(Simone Vagnozzi – Foto Nizegorodcew)
da Palermo, Mario Zanetti
Veni, Vidi… Vagno!
Palermo, orfana dal prossimo anno del torneo Wta e del challenger già perduto, offriva a noi malati, appassionati e pazzi lo “spettacolo” di un Itf 10.000$ ed io in particolare non ho perso l’occasione, facendo salti mortali fra pazienti ed esigenze familiari. Inforcando il mio storico Malaguti Ciak 150 mi sono recato presso il bellissimo Sporting Club a vedere più incontri che potevo. Devo dire che gli organizzatori sono stati veramente sfigati: è stata la settimana più piovosa degli ultimi anni e fra incontri rimandati, campi impraticabili e doppi turni, si è riusciti a finire un torneo che in molti pensavano fosse impossibile terminare.
I campi diventavano acquitrini e i giocatori in attesa di un ipotetico raggio di sole sostavano a lungo nella club house del circolo fra sky sport, candy crush e whatsapp. A fare le spese dei campi al limite dell’impraticabilità il palermitano Antonio Campo, che si è procurato uno strappo che gli ha reso impossibile disputare la sua partita contro Vagnozzi. Fra quali e main draw ho visto tanti giocatori, qualche pseudo, qualche turista tennista e qualcuno che si farà. Ho incontrato Nino, Treccani vivente del tennis mondiale: sa tutto di tutti, giocatori, incontri, risultati di tutti ma dico di tutti, si mette a tu per tu con tutti i giocatori presenti, con grande familiarità, loro lo guardano straniti, ma appena gli incomincia a snocciolare il loro curriculum vitae tennistico, i punti acquisiti e le loro partecipazioni nei vari tornei di tutto il mondo, vengono conquistati dalla sua conoscenza.
Il seeding era abbastanza scarsuccio, ma si poteva contare sulla testa di serie n°1 il croato Mesaros 194 del mondo e la testa di serie n°2 il siracusano Di Mauro vincitore degli ultimi due itf palermitani: il primo ha perso inopinatamente e prematuramente dal pur bravo palermitano Omar Giacalone, allenato dal duo Aldi-Palpacelli, bravo a sfruttare l’occasione, e il secondo dal giovane slovacco ’93 Horansky. Il cammino di Vagnozzi a parte un primo turno complicato e vinto al terzo contro il tedesco Heller, è stato agevolato dal già commentato ritiro di Campo e dai successivi incontri vinti agevolmente in due set che in termini di energia lo ha fatto arrivare più fresco alla finale. Non vedevo giocare Vagnozzi da un po’, ma devo dire che è sempre uno spettacolo ammirarlo: bella mano, rapido e con una palla corta ben nascosta fino all’ultimo che ha terrorizzato i suoi avversari. Peccato non averlo visto più in alto nelle classifiche, probabilmente ha pagato dazio nel corso della sua lunghissima carriera per un fisico non esattamente aitante, se non sbaglio ha preso il suo primo punto Atp nel 2001 ed è stato n° 161. E in finale è arrivato con sorpresa il giovane transalpino Chazal anno ’93, che ha mostrato un caratterino mica male, vincendo tre dei suoi quattro incontri al terzo e gli ultimi due contro il più quotato compaesano Eysseric e contro il palermitano Giacalone, in rimonta dopo aver perso il primo. Da segnalare il cammino dell’altro palermitano Bonuccelli anche lui allenato dal duo Aldi-Palpacelli, che partito dalle qualificazioni è arrivato ai quarti e la prova incolore del trapanese Naso sconfitto dal qualificato Melchiorre
Promossi: Vagnozzi ,Chazal, Giacalone, Marrai, Bonuccelli
Bocciati: Naso, Di Mauro, Mesaros
Rimandati: Campo, Caruso
Nelle quali era entrato il giovane Edy Zanetti, ma causa incidente in motorino ha preso si dei punti ma non Atp… ma di sutura alla gamba destra!!!! Per fortuna tanta paura ma niente di grave.
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