Rebecca Alessi, istruttrice di secondo livello FIT e futura maestra nazionale, lavora da diversi anni presso la Tennis Training School di Foligno e segue tecnicamente ed in giro per i tornei giovanili diversi ragazzi di interesse nazionale. Abbiamo deciso di farle qualche domanda.
Da quanto tempo insegni? E come mai hai deciso di fare del tennis la tua professione?
Insegno da circa 5 anni, da quando ne avevo 20! In un primo momento ho iniziato per necessità, giocavo ancora 10.000$ e avevo bisogno di lavorare per poter fare una buona attività agonistica, poi il legame con i miei piccoli allievi è divenuto molto più stretto, mi sono affezionata a loro e loro a me, ed ho iniziato a giocare sempre meno tornei e ad insegnare sempre più ore presso il mio circolo. Attualmente lavoro a tempo pieno e spesso sono in giro per tornei…non mi lamento!!
Che settore segui presso la Tennis Training School di Foligno?
Il mio percorso professionale è andato di pari passo al percorso dei miei allievi e quindi, sono partita dal mini-tennis per arrivare ora ad allenare giovani ragazzi/e di interesse nazionale U.10 e U.12. Mi piace molto il mio lavoro e spero un giorno di poter allenare atleti di alto livello anche se mi rendo conto non sia una cosa semplice, infatti in giro non ci sono molte allenatrici donne!!
Si dice spesso che tennisti e tenniste in Italia lavorino poco su servizio e risposta in tenera età e poi questo si riscontra ad alto livello. Credi che sia ancora così o qualcosa è cambiato negli ultimi anni?
Credo che questo sia vero, in passato nelle nostre scuole tennis si lavorava molto poco su servizio e risposta ma attualmente nel tennis moderno sono divenuti di fondamentale importanza e quindi risulta impossibile poter pensare di allenare un giocatore senza insistere su questi due temi. Ritengo che ultimamente qualcosa nel nostro paese sia cambiato riguardo l’allenamento del servizio e della risposta; ho avuto la fortuna di partecipare a diversi raduni tecnici al centro federale di Tirrenia ed ai corsi che organizza la FIT per maestro nazionale e devo dire che si insiste molto su ciò. Confrontandomi con i miei colleghi, quando ci incontriamo per i tornei giovanili, un obiettivo comune è tentare di incoraggiare i nostri allievi verso un tennis sempre più aggressivo e proattivo.
Alleni sin da piccolissimi il servizio e la risposta?
Il servizio viene introdotto sin da subito, dalle prime lezioni di tennis. È ovvio che non si può pensare di insegnare al mini-tennis il servizio che viene insegnato ai giocatori in fase di specializzazione ma sicuramente si tenderà a far acquisire le capacità necessarie per effettuare un’ottima battuta negli anni futuri.
Come alleni il servizio nel mini-tennis e nella fase successiva, l’avviamento?
Inizio sin da subito a far entrare in confidenza i bambini con questo colpo che spesso se non allenato con assiduità e con qualità può rappresentare un bel problema per gli anni avvenire. Non è necessario lavorare solo in campo per migliorare il servizio, è infatti fondamentale avere una buona relazione con il preparatore atletico per far si che i bambini sviluppino le capacità adeguate. Cerco di variare il più possibile le esercitazioni in campo, anche se non è semplice essendo l’unica abilità chiusa e che dipende unicamente dal battitore. In generale la prima cosa che guardo e che alleno è il lancio (senza racchetta) della palla, più lanciano lontano e più serviranno bene.
Se il tuo allievo dovesse servire per il match e tu ti trovassi a bordo campo cosa gli chiederesti: “cerca l’ace” oppure “metti la prima di servizio in campo”?
Tutta la vita l’ace!!! Cerco di prepararli per il tennis di alto livello!!!