di Giacomo Bertolini e Alessandro Nizegorodcew
Spazio Tennis raccoglie oggi le dichiarazioni di Pietro Rondoni, giovane promessa italiana classe 1993, reduce dalla sua prima, intensa annata, alle prese con il circuito Future. Pietro, ormai pronto a sfondare il muro dei 1000 Atp, ci racconta com’è nata la sua passione per il tennis, quali sono i suoi punti di forza e quali quelli da migliorare, in attesa degli ultimi tornei stagionali in Croazia.
“Ho iniziato a giocare a tennis molto presto, a 4 anni, seguendo l’esempio di mio fratello che già si allenava da diversi anni a livello agonistico, al Circolo Pro Vercelli seguito dal coach Luigi Crepaldi. Ho capito che questa grande passione poteva diventare per me una professione quando ho iniziato ad ottenere i primi discreti risultati e così ho deciso di mettermi sempre più in gioco con lo scopo di migliorare costantemente.”
“Avendo buone doti fisiche come giocatore mi definisco un contrattaccante, anche se penso che dovrei mettere su un pò di peso per alzare ulteriormente il mio livello di gioco. Sul diritto, il mio colpo migliore, faccio affidamento per costruirmi il punto da fondo e concratizzare alla giusta occasione, mentre dovrei migliorare il rovescio, su cui sto già lavorando da diverso tempo. La mia superficie preferita è la terra, probabilmente perchè è quella su cui mi sono allenato maggiormente, anche se mi adeguo bene a tutte le superfici.”
“Fino a pochi mesi fa” – aggiunge Rondoni – “ero seguito dal maestro Alberto Gillerio, mentre adesso ho iniziato una nuova collaborazione con Cristian Brandi della “Piatti tennis academy” di Bordighera, che mi permetterà durante la preparazione invernale di essere seguito anche da Piatti stesso e da Massimo Sartori.”
Pochi dubbi per quanto riguarda obiettivi e sogni: “Essendomi dedicato maggiormente al tennis piuttosto che agli studi, dice Pietro, il mio sogno sarebbe quello di entrare primi 100 della classifica Atp e magari un giorno poter trionfare a Wimbledon.
Tra gli obiettivi a breve termine sicuramente fare bene negli ultimi due tornei che giocherò in Croazia, mentre sul fronte ranking, essendo attualmente numero 1050, spero di chiudere l’anno entro i 900 Atp”.
“Normale” – confessa Rondoni – “il suo rapporto con la Fit:”Come per tutti i giocatori ti aiuta quando ottieni buoni risultati e ti trascura quando ne fai meno, ma credo che questo sia un giusto criterio”.
Positivo, infine, il suo personale bilancio stagionale: “E’ stata una buona annata, considerando che è stata la prima in cui mi sono dedicato esclusivamente ai tornei Future. Certo c’è un pò di rimorso per qualche partita e qualche punto Atp perso, ma nel complesso posso ritenermi soddisfatto considerando che l’obiettivo perfissato con il mio maestro era quello di giocare più partite possibili, alzando il livello di gioco. I risultati arriveranno!…”