L’Italia del tennis femminile può esultare per un terzetto agli ottavi di finale. Ma la giornata delle azzurre in questo ricco mercoledì degli Internazionali femminili di Brescia (60 mila dollari di montepremi) porta con sé tanti rimpianti. La più attesa delle nostre, la toscana Martina Trevisan, è rimasta in campo tre ore e 11 minuti, prima di cedere alla paraguaiana Montserrat Gonzalez, numero 6 del tabellone e 190 Wta. Una partita nella quale è successo di tutto, da una parte iniziale controllata agevolmente dalla sudamericana, a una rimonta della fiorentina che pareva aver capito come disinnescare il gioco della rivale. Rimonta che si è concretizzata nel secondo parziale, dal 2-5 al 7-5, ma che nel set decisivo è rimasta appesa a un filo, a un match-point mancato sul 6-5 Italia nel tie-break, prologo alla conclusione di pochi minuti dopo: 6-3 5-7 7-6 (9-7), alla quinta occasione per la Gonzalez. La capitana di Fed Cup Tathiana Garbin, in tribuna a tifare insieme a una folta pattuglia tricolore, ha comunque di che trarre indicazioni positive da una ragazza che ha mostrato coraggio e determinazione, anche nelle situazioni più delicate. Un po’ una metafora di una carriera vissuta con poche certezze ma con molte motivazioni. Un altro rimpianto per il tennis tricolore arriva da Lucrezia Stefanini, la 19enne toscana che domenica scorsa aveva vinto il suo primo titolo da pro. Contro la slovena Polona Hercog, ex numero 35 Wta, l’azzurra è andata sotto per 6-1 e 5-2, prima di avviare una rimonta che però si è fermata al tie-break del secondo parziale, quando l’avversaria ha fatto valere la sua esperienza per chiudere sul 7-2, in un’ora e 28 minuti. Copione identico per la monzese Georgia Brescia, sotto 6-1 e 5-2 e infine battuta per 6-1 7-6 dalla russa Kamenskaya in un’ora e 27 minuti. Più lineare il 6-3 6-3 con cui Camilla Rosatello ha lasciato strada all’israeliana Glushko, così come il 6-3 7-5 della Haas su Deborah Chiesa.
Venendo alle note liete, il successo più bello per le italiane è giunto grazie a Cristiana Ferrando, 21enne nipote di quella Linda che arrivò al numero 36 del ranking Wta nel 1994. Probabilmente Cristiana firmerebbe per ripetere la carriera della zia, ma intanto lotta sui campi dei tornei Itf per cercare di superare il primo step del circuito pro. Di fronte alla bosniaca Simic, che da anni si allena in Italia (a Forte dei Marmi), la ligure ha perso il parziale d’apertura, ma in seguito ha cambiato marcia, dominando i restanti due per 6-2 6-0. Battaglia vincente anche per Martina Caregaro, promossa dalle qualificazioni e capace di far fuori un’altra qualificata, la 19enne australiana Hon, al primo turno del main draw. Mentre ha approfittato di un po’ di buona sorte Stefania Rubini: opposta alla svizzera Jil Teichmann, numero 2 del tabellone, la 24enne emiliana era avanti per 6-1 e 3-1, prima di vedere la sua rivale costretta al ritiro per un malessere che non le ha permesso di esprimersi al meglio. Giovedì gli ottavi di finale, sempre nella sede del Castello, con ingresso gratuito.
RISULTATI
1° turno main draw: Hercog (Slo) b. Stefanini 6-1 7-6, Haas (Aut) b. Chiesa 6-3 7-5, Glusko (Isr) b. Rosatello 6-3 6-3, Poznikhirenko (Ukr) b. Komardina (Rus) 6-2 6-4, Ferrando b. Simic (Bih) 3-6 6-2 6-0, Rubini b. Teichmann (Svi) 6-1 3-1 ritiro, Eikeri (Nor) b. Alves (Bra) 6-2 6-2, Caregaro b. Hon (Aus) 6-7 6-1 7-5, Pella (Arg) b. Shapatava (Geo) 2-6 6-4 3-1 ritiro, Kamenskaya (Rus) b. Brescia 6-1 7-6, Gonzalez (Par) b. Trevisan 6-3 5-7 7-6, Perrin (Svi) b. Maleckova (Cze) 6-4 6-3.
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