Valeria Prosperi è una delle giovani promesse azzurre che meglio si è comportata in questo inizio di stagione, grazie alla bella semifinale ottenuta nel 10.000$ di Maiorca. Valeria, classe 1995, ha raccontato la sua storia e i suoi sogni in questa intervista esclusiva a Spazio Tennis.
di Alessandro Nizegorodcew
Raccontaci di te e l’inizio della tua avventura nel mondo del tennis..
Mi chiamo Valeria Prosperi. Sono nata il 13/4/95 a Grosseto, città nella quale vivo. Sono alta 1.68 mt., peso 55 Kg, ho gli occhi verdi e i capelli rossi. Ho iniziato a giocare all’età di 5 anni nel C.T. Grosseto, circolo a cui tutt’ora appartengo, con il mio attuale maestro, Alberto Sarubbi, detto Bebo, e ho ottenendo subito ottimi risultati, inizialmente al livello comunale, poi provinciale, regionale e infine nazionale e internazionale. Le persone che più devo ringraziare per quello che ho fatto finora sono il mio babbo, il mio maestro, il mio preparatore atletico Gianni Natale, e il mio amico Sauro Dani. Il mio babbo è da sempre appassionato di tennis, e quando è stato il momento di scegliere un’attività da farmi svolgere ha pensato subito a questo sport. I primi tempi era lui a seguirmi e ad accompagnarmi ai tornei. Insieme abbiamo vinto, riso e litigato. Mi ha sempre seguito moltissimo, sotto tutti i profili, e mi ha sempre dedicato tutto il suo tempo. E’ il mio tifoso n.1 ma anche il più critico. Ogni tanto la pensiamo diversamente sul tennis, e sul mio in particolare, ma sotto tanti profili siamo uguali e ci capiamo al volo! Poi crescendo ha cominciato a seguirmi sempre più il mio maestro, con cui ho subito avuto un’ottima intesa e, con il tempo, confidenza. Il primo torneo che abbiamo fatto da soli l’ho vinto, avevo 12 anni ed era il torneo internazionale ETA Città di Lecce. Quando lavoriamo il mio maestro è molto, molto severo, e pretende sempre il massimo, e quando mi vede stanca, scherzando mi dice la sua frase tipica: ”La fatica è il nostro piacere, il dolore è il nostro divertimento!”, però a me va bene così perché lavorare non mi ha mai spaventato, e credo che sia l’unico modo per migliorare. Fuori dal campo invece, pur essendo due persone in genere silenziose, tra noi parliamo molto, scherziamo e a volte anche discutiamo vivacemente. Tra noi c’è molta complicità e so che mi vuole bene. Tengo molto a lui, e mi fido del suo giudizio e dei suoi consigli, è lui che mi ha formato tecnicamente e mentalmente, anche se c’è ancora molto da fare. Tre anni fa poi ho cambiato preparatore atletico, e questa si è dimostrata una scelta giusta. Ora sono seguita da Gianni Natale, un grande professionista, sempre disponibile e simpatico, e grazie alle “torture” a cui mi sottopone quotidianamente sono migliorata atleticamente ed ho iniziato a superare alcuni miei limiti. Da sempre poi mi è stato vicino e sostenuto un grande amico di famiglia, Sauro Dani, una ”istituzione” del tennis, da sempre appassionato di questo sport, nonché componente del Comitato Toscano. Quando ci sono divergenze di opinioni con il mio babbo o con il mio maestro, o quando si accorge che ho qualche difficoltà interviene, anche senza che io gli dica niente, ne parliamo davanti a una pizza e insieme cerchiamo una soluzione.
Quanto hanno inciso i tuoi genitori nella scelta del tennis? E quanto ti sostengono oggi?
I miei genitori mi hanno lasciato scegliere. Andavo bene anche a nuoto e nella corsa, ma quando è stato il momento di fare una scelta, ho deciso io e loro mi hanno appoggiato. Il mio babbo, la mia mamma e mia sorella sono fondamentali per me. Sono il mio rifugio e la mia forza. La mia attività è un grande impegno anche per loro, sia fisico che mentale, ma soprattutto economico. Con loro parlo e mi confido, anche se ogni tanto discutiamo, ma penso sia normale. Dicono che ho un caratterino tosto, a volte troppo, tipico delle rosse, e che quando decido una cosa non c’è modo di farmi cambiare idea, e forse hanno ragione!
Quando hai capito che potevi fare sul serio con il tennis?
