di Alessandro Nizegorodcew
Una vittoria che non ti aspetti. Martina Spigarelli, ventidue anni da Desio, ha conquistato il primo titolo Itf in carriera a Timosoara (Romania). Fino alla scorsa settimana era giunta solamente tre volte ai quarti di finale in tornei da 10.000$, oltre al notevole secondo turno raggiunto al 25.000$ di Grado partendo dalle qualificazioni. Tutto d’un tratto Martina ha centrato il risultato più importante della sua ancora giovanissima carriera, che ha raccontato nel dettaglio ai “microfoni” di Spazio Tennis.
Partiamo dalla stretta attualità: prima vittoria in carriera a Timisoara la scorsa settimana. E’ stata la settimana perfetta? Ti aspettavi di arrivare sino in fondo?
«Una volta giunta in finale l’aspettativa era alta e speravo di poter portare a casa il titolo. Sapevo che la mia avversaria, la romena Cristina Ene (classe 1995 e numero 797 Wta), giocava particolarmente bene e sarebbe stata una partita difficile. Ero tesa e nervosa e all’inizio nei punti importanti ho fatto parecchia fatica. Ma sono sempre rimasta attaccata al match. Sul 6-4 5-4 e servizio in mio favore tremavo al momento di lanciare la palla per la battuta. Sul 40-15 ho cercato di rimanere concentrata per evitare di sbagliare e al suo errore gratuito non ci volevo credere. Lì per lì non ci volevo credere, avevo appena conquistato il mio primo titolo Itf. Sono subito corsa ad abbracciare, con le lacrime agli occhi, il mio ragazzo che stava seguendo il match in tribuna».
Ora facciamo un passo indietro. Qual è la storia, tennistica e non, di Martina Spigarelli?
«Sono nata a Desio, provincia di Monza e Brianza, il 12 maggio 1992. Fino a 9 anni ho praticato danza moderna, senza peraltro particolari risultati. Ho cominciato a giocare a tennis al centro sportivo del mio paese natio e la passione è giunta immediatamente. Dopo un paio di anni mi sono trasferita a Cesano Maderno, dove sono cresciuta dal punto di vista prettamente tennistico».
A livello giovanile hai giocato pochissimo. Come mai?
«Ho disputato pochissime manifestazioni juniores, ad eccezione del Bonfiglio perché era vicino casa. Ho preferito finire il liceo tradizionale per poi iniziare l’attività vera e propria. A livello under 12 e under 14 non ho giocato praticamente mai, mentre ho partecipato a qualche evento under 16: Sono giunta intorno al numero 50/60 Tennis Europe».
Qual è la tua base di allenamento?
«Mi alleno da quasi 13 anni a Cesano Maderno con Manuel Cadeddu e Andrea Cassè.
Che tipo di giocatrice sei?
«Sono una tennista regolare da fondo campo, ma so adattarmi anche a un tennis più dinamico portandomi a rete al seguito del mio servizio. I colpi migliori sono il servizio e il diritto, mentre sicuramente devo migliorare nel verticalizzare maggiormente e nella chiusura dei punti in avanzamento».
Quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine?
«Per quanto concerne l’obiettivo a breve/medio termine vorrei raggiungere le Top-600 della classifica Wta, mentre il mio sogno è di giocare gli Slam. Ma c’è ancora tantissimo su cui lavorare».
Tennista Wta preferita? E tra le italiane?
«Sempre e solo lei: Serenona Williams! Soprattutto per il suo atteggiamento, sia in campo che fuori. Tra le italiane invece faccio il nome di Flavia Pennetta, perché penso che il stile di gioco possa avvicinarsi al suo».
La Federazione ti ha seguito e supportato durante la tua crescita?
«Sono sempre stata aiutata sino agli under 14. Successivamente ho proseguito grazie all’aiuto della mia famiglia».
Famiglia che è parte fondamentale della tua vita nel tennis?
«La mia famiglia è la parta più importante di tutto, in quanto mi supporta in tutto e per tutto, sia economicamente che moralmente».
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