di Daniele Sforza
Non solo superpotenze, incassi faraonici, tornei sfavillanti e popolarità alle stelle. Il tennis che ti porta in alto, si sa, parte dal basso e allora ecco la nuova rubrica di Spazio Tennis che, con un occhio ai paesi outsider del circuito, si propone di svelare quei numerosi scenari sommersi ma fortemente radicati nei “sobborghi” del tennis. Altre realtà, altre difficoltà, altri eroi… altro tennis!.
Questa settimana si vola in Europa, a San Marino, per raccontare la storia di uno dei giovani più promettenti della storia tennistica del piccolo stato, Marco De Rossi (classe ’97).
“Il mio nome è Marco De Rossi, sono nato a San Marino e vivo ancora lì, allenandomi alla San Marino Tennis Academy. Ho iniziato a giocare a tennis all’età di 5 anni, quando mio padre mi ha portato per la prima volta su un campo e da quel momento ho cominciato a ottenere discreti risultati.”
Risultati arrivati soprattutto quest’anno, grazie all’aiuto della federazione sanmarinese: ”Devo ringraziare la Federazione perché è soprattutto grazie a loro che ho potuto muovermi per giocare i vari tornei e fare quelle esperienze che sono fondamentali per la crescita di un giocatore, ovviamente dietro questo grande aiuto c’è anche la mia famiglia che continua a sostenermi.”
A tutto questo si aggiunge, come avevamo già anticipato, un grande lavoro alla San Marino Tennis Academy: ”Ho iniziato a lavorare qui con Marco Mazza e Francesca Guardigli, una delle migliori tenniste sanmarinesi della storia del nostro stato, mentre da 4-5 anni Mazza è stato sostituito ottimamente da Giorgio Galimberti e da quest’anno mi alleno “full time” con loro.”
Oltre agli ottimi risultati raggiunti quest’anno (vittorie in 2 tornei Tennis Europe, a cui si aggiungono una finale e diverse semifinali e quarti di finale), Marco ha partecipato per la prima volta alla Coppa Davis con la sua nazione ottenendo uno score di due vittorie e una sconfitta in singolare :”É stata un’esperienza semplicemente fantastica. Giocare per la tua nazione, piccola o grande che sia, è una soddisfazione che non molti possono avere; inoltre hai una carica in più che spesso e volentieri ti aiuta a trovare le ultime energie rimaste e a vincere le partite più dure e più difficili. Ovviamente sarebbe un grande onore ripetere quest’esperienza l’anno prossimo e negli anni seguenti.”
Ovviamente ci sono anche degli obiettivi per il giovane sanmarinese: ”Il mio primo obiettivo è quello di entrare nei top 100 del ranking Itf junior e il secondo, più ostico, quello di conquistare un punto Atp partecipando a tornei futures e challenger.”
Infine, sicuramente non sono in molti ad aver visto giocare il giovane sanmarinese, di conseguenza proviamo ad avere una descrizione del tipo di gioco da lui stesso: ”Sono un giocatore che spesso viene definito incontrista, ma io preferisco definirmi come un giocatore da fondocampo. I miei colpi migliori sono il servizio e il dritto, mentre ho molto da lavorare sull’aspetto fisico, atletico e mentale.”
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