(Roxana Vaideanu – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Roxana Vaideanu è sempre stata considerata, nonostante la giovane età (21 anni), una grande incompiuta del tennis italiano. Tennis brillante, moderno, con un rovescio eccezionale, non è mai stata (sino ad ora?) impeccabile dal punto di vista mentale. Troppi i match già vinti regalati alle avversarie, pochi i punti racimolati in giro per i “poveri” 10.000$. Sembrava quasi una ex giocatrice, anche se, ascoltando le colleghe “Roxy, se ha voglia, non fa vedere la palla a nessuna a questo livello”… Dal 2006 al 2009 il ranking è sempre stato lo stesso: 600 Wta. Troppo poco per il talento della Vaideanu. Ad inizio 2011 la scelta definitiva del nuovo coach, che ha segnato un’inversione di tendenza fondamentale nella carriera di Roxana: Michele Tellini. L’allenatore romano, che ha portato Riccardo Ghedin da terza categoria al main draw di Wimbledon, ha trasmesso alla Vaideanu grinta e tranquillità, fiducia e cattiveria. Un mix vincente, che dal numero 847 di inizio 2011, ha portato l’italiana al 438, con un incremento di ben 400 posizioni! Abbiamo scambiato alcune battute con Roxana, che ci è parsa molto convinta delle proprie (nuove!) possibilità.
Il 2011 è stato un ottimo anno, finalmente! Quanto ha pesato il tuo nuovo coach Michele Tellini?
“E’ stato certamente un anno positivo rispetto al recente passato. Il nuovo connubio con Michele Tellini ha contribuito moltissimo; abbiamo lavorato inizialmente sull’aspetto mentale, che è di gran lunga migliorato. Il tennis è stato semplicemente una conseguenza, che deriva da una grande fiducia in me stessa e ad una maggiore padronanza nel gioco e nel campo.”
La frase che ho citato delle tue colleghe la sento quasi ad ogni torneo. Sembra che le cose stiano cambiando però…
“Come dicono le mie colleghe la Vaideanu è una tennista che gioca a seconda della giornata. Credo di essere migliorata anche su questo; magari cerco di adattarmi, di trovare soluzioni ai problemi che mi si possono presentare. In generale posso dire di vedere meno nero di un tempo e di divertirmi molto di più. Non che le sconfitte non facciano male, ma fanno comunque parte della vita.”
Non ti pesa la mancanza di Tellini in giro per i tornei?
“Non poter avere Michele sempre al mio fianco nei tornei non è certamente un aspetto positivo, ma spero col tempo e coi risultati di poter cambiare anche questo importante dettaglio. Devo comunque dire che anche da lontano lui è sempre accanto a me, ha sempre fiducia e stima nei miei confronti e per me è importantissimo. Anche se è lontano chilometri sa darmi una mano in ogni istante in cui ne ho bisogno.”
Si nota una maggiore tranquillità in campo quest’anno. E’ una giusta sensazione?
“Spero di riuscire a mantenere questa tranquillità e positività in altre interviste che spero di poter rilasciare, perché vorrà dire che sarò finalmente riuscita lì dove finora ho avuto tante lacune.”
C’è qualche giocatrice che ti ha impressionato in questo 2011?
“Non c’è una giocatrice in particolare che mi abbia impressionato a tal punto da esprimere un giudizio sensazionale o da sbilanciarmi sul suo futuro. Credo però che ve ne siano molte, anche a livello italiano, che potranno fare bene nei prossimi anni. Ma non vorrei fare nomi…”
Obiettivi per i prossimi mesi?
“L’obiettivo per il futuro è quello di salire in classifica il più possibile, riuscendo quindi a giocare con continuità 25.000$ e 50.000$ per poter prendere ancor più punti. Spero di innalzare il mio livello così da poter essere competitiva al più presto.”
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