Di Giulio Gasparin (@GiulioGasparin) in collaborazione con Michele Galoppini (@MikGaloppini)
Si sono conclusi oggi i primi turni della prima edizione del torneo ITF di Tarvisio, con montepremi $10.000. Tra le protagoniste annunciate ci sono Georgia Brescia ed Anna Giulia Remondina, che oggi, con più o meno facilità, sono uscite vincenti dai loro esordi. Finite le loro fatiche, noi di Spazio Tennis abbiamo subito colto l’occasione per qualche parola post match. Per la cronaca, Anna Giulia Remondina ha battuto in rimonta la giovane Ludmila Samsonova, italianissima dal cognome russo, con il risultato di 4-6 6-3 6-0. Georgia Brescia invece, prima testa di serie, ha vinto 6-1 6-1 contro una azzurra ai primissimi tornei della carriera, la qualificata Alessia Dario.
Anna Giulia Remondina
Siamo a Tarvisio. Un po’ diverso dai circoli normali, ti piace?
Sì, siamo completamente in mezzo alle montagne, è un circolo molto diverso rispetto agli altri, ma a me non piace molto la montagna ed a stare qui faccio un po’ fatica. Tre o quattro giorni mi piace, ma di più non posso reggere la montagna perché amo il mare (risata). Però sicuramente è un bel posto.
Però se vai avanti nel torneo ci rimani un po’ di più?
Una settimana, in questo caso, ci sto molto volentieri.
Il primo turno non è mai facile, e poi qui le condizioni sono un po’ diverse.
Il primo turno per me è sempre difficilissimo soprattutto nei $10.000, perché sono sempre favorita al primo turno ed incontro spesso giocatrici molto più giovani di me, come lei (Ludmila Samsonova) che è del 1998 ed ha nove anni meno di me. La conoscevo comunque già, sapevo che giocava bene, e sono entrata in campo molto tesa, ed infatti sono partita sotto 0-4, con lei che tirava vincenti ovunque. Io poi quando c’era da scambiare non ci riuscivo. Poi mi sono sciolta, ho vinto tre game di fila, ho avuto anche chance per il 5-5 ma ho perso il primo set. Sono andata in bagno, ho sciolto un po’ la tensione ma sono andata sotto 0-1 e salvato palle dello 0-2 e sono stata in quel game lì. Quando sono poi andata 2-1 sopra ho giocato meglio e chiuso 6-3 6-0 alla fine.
Hai sfruttato anche un po’ di esperienza.
Sì, quella ci vuole sempre. Quando ero piccola, le perdevo io queste partite con gente più grande di me, ma ora che sono più grande le vinco.
Rispetto alle condizioni ambientali e del campo come ti sei trovata?
Altura. Quindi mi sono preparata, ho cambiato corde e le ho tirate di più. È difficile però, soprattutto con il gioco che ho io sempre in spinta, la palla spesso prende il volo e non è facile.
E il rimbalzo non è proprio quello della terra rossa.
No, il rimbalzo è molto alto, soprattutto quello della sua palla. Lei spinge tutte le palle e sul servizio soprattutto fa saltare molto la pallina, sia sulla prima che sulla seconda. Io gioco spesso con i piedi vicini alla riga di fondo, ma oggi con lei dovevo giocare due metri dietro. Ho fatto fatica anche per quello.
È la prima edizione qui, per ora come ti sembra?
Per ora bene, anzi molto bene. Hanno fatto il players’ party proprio ieri sera, hanno parlato molte persone che mi hanno fatto capire che ci tengono ed è organizzato tutto molto bene.
Georgia Brescia
Qui a Tarvisio, siamo alla prima edizione ed è un po’ diverso tra le montagne. Come ti trovi?
È bello, siamo in mezzo alla natura, si sente subito l’aria più pulita, mi piace!
Il primo match non è mai facile, poi qui le condizioni in altura complicano un po’ le cose.
Io mi alleno in altura, in Svizzera, quindi sono abituata (risata). È un torneo con un livello abbastanza alto, ho giocato contro una ragazzina senza classifica. Ma giocano bene tutte a questa età, non hanno pressioni, sono i loro primi tornei. Quindi non è mai semplice, bisogna stare lì. Il risultato è 6-1 6-1 ma è stata abbastanza lottata. Ora cercherò turno per turno di migliorare il mio livello.
Cosa mi dici invece delle condizioni di gioco?
Lo sento che è in altura, ma mi trovo benissimo. Le palle mi piacciono così come le condizioni. Il campo è per fortuna è senza buche, piatto ed in più io con la terra vado a gonfie vele. In sostanza, mi trovo benissimo (risata).
Curiosità: non sono in tante che giocano sia il dritto che il rovescio a due mani. Quindi come è nato questo tuo stile?
Ormai lo dico sempre, lo sapranno tutti (risata). Ho cominciato molto piccola e non riuscivo a tenere la racchetta in mano, quindi ora è naturale per me. Poi è più facile non avere infortuni, perché ho molte meno vibrazioni in mani e braccia.
Hai visto qualcosa qua attorno, da turista?
No, ancora non ho ancora avuto tempo. Spero di poter fare un giro più avanti in settimana, se riesco ad andare avanti nel torneo.
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