ITF Bergamo: chi fermerà l’inarrestabile Swiatek?


Ha perso sette giochi in quattro partite. Tanto basta per accendere l’attenzione su Iga Swiatek, protagonista a sorpresa al Trofeo FAIP-Perrel di Bergamo (15.000$, terra). Al suo primo torneo dopo la trasferta australiana, la giovanissima polacca ha centrato la finale, peraltro dopo essere partita dalle qualificazioni. Ciò che impressiona, di questa ragazzona nata a Varsavia, è l’irrisoria facilità con cui è passata sopra a tutte le avversarie. La sua ultima vittima è stata Tatiana Pieri, 17enne toscana autrice di un ottimo torneo (per intenderci, nel suo percorso aveva battuto la testa di serie numero 1, la georgiana Ekaterine Gorgodze). Contro la Swiatek, tuttavia, non c’è stato nulla da fare. Un 6-0 6-2 piuttosto netto, anche se la Pieri ha detto di essersi sentita piuttosto vicina all’avversaria nel secondo set. Se qualche punto fosse andato diversamente, avrebbe potuto agganciarla e magari portare il match sul piano della lotta. A giudicare da quanto mostrato, la Swiatek parte favorita nella finale contro Martina Di Giuseppe, per quanto la laziale la preceda in classifica di circa 500 posizioni. Nella seconda semifinale, la Di Giuseppe si è imposta 7-5 6-1 sulla rumena Oana Georgeta Simion, e nella finale di sabato (ore 15.30) proverà a centrare il quinto titolo ITF dopo quelli conquistati nel 2009 a Caserta e Maiorca, e quelli del 2016 a Le Havre e Palmanova. Secondo Lucrezia Stefanini, sua avversaria al primo turno, la Di Giuseppe possiede il gioco per mettere in difficoltà il tennis fisico della Swiatek e dunque garantire al pubblico una finale equilibrata. Numero 348 WTA, l’azzurra è comunque certa di migliorare il suo best ranking. Stessa storia per la Swiatek, attualmente numero 835 WTA.

Nel frattempo si è concluso il tabellone di doppio, con la vittoria del duo tutto italiano composto dalle giovanissime Lucrezia Stefanini (classe 1998) e Tatiana Pieri (1999). In un match molto combattuto, davanti a un pubblico decisamente numeroso, che ha occupato tutte le sedie predisposte a bordocampo, hanno superato la coppia italo-svizzera composta da Martina Colmegna e Ylena In-Albon col punteggio di 3-6 6-3 10-6. Pieri-Stefanini sono amiche di vecchia data, ancor prima di iniziare a giocare a tennis, e la loro intesa si è vista sul campo: più tecnica la Pieri, più potente la Stefanini, si sono aggiudicate il loro secondo titolo in carriera (si erano già imposte lo scorso anno a Santa Margherita di Pula), senza dimenticare la semifinale nel doppio junior al Roland Garros. Un po’ di tensione le ha tradite nel primo set, ma nel complesso si sono rivelate più assortite delle avversarie, al primo torneo insieme. “Speriamo che ci possiate vedere tra qualche anno in Fed Cup!” hanno detto, tra le risate, dopo la premiazione in cui Giuseppe Magoni, il signor FAIP, le ha omaggiate con un orologio dopo che il medesimo premio era stato riservato alla finaliste, mentre per le vincitrici c’era il tipico aspiratore industriale griffato FAIP. Un premio gradito alle famiglie, ma per due ragazze così giovani…l’orologio aveva un sapore speciale. Magoni se ne è accorto e ha deciso di omaggiare anche loro con l’orologio.

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