Settimana lunga ed intensa quella che ha visto come protagonisti gli Under 18 del circuito Junior ITF. Nel folto programma di tornei spicca senza dubbio il Grade 1 di College Park, negli Stati Uniti, dove torna a fare il bello ed il cattivo tempo il classe 2000 canadese Felix Auger-Aliassime, dopo un periodo dedicato al circuito maggiore che ha dato non pochi frutti.
Il tabellone statunitense lo vede partire come N.7 del seeding, ma le sue quotazioni salgono subito dopo le eliminazioni di lusso dei primi turni, con il favoritissimo coreano Yunseong Chung che è costretto al ritiro dopo appena un set nel match contro il tennista di casa Trent Bryde, e l’argentino N.3 Franco Capalbo che crolla sotto i colpi di Robert Loeb, 17enne che supera il turno in appena 2 set.
Auger-Aliassime non rischia molto sulla strada che porta alle semifinali, ed i grattacapi che gli porta il promettente australiano classe ’99 Alex De Minaur, già giustiziere al terzo turno del N.2 Casper Ruud, si limitano ad un set da recuperare in avvio, con il canadese che riesce a ribaltare il match conquistandosi la finalissima che, alla fine, sarà un derby in piena regola: la sorpresa Jake Van Emburgh, classe ’98 statunitense partito dalle qualificazioni, deve alzare bandiera bianca contro il canadese Denis Shapovalov dopo un torneo comunque ottimo, mentre è proprio il mancino classe ’99 nato a Tel Aviv che si prende l’altro posto libero in finale andando a sfidare proprio il più quotato connazionale.
Dopo un match piuttosto intenso, alla fine bastano due set ad Auger-Aliassime per trionfare nell’ultimo atto del torneo nordamericano, confermandosi inoltre una grandissima promessa per il prossimo futuro, magari subito nell’ATP come è già successo negli scorsi mesi.
Nel femminile a sollevare il trofeo è la russa Anna Kalinskaya, classe ’98 che si attesta al N.12 della classifica mondiale riservata agli Under 18, che si fa strada nel tabellone statunitense con grande autorità, superando anche un ostacolo non da poco, rappresentato dalla coetanea qualificata tennista di casa Madison Battaglia, autrice di un torneo da incorniciare che l’ha portata fino alla semifinale prima di venire sconfitta, come detto, dalla più forte avversaria russa.
In finale c’è anche la slovacca Teresa Mihalikova, attualmente al N.8 dopo il risultato di questa settimana, che dopo aver perso soltanto un set in tutta la settimana nel corso della semifinale contro la N.5 bielorussa Vera Lapko, ha subito il gioco della Kalinskaya uscendo sconfitta con il risultato di 6-4 7-6(3).
Spazio adesso per gli altri risultati ed i piazzamenti degli italiani in campo: nel corso del “Hungarian Open”, torneo G2 di scena a Budapest, il nome nuovo è rappresentato dal russo classe 2000 Alen Avidzba, partito ben fuori dai grandi favoriti per il torneo e giunto inaspettatamente fino al trionfo finale.
La parte alta del tabellone ha visto il russo N.1 del seeding Denis Klok come il dominatore assoluto di tutti i suoi incontri, compreso il quarto di finale contro il qualificatocroato Borna Gojo (ragazzo da tenere d’occhio; ottime vittorie sul N.7 Tim Ruehl e Seppe Cuypers questa settimana), con il buon risultato dei quarti di finale conseguito dal nostro Riccardo Balzerani, anch’egli partito dalle qualificazioni, grazie alle vittorie sul francese Constantin Bittoun Kouzmine con un doppio 6-4 e sul N.4 del tabellone Ewan Moore rimontando dal 2-6 del primo set prima di chiudere per 7-6(4) 6-3 i due restanti parziali.
Nonostante la verve di Klok, la finale sarà tutta per Avidzba, con il giovanissimo nativo di Sochi che entra nei radar del circuito mondiale e si aggiunge ai nomi che potranno fare bene nel prossimo futuro.
Per le ladies è nuovamente scontro tra connazionali in finale, anche se stavolta è l’Ucraina a poter vantare due rappresentanti nell’ultimo atto del torneo: a trionfare, con un punteggio incerto fino all’ultimo di 6-2 2-6 6-4, è la N.3 del seeding Dayana Yastremska, altra giocatrice nata nel 2000, che riesce a superare Anastasia Zarytska, autrice di un buon torneo, compresa anche la vittoria ai danni della nostra Monica Cappelletti al secondo turno.
La notizia proveniente dal “Maribor Open”, G4 sloveno, non è la vittoria del “solito” Sven Lah, 16enne sloveno che continua a vincere ed a convincere con punteggi senza storia o quasi, ma la magnifica cavalcata del mancino classe ’98 Andrea Guerrieri che, prima di arrendersi per 6-4 6-1 al troppo forte Lah, ha messo in fila 4 vittorie e 8 set vinti su altrettanti disputati, con ben quattro 6-0, tre 6-1 ed un 6-2 al tedesco Florian Broska. Doppia beffa per l’azzurro, che in caso di vittoria contro Lah avrebbe portato a casa un bellissimo titolo, visto il ritiro prima ancora di scendere in campo dell’altro finalista, il coetaneo spagnolo Carlos Divar, anche se tale sconfitta per Guerrieri non può di certo considerarsi motivo per qualsivoglia critica dopo un torneo, ripetiamo, davvero ad un livello altissimo.
Tra le donne, altro giro e altra corsa: la vittoria finale va alla rumena Andreea Prisacariu, tennista “unseeded” nata nel 2000 che ha eliminato ben 4 teste di serie nel corso del torneo non perdendo neanche un set in tutta la settimana. La sua rivale nell’ultimo atto del torneo è la slovacca N.9 del seeding Dominika Sujova, 17enne molto brava a raggiungere la finale nonostante il set di svantaggio nel quarto di finale contro l’azzurra classe ’99 Maria Vittoria Viviani, anche lei molto brava, e la N.1 del tabellone, la slovena Nika Kozar.
Per finire ci spostiamo al “Neocom Open 2015” di Skopje: il secondo torneo in due settimane nella capitale macedone regala a due ottimi prospetti del tennis italiano una semifinale di tutto rispetto.
Francesco Liucci, classe ’99, e Riccardo Perin, classe 2000, in rigoroso ordine alfabetico, si fanno strada in un tabellone complicato, portando sempre a casa risultati molto importanti fino alla contemporanea eliminazione subita rispettivamente dal N.3 del seeding, il rumeno classe ’99 Gabi Adrian Boitan, ed il greco classe ’98 N.7 Vasileios Iliopoulos, poi vincitore finale del torneo.
Finale tutta tra classe 2000, tanto per cambiare, quella del draw femminile: la rumena N.1 del seeding Mihaela Lorena Marculescu, si è imposta in rimonta sulla russa seconda testa di serie del torneo Anastasia Kharitonova con il punteggio di 1-6 6-1 6-2. Da sottolineare l’ottimo percorso di altre due italiane, entrambe nate nel 2000 come le due finaliste: Giulia La Rocca ha dovuto cedere agli ottavi di finale proprio alla Kharitonova, mentre Benedetta Ivaldi ha ceduto ai quarti alla campionessa finale Marculescu, con entrambe le atlete azzurre che si sono ottimamente distinte nei loro incontri precedenti.