. Da fondo ha alternato buone cose a qualche errore di troppo. Speriamo possa ritrovare la forma migliore, perché quando tocca la palla è comunque uno spettacolo!
Non mi aspettavo, lo dico sinceramente, una Federica Di Sarra così solida. La tennista laziale ha giocato un match concreto, senza “numeri” eccessivi, contro una Claudia Giovine in giornata no. Federica ha cercato di intavolare lo scambio, ovviamente, sulla diagonale di diritto, mentre Claudia ha cercato soluzioni estemporanee che non hanno avuto buon esito. La Di Sarra, apparsa in discreta forma fisica e mentale, ci ha detto “Piano piano sto tornando…” Per la gioia di Roberto Commentucci aggiungo anche che non sono stati pochi i rovesci lungolinea vincenti… Ottime alcune risposte, oltre al turbo diritto che meriterebbe ben altra classifica (almeno top-250).
Non pensavo potesse esserci partita tra Karin Knapp e Claudia Coppola, giovanissima classe 1994. Karin è volata 6-2 1-0 senza particolari problemi. Ma la Coppola a quel punto ha iniziato a macinare il proprio gioco, grazie ad un diritto veramente incisivo e potente. Alla fine Karin ha chiuso 6-2 7-5 (recuperando da 3-5 nel secondo, mettendo a segno un parziale finale di 12 punti a 2). Karin la conosciamo tutti molto bene, andiamo allora ad analizzare il tennis della Coppola: diritto, come detto, molto potente e profondo, giocato benissimo soprattutto lungolinea; il rovescio, bimane, ogni tanto lo colpisce un po’ dietro ma è un fondamentale sul quale si può ben lavorare; da fondo campo, almeno nel secondo set, Claudia ha tenuto testa alla Knapp, che non ha esattamente la palla leggere (anche se nel secondo set aveva abbassato un po’ il ritmo). Il servizio è già buono da destra, con una discreta soluzione slice, mentre è più in difficoltà da destra. Fisicamente non è affatto male e si muove discretamente (anche se non in maniera eccezionale). E’ nata nel dicembre del 1994 e deve quindi ancora compiere 17 anni. Prospetto interessante da tenere d’occhio. Claudia vive e si allena in Germania.
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