Il 2016 volge ormai al termine, ed è tempo ormai di bilanci per gli addetti ai lavori del mondo del tennis. Questa interessante annata di tornei Futures, per la prima volta nella storia con il tanto atteso aumento di montepremi e l’inserimento dei Futures da $25.000, è stata molto proficua di punti per parecchi giocatori, esaltandone in particolare alcuni e proiettandoli per un 2017 di soddisfazioni nei tornei Challenger.
Uno su tutti Riccardo Bellotti, autentico dominatore di questa stagione con ben 9 tornei vinti e 2 finali perse, eguagliando il record (già apparentente all’egiziano Safwat e al cileno Podlipnik-Castillo) di Futures vinti in una sola annata. Bellotti si è imposto quattro volte in Croazia, tre in Turchia (consecutive), una in Marocco e una nel Futures nostrano di Padova, raggiungendo il suo best ranking in settembre di numero 221 ATP e sembra ormai pronto per altri palcoscenici, specialmente su terra rossa.
Eccezionale stagione anche per il teenager sudafricano Lloyd Harris, anche egli entrato in top 300 e precisamente al numero 266 (best ranking). Impressionante il ruolino di marcia del 19enne di Città del Capo, autore di una striscia positiva di 6 tornei e 30 partite consecutive vinte, di cui 3 sul cemento egiziano di Sharm El Sheikh e 3 nei Futures casalinghi di Stellenbosch, in Sudafrica.
Anche se leggermente più avanti con l’età (ma neanche poi molto considerata l’ormai alta età media di entrata in top 100) non si può non menzionare il mancino tedesco classe 1988 Marc Sieber, letteramente ingiocabile ad Antalya, e vincitore di ben sei tappe Futures giocatesi sul suolo turco. Best ranking anche per lui al numero 262 ATP, e un 2017 tutto da giocare nei Challenger per provare, alla soglia dei 30 anni, a bussare alla porta dei top 200.
Strepitosa la stagione anche del ceco Marek Jaloviec. Il giovane tennista, classe 1994, ha colto il successo il cinque nazioni differenti, imponendosi in Azerbaigian, Egitto, Francia, Germania e Repubblica Ceca. Impressionante, forse ancor più che i tornei vinti, anche il salto in classifica. Appena 1312 del mondo a fine 2015, Jaloviec è autore di un salto di oltre mille posizioni in una sola stagione, che lo hanno portato sulla poltrona numero 297 del ranking ATP.
Per finire impossibile non segnalare il prepotente ritorno alle competizioni dopo due anni di inattività dell’ungherese Attila Balasz. Assente infatti dalle competizioni addirittura dall’agosto 2014, Balasz decide di riprendere a giocare iscrivendosi alle quali del Challenger di Trnava, in agosto, e i risultati sono entusiasmanti: in soli 4 mesi vince ben 6 tornei Futures imponendosi in Italia a Trieste, in tre tornei casalinghi in Ungheria e in due tappe tunisine ad Hammamet. Si preannuncia un 2017 entusiasmante anche per il 28enne di Budapest, che punta sicuramente a tornare al suo best ranking di numero 153 raggiunto nel 2010 e perché no, anche alla tanto agognata entrata nei top 100.