di Lorenzo Cialdani
“ITF Juniors G3 Ust-Kamenogorsk” di scena in Kazakhstan, con il protagonista più atteso Djurabeck Kerimov che deve arrendersi al terzo turno a causa di un infortunio; il giovane uzbeko classe ’98 ha così dovuto cedere dopo due settimane assolutamente perfette, con le vittorie in Malesia ed in Thailandia, durante le quali aveva perso un solo set a confronto con i 24 vinti. In terra kazaka il tabellone è stato dominato da atleti di casa, come gli altri draw della settimana, con il classe ’97 Bolat Mamyr che ha fatto suo il torneo maschile e la classe ’98 Ksenia Stashenkova che si è imposta tra le donne.
Poco lontano, al “Siberian Open” di Novokuznetsk nella Russia sudoccidentale, in una curiosissima finale tutta di casa tra teste di serie N.1 e N.2, riesce ad avere la meglio il più solido Pavel Kotov, 15enne N.2 del tabellone, che nell’ultimo atto del torneo sconfigge ai punti “l’eterno rivale” Alexander Ovcharov di appena un anno più grande: i due, a differenza di come accade solitamente in questo molto vario circuito, negli ultimi mesi hanno avuto la possibilità di affrontarsi per ben tre volte, tutte e tre le volte in finale di un torneo nel corso del quale hanno vinto nel tabellone di doppio in coppia. Effetto “Sliding Doors” che stavolta ha premiato Kotov portandolo sul 2-1 negli scontri diretti con il collega e amico Ovcharov.
Finale incredibilmente analoga anche per quanto riguarda le ladies: si affrontano anche qui N.1 e N.2 del seeding, con la N.2 Elena Rybakina di un anno più giovane della sua rivale Daria Kruzhkova nata nel 1998. Alla fine, come successo per i maschi, è la N.2 a vincere e a mettere in bacheca il trofeo russo.
A Saint Cyprien, in Francia, altre due finali tutte tra connazionali: la finale maschile premia un altro atleta di casa, Maxime Petel che sconfigge Joseph Guillin dopo aver vinto il primo set, perso abbastanza malamente il secondo ed essere riuscito a fare suo per sette punti a cinque il tie-break decisivo del terzo parziale. I due, seguiti dalla federazione francese, sono separati da soli tre giorni alla nascita, Petel del 21 Aprile e Guillin del 24 Aprile del 1997, e la sola differenza è che Petel ha dovuto superare addirittura le qualificazioni prima di raggiungere la finale e portarsi a casa il trofeo.
Due svizzere, invece, si sono contese la vittoria nel tabellone femminile del torneo francese, con la vincitrice finale, la 15enne Rebeka Masarova, che ha lasciato 4 games nel primo set alla coetanea Tamara Arnold prima di chiudere con un “bagel” nella seconda partita, terminando da vincitrice un torneo che l’ha vista come dominatrice assoluta in ogni sua partita.
Nell’unico Grade 2 della settimana, l’edizione 2014 della “Lee Duk Hee Cup” disputatasi a Chuncheon City, a trionfare è finalmente il koreano Yunseong Chung, classe ’98 estremamente promettente che negli ultimi due tornei disputati, a Osaka ed a Montreal, aveva dovuto rinunciare ai suoi sogni di gloria in finale, ad un passo dal trofeo, dopo aver giocato un ottimo tennis in tutte le partite di avvicinamento alle finali poi perse. A mettersi tra Chung e il trofeo, stavolta c’è il 17enne australiano Jake Delaney, assolutamente impotente innanzi al talento di Chung; il punteggio finale sarà di 6-1 6-1 con il giovane atleta di casa che si prende un titolo dopo le delusioni dell’ultimo mese.