Nessun passo falso dei “big” nel primo sabato dell’Open di Francia. I principali favoriti per la vittoria finale si impongono sui rispettivi avversari senza concedere alcun set, confermando le buone impressioni dei turni precedenti.
Andy Murray, reduce da ben 12 vittorie consecutive sulla terra (senza, ovviamente, contare il forfait agli ottavi di Roma), scendeva in campo sul Lenglen opposto a Nick Kyrgios. L’australiano, autore di imprese memorabili pochi mesi fa come le vittorie su Nadal a Wimbledon e Federer a Madrid, rappresentava un ostacolo potenzialmente molto pericoloso ed arrivava all’incontro “riposato” grazie al W.O. di Kyle Edmund del quale aveva approfittato giovedì. Come prevedibile, il match parte in modo altalenante a causa dell’irregolarità di Kyrgios, puntuale nel commettere errori clamorosi dopo straordinari vincenti. Al britannico, nonostante il tweener vincente subito sul 3 pari, basta concretizzare le due palle break guadagnate per conquistare il primo parziale. Murray è solido, attacca quando può ed argina i lampi dell’avversario, che a tratti sembra poter rientrare in partita. Ma così non è. Perentorio 6/4 6/2 6/3 finale e via agli ottavi, dove a sfidarlo sarà il padrone di casa Jeremy Chardy. Emblema dell’incontro di oggi il dato degli aces messi a segno: 12 Murray, 2 Kyrgios (con 7 doppi falli) e, in teoria, a servire meglio sarebbe l’australiano.
Di misura Novak Djokovic, in scena sul Philippe Chatrier al cospetto dell’altro astro nascente del tennis transoceanico, Thanasi Kokkinakis. Nole sembra fortemente candidato al Grand Slam e per vederlo in difficoltà sapevamo di dover attendere la seconda settimana del Major parigino. A mettere apprensione agli organizzatori, più degli avversari, ci ha pensato lui stesso, che ieri non si è allenato a causa di un piccolo problema agli adduttori. Tuttavia, nel match odierno non ha mostrato esitazioni dal punto di vista fisico, incantando con i soliti recuperi “plastici” sulle accelerazioni di Kokkinakis. Al serbo basta un break per set, archiviando la pratica con il punteggio di 6/4 6/4 6/4. Costante come al solito il rendimento al servizio (84% dei punti vinti con la prima, 67% con la seconda), oltre ad un buon 15 su 19 a rete. La marcia del numero uno al mondo continua senza problemi.
Molto positivo l’incontro di Rafael Nadal. Lo spagnolo domina Andrey Kuznetsov giocando un tennis aggressivo e coraggioso dall’inizio alla fine.
Le pallate del russo classe ’91 non piegano mai Rafa, esaltante nel ribaltare gli scambi da situazioni di difesa ad offensive sino ad ottenere il punto. Zio Toni è tranquillo, consapevole delle possibilità del mancino di Manacor su questi campi ed il 6/1 6/3 6/2 finale è solo un’ulteriore conferma che eliminarlo sarà davvero dura. Sock (prossimo avversario di Nadal) e soprattutto Djokovic sono avvertiti.
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