(Alessandra Simonelli – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
In questo periodo dell’anno, a livello di tornei Itf da 10.000$, vi è la possibilità di vedere all’opera alcune delle nostre giovanissime promesse. Alessandra Simonelli, classe 1998, ha iniziato a confrontarsi con i torneo “pro” dalla fine del mese di maggio. Il primo Itf è stato Grado (25.000$), dove la giovanissima italiana ha perso nelle qualificazioni 64 75 con Eduarda Piai, ventunenne brasiliana numero 500 Wta. Il secondo torneo Alessandra lo ha disputato a Roma nel 10.000$ del Tevere Remo. Qualificazioni superate (battendo Cucca e Ranocchi) e discreto primo turno con Erika Zanchetta (ex numero 440), perso 63 62. Ancora più rilevante la sconfitta contro Carolina Pillot (numero 564 Wta) a Todi. La Simonelli ha giocato alla pari con la ventunenne romana, uscendo sconfitta solamente 76(6) 64. “E’ fortissima per essere così giovane” – ha raccontato Carolina Pillot a Spazio Tennis – “gioca veramente bene e tira fortissimo. Mi avrà fatto 20 vincenti.” La tennista romana, tra l’altro, è piuttosto veloce e reattiva e non è semplice a livello di 10.000$ lasciarla ferma. Tanti indizi che (forse) fanno una prova. Alessandra Simonelli sembra una ragazza su cui puntare, con tutta la calma e la cautela di questo mondo, ovviamente.
Alessandro Simonelli è allieva del tecnico federale Matteo Evani, anche se nei recenti tornei è stata seguita da Daniele Ceraudo. “Il primo impatto con i tornei professionistici è stato molto positivo” – ha spiegato Alessandra a Spazio Tennis – “sapevo di giocare con ragazze più forti di me e questo mi ha dato grandi stimoli. Rispetto ai tornei Tennis Europe o under 18 è necessaria una maggiore concentrazione e non sono concessi passaggi a vuoto nei momenti importanti. Inoltre difficilmente le avversarie che incontri fanno scelte tattiche sbagliate, oltre a non mollare mai nemmeno un punto.”
Alessandra non si aspettava di giocare alla pari con ragazze intorno al numero 400-500 Wta. “E’ vero, non me lo aspettavo. Contro la Zanchetta ero un po’ tesa all’inizio perché era la mia prima partita in un main draw professionistico. Invece contro la Pillot sono entrata in campo molto più concentrata, avevo ben chiara in mente la mia tattica ed ho disputato un match molto positivo, cercando di dare sempre il massimo. Nel complesso sono soddisfatta del mio 2013 sino ad oggi, tra tornei junior e manifestazioni “pro”. Credo di aver giocato bene sia a Prato che a Santa Croce, dove ho perso con Debora Chiesa. Mi sento migliorata nella gestione della partita, perché rispetto all’inizio dell’anno riesco limitare le pause mentali durante gli incontri. Per il resto, ovviamente, dovrò lavorare su ogni aspetto del mio tennis.”
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