di Luca Brancher (Foto Parri)
Lorenzo Sonego è uno dei volti nuovi del tennis azzurro: negli ultimi mesi il suo nome è emerso dai tornei minori. Cerchiamo di scoprirlo meglio.
Nel primo turno del challenger di Biella è andato in scena un derby piemontese: da una parte Erik Crepaldi, classe ’90, dall’altra il qualificato torinese Lorenzo Sonego, classe ’95, nome relativamente nuovo nelle scene internazionali. Il risultato ha premiato il più giovane tra i due contendenti, esito che non ha eccessivamente meravigliato gli appassionati, dal momento che Sonego, in queste ultime settimane, ha spesso e volentieri fatto parlare di se. E sempre e solo in maniera positiva.
Arrivato al tennis in maniera piuttosto avanzata, vale a dire 11 anni, età fino alla quale si era dedicato al calcio, Lorenzo ha cominciato a calcare i campi dello Stampa Sporting di Torino ed è seguito attualmente dallo stesso allenatore di allora, Arbino. “Non c’è stato un momento particolare in cui ho capito che avrei potuto fare il professionista, è stato tutto molto graduale, più il tempo passava, più giocavo meglio.” Sensazione condivisa dallo stesso allenatore, come compare in un’intervista apparsa sul sito sportorino.com “Non appena lo vidi in campo, anche se aveva appena preso in mano una racchetta, avevo capito che il ragazzo aveva delle potenzialità notevoli”. Quello che meraviglia di Lorenzo è il percorso, ben lontano da quello classico dei suoi colleghi più o meno coetanei che di questi tempi pullulano nei tabelloni Challenger ed ITF. “Sì, ho giocato molto poco – un torneo solo junior, a Firenze 2012 – prevalentemente a livello nazionale” e pure la sua attività pro’ è cominciata in ritardo, nel corso del 2013, poche settimane prima del compimento dei 18 anni (è nato l’11 maggio). “L’anno scorso ho giocato poco, anche perché rispetto a quest’anno giocavo molto peggio, giocavo male..” Si lascia scappare in maniera naturale, quasi a voler evidenziare quanto, nel giro di poco più di 12 mesi, sia maturato come giocatore. E pensare che “fino ad un anno fa di mattina frequentavo la scuola normalmente, e praticavo solamente nel pomeriggio, mentre nel corso dell’ultimo anno ho cambiato regime e ho iniziato ad allenarmi anche nel corso delle mattinate, per la precisione due. Ora devo terminare ancora la scuola”.
Ma che giocare è Lorenzo Sonego? “I colpi su cui faccio particolarmente affidamento sono il servizio (anche contro Crepaldi ha messo a segno 9 aces in 8 turni di battuta) ed il dritto, con cui cerco di trovare i punti, ma sono un tennista che ama lottare, mi piace stare sul campo, cercare di portare a casa le partite sudate.” Servizio e dritto, non a caso il suo giocatore preferito è Jo-Wilfried Tsonga “Sì, mi piace molto il transalpino anche perché è molto spettacolare nelle sue soluzioni”. Cerca anche molto la rete.. “Anche io però non mi disimpegno male nei pressi della rete. Un particolare non secondario del mio tennis è che nei momenti importanti cerco sempre di tenere il pallino del gioco in mano e non voglio rimanere in balia del mio avversario”. Effettivamente, dalle sue ultime partite giocate, si evince qualcosa del genere…
La carriera del torinese ha subito una svolta nel corso del mese di luglio, prima in un future francese, dove ha centrato la qualificazione ai danni di due tennisti locali e si è dovuto arrendere, al primo turno di main draw, a Tristan Lamasine, giocatore in assoluta ascesa (settimana scorsa si è imposto su Daniel Gimeno Traver), dopodiché, tra Marche e Toscana, ha inanellato una serie di vittorie. A Fano, in realtà, dopo le qualificazioni, si è subito arreso con Federico Gaio, ma solo per 7-6 al terzo set. “E’ stata una delle partite che ho giocato meglio in quest’ultimo periodo, nonostante la sconfitta. Sul 4-4 del tie ho forzato la seconda ed ho commesso doppio fallo, ma è stata comunque un’esperienza positiva” – Gaio la settimana successiva avrebbe fatto finale nel challenger di Cortina – mentre a Pontedera si sarebbe spinto fino ai quarti di finale, dopo aver sconfitto l’argentino Maxi Estevez – uno che in carriera può vantare 6 trofei ITF – prima di venire battuto da Francesco Picco.
Le vittorie, si sa, portano fiducia e motivazione, così Lorenzo, settimana scorsa, si è nuovamente superato, raggiungendo le semifinali di un torneo ITF, a Trieste, appena in tempo per rientrare nel suo Piemonte, più precisamente a Biella, dove in qualificazione ha superato, in rimonta prima Adelchi Virgili e poi Benjamin Balleret. Nel primo incontro ha dovuto subire un passivo di 20 punti a 0 nel primo set prima di uscire alla distanza e dominare il suo connazionale, mentre contro il monegasco non si è scoraggiato dopo aver ceduto la prima frazione al tie-break “Un’altra bella prestazione, un’altra partita in cui mi sono piaciuto davvero molto”. Da notare come nel terzo set sia riuscito ad impedire il rientro del suo esperto avversario annullando tutte le palle break concesse. Il carattere c’è. Poi oggi con Crepaldi è giunta l’ennesima conferma “Altra partita in cui mi sono piaciuto veramente molto.” Ora lo aspetta un nuovo derby, Arnaboldi o Napolitano “Giocherò giovedì, ho il tempo di prepararmi.”
Dopo Biella, Lorenzo, presumibilmente venerdì, dovrebbe volare in Sardegna, per prendere parte ai tornei di Santa Margherita di Pula, per continuare una stagione sorprendente “Non mi sono posto obiettivi stagionali, né tantomeno di carriera, giocherò partita dopo partita, torneo dopo torneo, cercando di cogliere il massimo, sempre.” Per il momento sta andando alla grande.
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