di Alessandro Nizegorodcew
Ci sono giocatori che, da un giorno all’altro, infilano un filotto di vittorie che danno loro un risalto di interesse tra addetti ai lavori e appassionati. E’ il caso di Christian Perinti, classe 1994 e attualmente numero 60 delle ultime classifiche Itf under 18. I risultati maggiormente rilevanti sono stati le vittorie a Trnava e (soprattutto) a Salsomaggiore (superando Napolitano e Licciardi) e la finale a Prato Qualche giorno fa, inoltre, è arrivato il primo punto Atp in quel di Pozzuoli.
“Ho iniziato a giocare a tennis a 7 anni, grazie a mio padre, a Colle Val D’Elsa con il maestro Gino Bartoli” – ha raccontato Perinti – “Mio padre, come detto, mi ha spinto a provare anche se devo dire che come sport mi è sempre piaciuto molto.”
Il sogno di Christian è ambizioso: “Il tennis è il mio impegno giornaliero, quasi un lavoro. Sogno di diventare un top-50 e di vincere il Roland Garros. Tecnicamente sto lavorando molto sugli appoggi e sui caricamenti, fisicamente cerco sempre di dare il massimo e credo di avere un’ottima resistenza. Tatticamente? Mi credo il punto da fondo per chiudere poi a rete; il mio colpo migliore è il rovescio ad una mano, mentre devo lavorare sul servizio e sul diritto. La mia superficie preferita è la terra rossa e il mio coach è Gino Bartoli.”
Il rapporto con la FIT? “Mi aiuta abbastanza, il mio rapporto con loro è sicuramente aperto.”
Il futuro? “Svolgere una buona preparazione fisica e iniziare subito bene con i futures. Il 2012 è stato un anno positivo da tutti i punti di vista.”
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