Ancora pioggia. Brescia si allinea al clima del Roland Garros e deve rinunciare al singolare per una giornata. Dopo un’altra mattinata di maltempo, agli Internazionali femminili “Carolina Zani Melanoma Foundation” si disputano solamente i match di doppio, mentre i quarti di finale del singolare sono rimandati. Ci sarà dunque un doppio turno, sabato, sulla terra battuta del Tennis Forza e Costanza 1911: le giocatrici saranno impegnate prima nei quarti di finale (dalle ore 10, su due campi) e poi nelle semifinali. Mentre non prima delle 12.30 andrà in scena l’ultimo atto del tabellone di coppia.
Un programma ricco, da non perdere (anche perché, finalmente, le previsioni indicano bel tempo) e con un mix interessante tra grandi del passato e possibili protagoniste di domani. Un bell’esempio di sfida che guarda al futuro è il match tra la russa Polina Kudermetova (20 anni, ex numero 4 Itf tra le Under 18) e la tedesca Ella Seidel (19 anni, 156 Wta), la quale dopo aver scampato il pericolo Abbagnato sembra pronta per arrivare in fondo. Ma anche l’incontro fra Nuria Brancaccio e Ann Li, entrambe 23 anni, riguarda due ragazze che ancora devono esplorare il loro potenziale. La campana (con una lunga permanenza in Spagna per gli allenamenti) è l’unica azzurra rimasta in gara in singolare e parte sfavorita contro un’avversaria già in grado di arrivare fra le top 50 Wta, prima di alcuni problemi che l’hanno costretta a ripartire dal basso.
Se guardiamo al best ranking, invece, la migliore tennista presente in Castello è l’altra americana Varvara Lepchenko, che con i suoi 38 anni è anche la meno giovane del lotto. Numero 19 nel suo momento migliore (nel 2012), ha vinto gli ultimi tornei nel 2021 ma non si arrende. Sospesa per 21 mesi tra 2021 e 2023 per una vicenda doping legata a degli stimolanti (nella quale l’americana è riuscita poi ad avere la pena ridotta, dimostrando di aver assunto inconsapevolmente integratori contaminati), è tornata con la volontà di dare un’ultima chance a una carriera ventennale. Per lei, sfida alla portata contro la 26enne francese Alice Rame, proveniente dalle qualificazioni. Il quarto match, infine, è un derby ucraino tra la detentrice del titolo Katarina Zavatska e l’esperta connazionale Kateryna Baindl, nel quale è difficile individuare una favorita.
La pioggia di venerdì ha concesso comunque una tregua pomeridiana, permettendo la disputa dei doppi. Con un gradito regalo per l’Italia: tra le finaliste, infatti, c’è anche Aurora Zantedeschi, 23enne di Verona (205 Wta di specialità) che insieme alla spagnola Yvonne Cavalle Reimers ha dominato il duo Nagy/Zyryanova. Nella finale di sabato, le avversarie saranno Kulambayeva e Reyngold: per le azzurre c’è ancora una speranza di alzare un trofeo in questa edizione degli Internazionali.
RISULTATI
Doppio, quarti di finale: Nagy/Zyryanova (Hun/Rus) b. Noha Akugue/Seidel (Ger) 7-6 6-4, Kulambayeva/Reyngold (Kaz/Rus) b. Brancaccio/Jorge (Ita/Por) 6-2 6-4, Fossa Huergo/Shinde (Ita/Ind) b. Abbagnato/Ricci 2-5 ritiro. Semifinali: Cavalle Reimers/Zantedeschi (Esp/Ita) b. Nagy/Zyryanova (Hun/Rus) 6-0 6-3, Kulambayeva/Reyngold (Kaz/Rus) b. Fossa Huergo/Shinde (Ita/Ind) 6-2 7-5.
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