di Alice Savoretti
Direi che quello di Todi è stato un torneo inaspettato, anche se sentivo che qualcosa di positivo sarebbe potuto succedere. Stavo giovando bene da qualche settimana, mi sentivo solida e sicura dei miei mezzi. Non immaginavo di poter chiudere però con la vittoria… Ho seriamente rischiato di perdere al secondo turno con Alice Balducci: mi sono trovata sotto 1-4 al terzo ma sono riuscita a recuperare un match praticamente perso. Quella rimonta mi ha dato grande fiducia e una grande spinta per la successiva sfida con Jelena Simic. Avanti 6-2 5-4 con match point a disposizione contro la serba mi sono incasinata finendo al terzo set. Tempo fa avrei dato per perso un match del genere, invece non mi sono demoralizzata e l’ho portato a casa. Mi sono sentita finalmente una persona matura, tranquilla nell’affrontare i problemi che mi sono trovata davanti.
La semifinale contro Corinna Dentoni è stata preparata molto bene tatticamente con il mio coach Victor Carceller. Aveva giocato contro di lei poco tempo fa, precisamente all’ultimo turno di pre-qualificazioni al Foro Italico. Sapevo perfettamente come dovevo giocare e ho fatto tutto nella giusta maniera. In finale ho affrontato la statunitense Lauren Embree e mi sono imposta 6-3 6-3, ma il punteggio è bugiardo rispetto alle difficoltà incontrate nel match. Fisicamente è stato un match molto duro, durante il quale ho iniziato a sentire tutte le fatiche della settimana. Ho resistito e sono riuscita a vincere il mio secondo titolo in carriera, a distanza di 2 anni dal primo alloro. Ora sono a Gexto, dove ho battuto al primo turno 6-0 6-4 Julia Payola, vincitrice all’Avvenire. L’obiettivo è fare bene anche qui e in tutti i tornei a venire.