di Alessandro Nizegorodcew
Roberto Marcora è probabilmente il giocatore italiano più in forma del circuito Itf. Classe 1989, Marcora ha raggiunto 3 finali in tornei futures, ultima delle quali a Pitesti, in Romania. 150 circa le posizioni guadagnate in questi primi 6 mesi della stagione. Marcora è oggi intorno al numero 540, ma l’impressione è che la crescita possa essere repentina. Spazio Tennis l’ha intervistato per conoscere sogni ed obiettivi di questo 2012 e non solo…
Innanzitutto raccontaci dell’ultimo torneo a Pitesti, nel quale ti sei spinto sino alla finale…
“A Pitesti ero già stato l’anno scorso, circolo bruttino e organizzazione del future al minimo indispensabile, anche se devo dire tutti molto gentili. Ero la tds numero 6 e i due primi turni sono stati abbastanza agevoli, rispettivamente contro uno svedese e un danese. Ai quarti c’è stato il derby con Giulio Torroni, avversario con cui avevo già perso 75 al terzo qualche anno fa e per questo partita da prendere “con le pinze”…probabilmente è stata la partita in cui ho espresso il mio miglior tennis, giocando bene e servendo solide prime, vincendo 63 60. La semifinale l’ho giocata a favore di pronostico contro Caruso (che è stato molto bravo a conquistarsi invece la sua prima semi in carriera). Sono entrato in campo troppo contratto, pagando gli innumerevoli errori non forzati con un netto 61 in mio sfavore. Fortunatamente a inizio secondo ho comincato ad ingranare, vincendo 64 il secondo e 63 il terzo. Sono stato molto soddisfatto di questa vittoria in particolare, perchè è stata quella sicuramente più sofferta e ottenuta malgrado un tennis non brillantissimo. In finale ho incontrato un ragazzo della mia età, Luncanu, ragazzo rumeno che già conoscevo poichè vincitore del future di casa mia a Busto Arsizio. Sapevo sarebbe stato tutt’altro che facile, in più tutto il tifo era dalla sua ovviamente, eccezion fatta per mio fratello e il mio allenatore Uros Vico (che ringrazio); la conferma è arrivata subito nel primo set, concusosi sul 61 di nuovo in mio sfavore. Nel secondo ho reagito molto bene riequilibrando il match con un 61 questa volta in mio favore. E per quanto riguarda il terzo…sono stato spacciato (52 sotto), sono risalito fino ad arrivare a 2 punti dalla vittoria (65 30-15 e servizio) e poi definitavente sconfitto (76 lui). E’ stata tutto sommato una bella partita, ricca di emozioni e di belle giocate, rimane certo l’amarezza per una grande gioia mancata che avrebbe coronato lo splendido periodo che sto attraversando …ma ad ogni modo, resto cmq molto soddisfatto della settimana appena passata.”
Hai iniziato tardo a fare sul serio con questo sport. L’impressione è che dopo due anni occorsi per ambientarti nel circuito, sia questo il primo anno in cui hai trovato consapevolezza di te e del tuo tennis. E’ così?
“Ho iniziato tardi è vero. Prima di raggiungere la semi a Piombino nel 2009 avevo fatto si e no 3 futures e tanti tanti open. Quando ho deciso di provare seriamente a giocare a tennis di colpo mi sono ritrovato in un mondo nuovo per me e probabilmente allora nn ero ancora pronto per competere con continuità a quei livelli. Ora senz’altro, dopo quasi 3 anni di tornei internazionali, mi sono creato un bagaglio di esperienza che mi ha permesso di acquisire sempre più consapevolezza dei miei mezzi e fiducia. Prima mi dava fastidio stare lontano da casa, non ero abituato. Adesso invece è diventato la normalità e giocare un torneo ogni settimana in un posto diverso mi piace molto.”
Tecnicamente in cosa pensi di essere migliorato?
“Dal punto di vista tecnico credo un po’ tutto rispetto anche a quest’inverno. Mi sento meglio atleticamente e più solido nei colpi da fondo. Certamente ci sono ancora parecchi aspetti su cui lavorare, sono convinto di avere ancora ampi margini di miglioramento. Il bello viene proprio adesso.”
Quali sono i tuoi obiettivi per il 2012? Giocherai anche a livello challenger?
“A inizio dell’anno il mio obiettivo era di entrare nei primi 500 del mondo. Ci sono molto vicino ma ancora l’obiettivo nn è raggiunto. Nell’immediato futuro giocherò qualche challenger in più, perchè il mio obiettivo vero al di là dei numeri è quello di competere con gente sempre più forte.”
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