di Stefano Travaglia (con la collaborazione di Maria Paola Martellini)
Ci siamo, finalmente in campo! Il caldo si fa sentire qui a Roma. Ripartire dalle qualificazioni del challenger al Tennis Garden è sicuramente un inizio, ma son ben consapevole di dover affrontare molte partite per ritrovare il ritmo che è stato interrotto per tre mesi.
Non posso essere troppo severo con me stesso, ma allo stesso tempo ho voglia di stare bene in campo e non sarà facile aver pazienza. Il mio primo avversario è Giulio Torroni (classe ’83 e numero 829 atp), il suo è un gioco sostanzialmente da fondo campo ma dopo un tie break sofferto il match si è concluso a mio favore 4-6 7-6 3-1 per ritiro per problemi fisici. La seconda partita non è stata una delle mie migliori! Il periodo di stop si è fatto sentire e non mi ha permesso di dominare la partita né di avere ordine nel gioco. Ho perso 7-5 6-1 con Flavio Cipolla, ex top 100, che con il suo gioco regolare è riuscito ad essere più incisivo nei momenti importanti del finale del primo set.
Dire di essere soddisfatto delle mie prestazioni non sarebbe assolutamente vero, rendersi realmente conto di quanto ancora bisogna lavorare e non sentirsi in forma è davvero frustrante. Si è presentata però una nuova occasione, perche per l’assenza di De Greef sono stato ripescato come lucky loser. Una chance che forse avrei potuto sfruttare in modo migliore ma non in questo momento, né tanto meno in queste condizioni. L’incontro si è concluso 6-4 7-5 per Adam Pavlasek, che a quanto pare era parecchio in fiducia dati i risultati precedenti, una finale challenger a Ostrava, e che arriverà in finale perdendo con Bedene, ma portando a casa vittorie con giocatori quali Ymer, Brown, Cecchinato. In cerca di una ripresa decido di iscrivermi al future 10 mila di Santa Margherita di Pula ma qui sarà breve la mia permanenza perché avrà la meglio il mio avversario Samuel Bensoussan, che tre settimane prima aveva vinto sempre in Sardegna un 10 mila.
Sicuramente ciò che è stato maggiormente compromesso dal mio infortunio è stata l’esecuzione del rovescio per via del gesso e anche ovviamente la condizione atletica. Ogni partita in più ha contribuito a migliorare il mio gioco, infatti nel future di Bergamo sono riuscito a riprendermi almeno per il 50%. La prima è stata sicuramente una partita dominata contro Andrea Grazioso. Contro Matteo Berrettini, giocatore senza dubbio in crescita che è riuscito a superare le qualificazioni nel challenger al Garden e a passare il primo turno del tabellone principale, ho espresso un buon tennis ribaltando la partita nel terzo set (4-6 7-5 6-4). Mi è mancata però quella continuità che solo il duro lavoro e il tempo mi restituiranno, nel terzo match con Jose Peirera sono uscito sconfitto 6-3 7-6. DETERMINAZIONE, FIDUCIA e tanto tanto LAVORO saranno ancora una volta le mie parole d’ordine.
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