Remondina: “Ho lavorato molto fisicamente”


di Alessandro Nizegorodcew
Prima vittoria stagionale per Giulia Remondina, che in quel di Lione è riuscita a confermare il successo dello scorso anno. L’azzurra ha fatto suo il 10.000$ francese, facendo valere la propria testa di serie numero 1. Solamente un set perso per strada, in semifinale, con la russa Buchina; in finale Giulia si è imposta sulla francese Claire Feuerstein, 278 Wta, col punteggio di 76(6) 63. La Remondina è una delle azzurre maggiormente promettenti, nonostante per alcuni addetti ai lavori una ragazza ventunenne fuori dalle 200 Wta non possa più essere considerata una futura stella del tennis. Giulia ha avuto tantissimi problemi fisici in carriera, in grande parte per sfortuna e in piccola parte (ma non trascurabile), probabilmente, per un’attenzione alla parte atletica non adeguata; l’azzurra ha già dimostrato di reggere tranquillamente, soprattutto, col rovescio (che parla da solo! un colpo che riesce a giocare ottimamente anche in situazione di precario equilibrio), il ritmo di tenniste ben più avanti in classifica e migliorando il servizio e il diritto è entrata di diritto tra le possibili future top-100 del nostro movimento. Speriamo possa essere Lione il punto di partenza per un grande 2011. Abbiamo contattato Giulia Remondina, per farci raccontare il torneo francese e i suoi obiettivi stagionali.
Partiamo dalla finale, che soprattutto nel primo set è stata molto dura. Raccontaci l’ambiente e i punti decisivi..
“E’ stato bellissimo vincere sul centrale di Lione, dove c’era la targa col mio nome per la vittoria dello scorso anno. Giocavo contro una francese e, sinceramente, credevo di avere tutto il pubblico contro… Invece molta gente tifava per me e la cosa ovviamente mi ha fatto particolarmente piacere. Nel primo set siamo arrivate al tie-break senza mai perdere il servizio e mi sono ritrovata 4-6, con due set points da fronteggiare: il primo l’ho annullato con un’accelerazione di rovescio incrociato all’incrocio delle righe, mentre il secondo con il diritto. Sul 7-6 in mio favore la mia avversaria ha commesso un doppio fallo. Nel secondo parziale è stato tutto più facile e sono riuscita ad effettuare ben due break.”
Il torneo, nonostante fosse un 10.000$, sembrava essere organizzato come un torneo molto più importante. E’ solo un’impressione?
“Hai ragione, questo torneo è organizzato benissimo per un essere un 10.000. Tutti sono gentili e molto disponibili; hanno anche un contatto facebook con tutte le foto ed interviste. Anche lo scorso anno è stato molto bello, ma in questo 2011 sembrava davvero un torneo di livello ben più alto. La televisione era sempre presente, così come i giornalisti, i fotografi e, ovviamente, il pubblico. Insomma, mi sono trovata benissimo!”

Dopo un inizio di stagione non facilissimo, con qualche sconfitta di troppo, è arrivata la vittoria. Sei entrata in forma?
“I primi sono andati abbastanza male per quanto concerne i risultati, ma c’è anche da dire che ho affrontate avversarie di tutto rispetto come Lisjak, Barthel e Rus. In campo mi sentivo bene, ma non riuscivo a vincere…”
Come è stata la preparazione?
“Durissima! Per un mese e mezzo mi sono allenata 8 ore al giorno, curando soprattutto la parte atletica, la forza e la resistenza. L’allenamento si svolgeva dalle 8.30 alle 12 e poi dalle 14.30 alle 19.”
Ora come stai fisicamente?
“Mi sento bene dal punto di vista fisico. Questa preparazione mi permetterà di avere più resistenza rispetto agli anni scorsi. Credo di essere migliorata tantissimo sotto questo aspetto.”
E tecnicamente su cosa hai lavorato?
“Senza dubbio sul diritto, che oggi come oggi riesco a controllare molto meglio, procurandomi anche un buon numero di punti.”
Programmi ed obiettivi?
“Parto oggi per Dijon per un altro 10.000$. Successivamente starò una settimana a casa, per poi giocare tornei di montepremi più alti, tra cui qualche Wta. L’obiettivo di questo 2011 è di entrare tra le prime 150 del mondo, per poter giocare le qualificazioni in tutti i tornei dello Slam.”

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