di Alessandro Nizegorodcew
La notizia che tutti i giocatori professionisti attendevano è arrivata, anche se siamo ancora lontani dall’ufficialità. La ripartizione dei montepremi dei tornei futures e Itf femminili cambierà con tutta probabilità da gennaio 2016. E sarà una vera e propria rivoluzione (positiva).
Innanzitutto non esisteranno i più tornei da 10.000$. Il montepremi minimo sarà aumentato del 50% sino a ragiungere i 15.000$, sia nel maschile che nel femminile. Ma la novità più importante sta nel fatto che l’organizzazione del torneo sarà obbligata a garantire l’ospitalità. Le spese per i giocatori diminuiranno drasticamente. Non sono infatti i viaggi (che con una buona programmazione, grazie ai voli low cost, possono essere affrontati quasi a cuor leggero) ad essere insostenibili, quanto piuttosto i costi dell’alloggio.
Ecco quelle che dovrebbe essere le nuove ripartizioni, dal 2016, dei montepremi Itf.
Femminile:
15.000+H, 25.000+H, 60.000 (with or without H), 90.000 (with or without H), 125.000 (with or without H)
Dai 60.000$ non sarà obbligatorio garantire l’ospitalità, ma il montepremi sarà sufficientemente alto affinché sia possibile pagarsi con una certa tranquillità le spese.
Maschile:
15.000 +H, 25.000+H
Bisognerà capire anche la reazione della Wta ma soprattutto dell’Atp con il discorso Challenger in ballo. L’obiettivo dichiarato della Internation Tennis Federation è quello di far sì che sia meno esosa la stagione di un professionista che non veleggi (ancora) nelle zone alte della classifica, aumentando se possibile il numeri di tennisti e tenniste in grado di arrivare “in pari” a fine anno, così da poter programmare l’annata successiva senza particolari patemi. Le continue proteste dei giocatori sembrano finalmente aver centrato l’obiettivo. L’Itf ha sentito il grido d’aiuto e pare essersi mossa.
E’ importante sottolineare come la “rivoluzione” non sia ancora ufficiale, ma la speranza è che questa proposta passi senza alcun “emendamento”.
Attenzione però. Una problematica va tenuta in seria considerazione. La crisi economica che ha colpito gran parte del globo ha drasticamente ridotto il numero dei tornei Itf col passare degli anni. L’aumento minimo del montepremi, compresa ospitalità, porterà le spese minime di un torneo (prendiamo in considerazione un 15.000+H) ben oltre i 30-40.000$. Quanti tornei si riusciranno ad organizzare? Calerà ancor di più la lista degli eventi Itf? I tornei verranno aiutati dalla federazione internazionale, dalle federazioni nazionali? Questa è una delle domande più importanti da porsi oggi.
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