Era la finale che vedeva contrapposte la esile Lucie Safarova contro la “gigante” Serena Williams e tutti a chiedersi, se, in questo caso il “Davide” Lucie sarebbe riuscita nell’impresa di imbrigliare il “Golia” Serena. Per potercela fare Lucie avrebbe dovuto sperare in una Serena poco concentrata o influenzata come nei giorni scorsi oppure in una grandissima prestazione.
Come quasi sempre accade nelle finali e nelle partite che contano invece Serena ha concesso solo poche possibilità alla Safarova ed è partita subito fortissimo con il suo gioco potente pieno di vincenti.
Il primo set si è deciso al quarto gioco quando Serena ha sfruttato la prima palla break concessa dalla Safarova e si è portata sul 3-1, dopo che i primi tre giochi avevano rispettato la regola del servizio.
Lucie riesce a tenere i successivi due propri turni di servizio, salvando un set point sul 5-2 per Serena, ma alla fine Serena Williams chiude il primo set per 6-3 in 31 minuti.
Nessuna palla break concessa da Serena nel primo set, anzi la Safarova non è mai arrivata ad ottenere più di due punti per gioco sul servizio dell’avversaria.
Il secondo set si è aperto subito con la Safarova che annulla due palle break, ma alla terza deve soccombere a un fantastico rovescio incrociato di Serena. Turno successivo di battuta devastante di Serena che praticamente non fa toccare palla a Lucie con due ace e due servizi vincenti.
La Safarova non si arrende e riesce ad aggiudicarsi il game successivo portandosi sul 1-2, ma Serena fa subito un altro break portandosi sul 4-1.
Il match sembra chiuso ma questo punto forse arriva il primo calo di concentrazione da parte di Serena che ha due palle per portarsi sul 5-1 ma invece perde per la prima volta nell’incontro il proprio servizio con due doppi falli consecutivi e la Safarova, riesce a portarsi sul 2-4 e poi sul 3-4, mantenendo la propria battuta.
E con un altro doppio fallo della Williams sulla palla break del gioco successivo, la Safarova completa la rimonta nel secondo set portandosi sul 4-4. La partita, che sembrava chiusa si riapre improvvisamente, con quelle emozioni che solo il tennis sa dare e Lucie Safarova si ritrova in pochi minuti da essere quasi finita a passare in vantaggio per 5 giochi a 4 nel secondo set.
Serena però, ritrova i suoi colpi nel momento topico del match e, dopo aver pareggiato i giochi sul 5-5 fa il break portandosi sul 6-5 in proprio favore.
Per la seconda volta nella storia di questo match sembra tutto finito, quando la Safarova mette tre vincenti spettacolari, giocando il miglior game della partita e riuscendo a fare subito il contro-break e portando Serena al tie-break del secondo set.
Galvanizzata dal recupero e grazie anche ad un doppio fallo di Serena (il settimo fino a quel momento) la Safarova si porta subito in vantaggio 3-0 e poi continua a inanellare vincenti contro cui Serena nulla può e si aggiudica il tie-break con il punteggio di 7 punti a 2. Il secondo set è durato complessivamente 58 minuti.
Terzo set iniziato in modo falloso da Serena, che, complice anche un doppio fallo perde subito il servizio e la Safarova vola sul 2-0. L’inerzia del match sembra cambiata definitivamente, ma Serena non è certo giocatrice che si arrende e vince a zero il gioco successivo, poi recupera il break portandosi sul 2-2 e successivamente ancora a zero fa suo il game che la porta sul 3-2 nel terzo set.
Nuovo break di Serena che va sul 4-2 e poi non concede più chance alla Safarova e chiude al secondo match point per 6-2 appena superate le due ore di gioco.
La Safarova ha cercato di far muovere Serena e allungare il più possibile gli scambi, ed ha giocato certamente un buon match, sfruttando le occasioni che Serena le ha concesso, ma non è bastato alla ceca per battere la numero uno al mondo.
E dire che il torneo di Serena non era stata affatto facile. Dopo un agevole primo turno contro la Hlavackova, sono iniziati i problemi già al secondo turno contro la giovane tedesca Friedsam, a cui ha lasciato il primo set e ha sofferto non poco per rientrare in partita e vincere il secondo e il terzo. Situazione analoga al terzo turno contro Vika Azarenka. La bielorussa ha vinto il primo parziale per 6-3 e poi si è ritrovata 4-2, prima di soccombere per 3-6 6-4 6-2. Negli ottavi con Sloane Stephens era sotto 6-1 5-4, praticamente partita persa, poi Serena è risorta e ha dominato. Nessun problema nei quarti con la nostra Sara Errani, ma poi ancora in semifinale, contro la Svizzera Timea Bacsinszky, sembrava un psicodramma con Serena sofferente ad ogni cambio di campo e la svizzera avanti 6-4 3-2 (con un break), da quel momento in poi Serena ha vinto i successivi 10 giochi, chiudendo la semifinale per 4-6 6-3 6-0.
Numeri impressionanti quelli di Serena Williams nelle prove del Grande slam. Pochi giorni fa la avevamo celebrata per essere stata la prima donna della storia del tennis ad aver raggiunto le 50 vittorie in ciascuno degli Slam. Con questa vittoria arriva al traguardo dei 20 titoli complessivi, staccando Helen Wills Moody e avvicinandosi al secondo posto nella classifica degli Slam vinti detenuto da Steffi Graf con 22 titoli. Alla prima posizione c’è sempre l’australiana Margaret Smith Court con 24 titoli ottenuti tra gli anni sessanta e settanta.
Il Roland Garros resta lo Slam meno conquistato da Serena, visto che questo è la terza vittoria, mentre ha vinto 6 volte gli Us Open e l’Australian Open e 5 volte Wimbledon.
Obiettivo del proseguimento della stagione a questo punto è sicuramente il Grande Slam, ovvero vincere tutti e 4 i Major nello stesso anno, impresa riuscita in tutta la storia del tennis solo a due uomini, Don Budge, da dilettante nel 1938, e Rod Laver nel 1962 e nel 1969 e da tre donne, Maureen Connolly nel 1953, Margaret Smith Court nel 1970 e Steffi Graf, l’ultima ad esserci riuscita nel 1988.
Serena Williams ha già vinto 4 Slam consecutivi (qualcuno lo definisce “piccolo Slam”), ma non nello stesso anno, tra il 2002 e il 2003, impresa riuscita anche a Martina Navratilova nel 1983-1984 e ancora a Steffi Graf nel 1993-1994.
Onore comunque alla brava e corretta Lucie Safarova, che ha disputato un Roland Garros straordinario e che lunedì sarà al numero 7 del mondo e sicuramente avrà raggiunto la consapevolezza che da questo momento in poi è una giocatrice in grado di vincere qualsiasi torneo.
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