di Alessandro Nizegorodcew
Andrea Patracchini, classe 1992, ha chiuso la stagione al numero 947 Atp, grazie in particolare ad una semifinale Itf raggiunta in quel di Antalya. Spazio Tennis lo ha raggiunto per un sunto dell’annata 2012 in vista del 2013…
Che voto dai al tuo 2012?
“Direi un 8, perché ad inizio anno, giocando la Serie B, non ho fatto grandi risultati a livello Itf. Ho disputato maggiormente competizioni Open, nelle quali ho giocato belle partite e battuto buoni giocatori. Nell’ultima parte di stagione sono riuscito a giocare con più continuità 10.000% e ho portato a casa qualche punto Atp.”
Quali i momenti che ricordi maggiormente di questa stagione?
“Il più brutto sicuramente quando mi sono fratturato il metatarso del piede destro e sono stato fermo due mesi. Però ci sono anche bei momenti, come quando ho raggiunto la semifinale ad Antalya…”
Se invece dovessi scegliere il miglior match dell’anno…
“L’incontro dei quarti di finale ad Antalya in cui ho battuto Partl, un tennista slovacco. Ho vinto 64 62 raggiungendo il mio primo quarto di finale in un 10.000$. Nonostante la tensione che ho sentito durante tutta la partita sono riuscito a giocare il mio miglior tennis rimanendo concentrato dal primo all’ultimo punto.”
Hai raggiunto i tuoi obiettivi del 2012? E dove vuoi arrivare nel 2013?
“Il mio obiettivo era di arrivare intorno alla posizione numero 900 Atp e ci sono riuscito, anche se mi rendo conto che avrei potuto fare di meglio. L’obiettivo del 2013 è invece di riuscire a giocare con più continuità e chiudere intorno al numero 500.”
Hai visto in giro per tornei quale giovane che ti ha impressionato?
“Durante alcuni tornei in Israele ho notato un ragazzino serbo del 1996 che, oltre a giocare bene, era molto preparato fisicamente, molto “inquadrato”. Un ottimo atteggiamento sia in campo che fuori, aspetto che conta moltissimo. Purtroppo non mi ricordo il nome… (compito dei lettori di Spazio Tennis trovare il nome del giocatore; ndr)”
Come hai impostato la preparazione invernale?
“Insieme ai miei allenatori Cesare Zavoli ed Emanuele Tendi ho deciso di pare una preparazione di due mesi, alternando anche qualche torneo e richiami di una o due settimane. Vorrei giocare molti match quest’anno. Dovrei iniziare a febbraio sul veloce.”
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