di Salvatore Greco
L’Italia del tennis sta praticando da giorni l’antico rituale dell’analisi della sconfitta, quello che contraddistingue il nostro Paese ogni volta dopo una tornata elettorale o alla fine di un mondiale o di un europeo di calcio, eventi che trasformano un’intera nazione in un team di politologi o di commissari tecnici alla bisogna. Stavolta è toccato al tennis femminile. L’uscita di scena delle ragazze di Barazzutti dalla Fed Cup è stata inaspettata per la tradizione della squadra in questa competizione, per il fatto di averla giocata in casa e certamente anche per il modo in cui è avvenuta con la rimonta francese nel secondo giorno di gare ispirata dalla ingiustamente sottovalutata Kiki Mladenovic.
Qualunque sia il risultato di tutto questo fermento di riflessioni serie e chiacchiere da bar, la competizione non si ferma e c’è ora da conquistarsi un posto nel World Group del prossimo anno ed evitare la retrocessione. Assieme all’Italia dovranno difendere la posizione le altre partecipanti al WG eliminate al primo turno, vale a dire Polonia, Australia e Canada e a insidiarle le vincenti del primo turno del World Group II, ovvero Paesi Bassi, Romania e Svizzera. Come noto, il sorteggio mette di fronte le quattro uscenti e le quattro aspiranti alla promozione, vediamo quali sono stati gli accoppiamenti.
Italia – USA
Se non c’era un vero e proprio sorteggio cuscinetto da aspettarsi, di certo quello che metterà di fronte alle italiane il team a stelle e strisce è stato il meno benevolo possibile.
Gli Stati Uniti hanno liquidato l’Argentina nel primo turno di World Group II con relativa facilità grazie al ritorno in nazionale delle sorelle Williams, come arriva l’Italia a questo play-off lo sappiamo bene. Inoltre aspettarsi un replay di quanto di buono visto l’anno scorso a Cleveland per l’Italia è difficile anche perché le ambizioni olimpiche di Serena e Venus necessitano di altri gettoni in Fed Cup per poter essere realizzate e quindi verosimilmente ci saranno entrambe ad aprile. La sfida si giocherà in Italia e questo potrebbe essere un fattore importante per la riuscita dell’impresa, naturalmente nella speranza che le scelte e la gestione siano più ponderate di quanto è successo a Genova, ma ci sarà tempo per parlarne.
Canada – Romania
Com’era facilmente pronosticabile, anche una Repubblica Ceca di riserve ha fatto un sol boccone del team canadese orfano della Bouchard. Se è vero che decine di nazionali firmerebbero carte false per avere una “riserva” come Karolina Pliskova, lo è altrettanto il fatto che il Canada non è competitivo a livelli di world group senza Eugenie Bouchard e affidando le chiavi del proprio destino alla promettente ma pur sempre giovanissima Françoise Abanda. Le ragazze della foglia d’acero troveranno di fronte la Romania, nazione che esprime la numero 3 al mondo Simona Halep e che ha avuto la meglio –seppure al cardiopalma- contro la Spagna nel suo match di WG 2. Si giocherà in Canada, quasi sicuramente sul veloce, e ancora una volta le sorti del Paese di casa saranno in buona parte figlie della decisione o meno di esserci da parte della ragazza più famosa del Québec.
La sfida probabilmente più equilibrata di tutto il tabellone vedrà di fronte le polacche schiantate davanti a quindicimila connazionali dalla furia di Maria Sharapova e le svizzere, capaci di liquidare senza particolari problemi il team svedese. Si giocherà di nuovo in Polonia e Radwańska e compagne sperano di poter sfruttare meglio il fattore campo rispetto alla sfida con la Russia, anche se l’appeal mediatico sarà senz’altro minore. Difficile dire ora chi possa essere la squadra favorita, moltissimo dipenderà dalla forma delle giocatrici ad aprile, ma la Polonia ha pur sempre una top ten come caposquadra, anche se sembra lei stessa a dimenticarsene il più delle volte.
Paesi Bassi – Australia
La squadra oranje ha conquistato la vittoria sulla Slovacchia dopo un inizio rocambolesco e minaccioso mentre l’Australia arriverà a giocarsi i play-off con qualche rimpianto dopo una sfida, quella contro la Germania, contrassegnata dalla stanchezza delle rispettive portabandiera e persa per sfinimento dalla compagine aussie. Saranno i Paesi Bassi a ospitare l’incontro che potrebbe giocarsi –visto il periodo- su campi in terra battuta, superficie poco affine per tradizione a Stosur e compagne anche se la veterana Sam sul rosso europeo ha qualche bel ricordo all’attivo e comunque sulla carta le australiane vantano un livello tecnico complessivo superiore rispetto alle future avversarie, che però hanno dimostrato di saper soffrire e rilanciarsi. E se Italia-Francia ci ha insegnato qualcosa, è proprio che questa qualità paga ricchi dividendi.
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