Diario di bordo da Santa Margherita di Pula (3)

Daniele Sforza Pula
di Daniele Sforza

Un 25 aprile diverso dal solito è quello che aspetta quattro persone, malati di tennis se preferite. Alla compagnia di Alessandro, di cui vi avevo parlato nel mio primo diario, si sono aggiunti un ragazzo conosciuto anni fa, Piercarlo, e una collega del citato Alessandro, appassionata di tennis che sarà fotografa per questa giornata e quella di domani. Così si parte da Cagliari al solito orario in modo da arrivare ai campi da tennis nella struttura del Forte Village alle ore 10 in tempo per i match di semifinale (al femminile) e finale (maschile) tutti programmati a quell’ora. Mi porto subito sugli ultimi due campi, uno di fronte all’altro per assistere alle semifinali femminili (nonostante Durasovic-Galovic sia forse una partita di ben altro livello). Sulle panchine c’è Nastja Kolar quindi non posso fare a meno di fermarmi per salutarla e fare due chiacchiere, cogliendo l’occasione per darle qualcosa che le avevo portato. Da li mi sposto quindi a vedere il match a cui darò più importanza, Lim – Ferro. Alizé, così come nelle scorse giornate, parte forte portandosi sul 3-0 con doppio break, dopo due game infiniti in cui la Ferro prova a spingere senza successo. La Ferro è la classica giocatrice che tira forte con i fondamentali costruendosi bene il punto ma magari sbagliando al momento della chiusura, anche per merito dell’avversaria. La Lim perde uno dei due servizi, torna avanti di un break sul 4-2 per poi sprecare alcune palle del doppio break, con merito alla giovane Fiona, e poi si ritrova 4-4. Vicino a me trovo Mathilde Johansson e provo a rubarle un’intervista che però con il sorriso mi viene rifiutata. Mi sposto quindi sull’altro campo dove c’è Giorgio Portaluri, che giocherà le qualificazioni domani. Breve chiacchierata e poi occhio alla Schaefer che dal 5-0, come segnalato dal mio fido compare Piercarlo, ha cambiato completamente il modo di giocare e la partita facendo un inesorabile rimonta, arrivando sul 7-5e chiudendo il set. Intanto la Lim ha chiuso il set ed è 1-0 e sta letteralmente facendo impazzire e andare fuori giri l’italo-francese che comincia a non capire più nulla a causa delle tantissime variazioni e soprattutto palle corte, della parigina. Siamo 3-0 e mi accorgo che Durasovic ha appena terminato la sua finale, vincendo come da mio pronostico in due set per cui decido di correre sui campi per intervistarlo. “Mi sento veramente molto bene, ho giocato un bel torneo e tutto è andato bene” ci dice.

ITF Santa Margherita di Pula (foto Giorgia Garzia)Intervistato il simpatico e gentile norvegese non posso che tornare sui campi della francese per assistere al secondo set. La Lim si porta 5-1 e arriva 0-30 sul servizio della Ferro che quasi disperata riesce in qualche modo a, tirando quasi a casaccio, tenere il servizio e strappare il break all’avversaria. Andiamo 5-3 e la Lim chiude il match al sesto match point, grazie ad un doppio fallo della Ferro che probabilmente, come detto nell’intervista poi rilasciata da Alizé, era così tesa perché le erano state giocate due palle corte in risposta e non sapeva come la Lim avrebbe risposto a quella seconda sull’ennesimo match point, portandola quindi a rischiare. Alizé si concede quindi per la seconda (speriamo domani arrivi la terza) ai nostri microfoni raccontando un po’ del match e felice anche per il fatto che le manderemo alcune foto. “Sono felicissima, lei non aveva niente da perdere e quindi lottava su ogni punto con tranquillità. Ho giocato un sacco di smorzate, è stato quasi fondamentale perché poi così l’ho portata a commettere il doppio fallo fatale”.

Dall’altra parte la Buzarnescu ha chiesto un medical time out e la Schaefer è avanti 5-3 per arrivare a chiudere l’incontro al primo match point utile con il punteggio di 6-4. Non possiamo esimerci dal complimentarci con la italo tedesca, sempre felice e disponibile. Con lei termina il nostro giro di interviste e ultimiamo la giornata distribuendo taralli ai giocatori conosciuti e raccogliendo autografi qua e là. Ora ci sono le qualificazioni maschili che si disputano senza un vero e proprio arbitro. Diamo un occhio in giro e vediamo la Rus che segue il match del suo ragazzo, l’olandese Kevin Griekspoor, e dopo aver visto qualche gioco di Mazzella decidiamo che è inutile rimanere per cui e ci dirigiamo verso la macchina per il ritorno a casa. Domani sarà l’ultimo giorno di tennis, poiché lunedì toccherà al ritorno, un po’ amaro, a casa.

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