di Salvatore Greco
Mentre scriviamo lo Junior Orange Bowl, quello riservato a under-14 e under-12, è ancora alle qualificazioni; l’Orange Bowl “dei grandi” invece si è concluso e ha assegnato le coppe colme di arance ai suoi quattro trionfatori sulla terra di Plantation.
Under – 18
Stefan Kozlov era il tennista più atteso della settimana juniores e non ha deluso le aspettative: ha conquistato il trofeo superando in semifinale il fresco vincitore dell’Eddie Herr Reilly Opelka e poi in finale il sorprendente greco, anche lui classe 1998, Stefanos Tsitsipas che in semifinale ha interrotto il cammino nel torneo di Andrej Rublëv impedendo difatto la finale più attesa. Per Kozlov l’ennesima consacrazione e la rivincita ideale con se stesso dopo la finale persa lo scorso anno proprio su questi campi. Una finale che Kozlov ha vinto 2-6 6-3 6-2 in rimonta dopo che nel primo set Tsitsipas era riuscito a dominarlo servendo benissimo e velocizzando gli scambi, poi –anche complice la stanchezza dopo la semifinale contro Rublëv- ha ceduto il pallino del gioco all’americano che ha poi conquistato il match. Di sicuro, questo ragazzo greco senza ancora nessuna partecipazione a slam juniores e solo al suo terzo grade A (Orange Bowl compreso) è la bella sorpresa di queste due settimane americane, da tenere d’occhio per il futuro. Parentesi di colore: gioca il rovescio a una mano e pare che sia per lui un colpo decisamente fruttuoso, gli amanti del genere lo tengano a mente. Tra gli altri favoriti d’obbligo del torneo, Michael Mmoh ha finito il suo torneo ai quarti perdendo proprio da Rublëv e deludendo un po’ le aspettative e il coreano Chung, da testa di serie n.4, ha perso 6-3 6-4 al secondo turno da Opelka.
Nel torneo delle ragazze in questi ha fatto molto parlare di sé la piccola star CiCi Bellis per via della conquista del numero uno del ranking juniores, sopraggiunto durante il torneo, cosa certamente notevole per una quindicenne, ma la ragazza più interessante del panorama USTA si è poi fermata in semifinale di fronte a una sorprendente Sonya Kenin che quest’anno dalla Bellis ha perso due volte sul cemento del North Carolina, ma che con la terra dell’Orange Bowl ha un rapporto ottimo visto che dopo la semifinale dello scorso anno non solo ha battuto la sua nemesi ma ha pure conquistato il trofeo alla fine, eliminando in finale 6-3 6-3 l’inattesa qualificata Ingrid Neel, classe 1998, che è arrivata in fondo dopo un torneo onesto ma senza avversarie di spessore a contrastarla. Poco da dire invece per la russa Anna Kalinskaja, testa di serie n. 4 del draw, e la semifinalista dell’Eddie Herr, l’ungherese Fanni Stollar, entrambe eliminate al secondo turno da avversarie apparentemente al loro livello. Dalma Galfi aveva invece dato forfait già mentre era in corso l’Eddie Herr che poi avrebbe conquistato.
Under-16
Tra i ragazzi fino ai 16 anni Sam Riffice mette a verbale una notevole doppietta, dopo l’Eddie Herr della scorsa settimana potrà sfoggiare in bacheca anche il trofeo dell’Orange Bowl, conquistato dopo aver battuto in una combattuta finale il più forte dei gemelli estoni Siimar, Mattias, con il punteggio di 6-1 1-6 7-5.
Solo un terzo turno per la testa di serie n.1, il norvegese Ruud, che sulla terra rossa di Plantation sperava di raccogliere quanto promesso durante tutta la stagione su questa superficie, ma ha ceduto il passo a Vasil Kirkov, tennista USTA di evidenti origini russe, fermato poi da Siimar in semifinale.
Niente da fare per l’atteso tennista a stelle strisce Mbithi eliminato al secondo turno, al tie-break del terzo set, dall’ecuadoregno Andrade. L’azzurro USTA Pietro Rimondini, che aveva ottenuto una wild card per il tabellone principale dopo i quarti di finale all’Eddie Herr, ha lasciato il torneo al secondo turno dopo 7-5 2-6-1 subito dal canadese Krustev.
Al femminile la vittoria finale è andata alla canadese Bianca Vanessa Andreescu, ottava testa di serie del tabellone, che dopo aver vinto il grade4 di Lexington è venuta direttamente all’Orange Bowl che ha conquistato perdendo un solo set. Sua avversaria in finale la statunitense Dominique Schaefer, battuta 7-5 6-3 e beffata a un passo dal successo proprio come la settimana scorsa, ma che se non altro ha potuto “vendicarsi” della sconfitta in quella finale eliminando proprio la fresca campionessa dell’Eddie Herr Sophia Sewing al terzo turno del torneo.
Terzo turno che è valso lo stop pure alla seconda testa di serie, la peruviana Vargas Gomez che non è riuscita a farsi valere come avrebbe potuto contro l’americana Douglas.
A questo punto tramonta il 2014 sui grandi tornei del tennis juniores, rivedremo i diamanti grezzi della pallina gialla magari a gennaio 2015 in Costa Rica per il Coffee Bowl, quasi sicuramente a Melbourne per il primo slam stagionale.
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