Gli Internazionali femminili di Brescia “Carolina Zani Melanoma Foundation” cominciano col piede giusto per le giovani italiane. A brillare, al Tennis Forza e Costanza 1911, nella giornata che ha chiuso il primo turno del main draw, sono in particolare due ragazze di 20 anni. La prima è nata non lontano da dove si gioca il torneo, a Bergamo, e ora fa base a Milano con la famiglia: Lisa Pigato, figlia d’arte (il padre Ugo è stato un professionista negli anni 80 e oggi dirige il Cantera Tennis Team, ex circolo Jolly), è stata campionessa juniores in doppio al Roland Garros, prima di intraprendere il lungo percorso verso il circuito maggiore. Oggi è numero 347 Wta (318 il best ranking), ma vale certamente una classifica migliore, come ha dimostrato nel successo su Yuliana Lizarazo, battuta per 6-4 6-2. La 31enne colombiana, che qui ormai è di casa (il compagno è il tennista bresciano Davide Pontoglio), ha anche dovuto chiedere un intervento del fisioterapista per un problema fisico durante il secondo set, ha continuato l’incontro ma si è dovuta arrendere dopo un’ora e 51 minuti. Per la ventenne bergamasca, reduce da un momento non particolarmente brillante, una bella iniezione di fiducia in vista di un periodo di stagione che potrebbe risollevarne le ambizioni.
Una seconda vittoria tricolore è giunta da un’altra ventenne. Si tratta di Anastasia Abbagnato, fisico siberiano (come mamma Ekaterina, russa di Novosibirsk) e carattere solare (come papà Giovanni, siciliano di Palermo), capace di emergere al terzo set contro Ylena In-Albon, svizzera che è ben conosciuta al Forza e Costanza e in tutta la provincia, giocando il Campionato a squadre di Serie A col team di Lumezzane (capitanato da Alberto Paris). L’azzurra (517 Wta), colpi pesanti e piedi veloci, è riuscita a non subire il contraccolpo di un secondo set perso al fotofinish, riprendendo in mano nel terzo il pallino delle operazioni. Fino alla chiusura in due ore e 20 minuti. Prossima avversaria, la tedesca Ella Seidel, numero 2 del seeding e 158 al mondo. “Il mio obiettivo – dice Anastasia, che si allena alla Galimberti Tennis Academy di Cattolica – è arrivare a giocare i tornei più importanti al mondo. E in questo senso la recente esperienza al Foro Italico mi ha dato una grande motivazione”. A Roma, nel Wta 1000, la siciliana aveva giocato le qualificazioni del singolare, ma soprattutto ha raggiunto il secondo turno in doppio, accanto ad Aurora Zantedeschi, battendo Bronzetti/Noskova e cedendo solamente a Errani e Paolini.
Nulla da fare, invece, per le altre azzurre Federica Di Sarra, Giorgia Pedone, Nicole Fossa Huergo, Aurora Zantedeschi e Jessica Pieri, tutte out all’esordio. In mattinata, aveva destato un’ottima impressione la mancina tedesca Noma Noha Akugue, 20 anni pure lei, reduce dall’eliminazione al secondo turno nelle qualificazioni del Roland Garros. Di origini nigeriane, con Naomi Osaka come modello da seguire, Noma gioca un tennis a tutto campo, supportato da un fisico importante e da un potenziale che non è sfuggito ad addetti ai lavori e appassionati. Contro la russa Pridankina non le è servito spingere troppo sull’acceleratore, ma per il titolo potrebbe esserci anche lei.
RISULTATI
Singolare, primo turno: Salkova (Cze) b. Cakarevic (Fra) 6-3 ritiro, Noha Akugue (Ger) b. Pridankina 6-4 7-5, Rame (Fra) b. Reyngold 6-4 4-6 6-2, Pigato (Ita) b. Lizarazo (Col) 6-4 6-2, Abbagnato (Ita) b. In-Albon (Sui) 6-4 5-7 6-2, Chirico (Usa) b. Ce (Bra) 6-3 6-2, Li (Usa) b. Di Sarra (Ita) 6-4 1-6 6-3, Lepchenko (Usa) b. Pedone (Ita) 6-0 6-3, Oz (Tur) b. Zantedeschi (Ita) 7-6 6-1, Kudermetova b. Fossa Huergo (Ita) 7-5 6-0, Zavatska (Ukr) b. Saito (Jpn) 7-5 5-7 6-2, Fita Boluda (Esp) b. Pieri (Ita) 6-0 6-1.