L’amore per il tennis l’ho capito subito. Se sono brava non spetta a me dirlo, e poi a me non interessa essere brava ma essere forte, è per questo che sto lavorando così duramente. Quando sono in campo comunque mi dicono che sono una determinata che non molla. Nel 2011 comunque devo dire che ho cominciato ad ottenere buoni risultati: ho vinto i campionati italiani under 16; il doppio nel torneo ETA città di Foligno; sono stata convocata dalla Nazionale Italiana Under 16 in Winter Cup; in classifica italiana sono arrivata 2.3, n.61 italiana assoluta; sono entrata in classifica WTA facendo punti in Italia, ai tornei ITF 10.000 $ di Locri, Bagnatica e Val Gardone, e in quest’ultimo, partendo dalle qualificazioni, sono arrivata ai quarti; sono vice campionessa italiana nella competizione nazionale a squadre Under 16; in ITF Juniores, che non ho mai molto curato, ho fatto punti negli unici 3 tornei che ho disputato, Firenze (Grade 2), Santa Croce (Grade 1), e Prato (Grade 2), e in quest’ultimo, partendo dalle qualificazioni, ho fatto semifinale, e tutto ciò mi ha permesso di passare da 0 punti alla posizione n.480 circa ITF Juniores. Tutto questo però lo considero solo un punto di partenza e non di certo di arrivo. Per quanto riguarda la Federazione sia io che il mio maestro siamo in contatto con Giancarlo Palumbo e con gli altri maestri e dirigenti del Centro Federale di Tirrenia.
Dove ti alleni e con chi? Quali i tuoi colpi migliori, e quali i fondamentali su cui lavorare?
Mi alleno a Grosseto, al mio circolo, che devo dire, pur avendo pochi mezzi a disposizione, cerca di sostenermi come può, insieme con il mio maestro, e con una ragazza 2.6 e un ragazzo 2.4. Mi alleno tutti i pomeriggi per circa 4 ore, e 2-3 mattine la settimana, con sessioni intense di tennis e atletica. Ogni tanto vado a settimane a Tirrenia dove mi alleno con i ragazzi del Centro. Anche lì mi trovo bene, ci sono persone che conosco da sempre, sia giocatori, che maestri, che dirigenti. I miei colpi migliori sono indifferentemente il dritto e il rovescio. Sono un’attaccante da fondo campo. Mi piace giocare il lungolinea. Ho migliorato la risposta, mentre devo ancora lavorare molto sul servizio e a rete. Amo la terra rossa, la mia passione.
Come mai non sei andata in Australia con le altre ragazze?
Bella domanda …, e chi lo sa? Posso solo dire che mi sarebbe piaciuto molto, ma non importa, non sarà certo questo a fermarmi. Io proseguo comunque per la mia strada.
Quali saranno i tuoi primi impegni nel 2012 e quali sono i tuoi obbiettivi per la stagione?
Sono appena rientrata dal mio primo torneo di stagione. Ho disputato a Maiorca un 10.000 $ ITF, dove, partendo dalle qualificazioni, ho fatto semifinale. Questo mi farà salire nella classifica WTA intorno alla posizione n.950. In seguito sono previsti tornei ITF 10.000 $ e 25.000 $ in Turchia, Croazia, Francia, Spagna. Poi inizia la stagione in Italia, ITF PRO e Juniores, dopo si vedrà. Il mio obbiettivo è scalare la classifica WTA, e un giorno, spero non troppo lontano, avere punti per giocare un Grande Slam, e perchè no, entrare in Top Ten.
Quali sono le tue passioni fuori dal tennis? Cosa fai nel tempo libero, e quanto ti pesa averne poco a causa degli allenamenti, tornei? E la scuola?
Fra allenamento, tornei e scuola il tempo libero è poco, ma non è un problema. Quello che faccio è impegno, passione, fatica, e sudore, ma non lo vivo come sacrifico o rinuncia a qualche altra cosa. Se fosse così non avrebbe senso, in realtà seguo semplicemente il mio obbiettivo, e faccio ciò che amo. Comunque ho amici sia nel circuito che nella mia città, con cui, quando sono a casa, riesco a vedermi nei fine settimana, andare al cinema e a mangiare una pizza. Mi piace molto anche leggere, sentire la musica, fare shopping, e stare sul computer a chattare con i miei amici sparsi nel mondo. Frequento la scuola pubblica, sono in regola con gli studi, faccio la III° Liceo delle Scienze Sociali, e ci tengo molto. Quando sono a casa studio la sera, anche fino a tardi; quando invece sono ai tornei mi porto dietro un po’ di libri, le mie amiche mi mandano i compiti via internet, e i miei genitori mi inviano con il fax le pagine da studiare. Per quanto riguarda le assenze da scuola, la nuova legge che è uscita permette a studenti come me di fare attività sportiva senza essere penalizzati, e comunque i miei insegnanti apprezzano quello che faccio e mi permettono di seguire la mia passione e di assentarmi da scuola, a condizione però che quando rientro sia preparata.
Giocatrice preferita? A chi ti ispiri?
I miei giocatori preferiti sono Nadal e la Schiavone, di lei, oltre il gioco, amo la sua grinta!
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