da Santa Margherita di Pula, Daniele Sforza
Spostarsi al mondo di oggi è abbastanza semplice, con spostamenti di ogni tipo che ti posso portare in un tempo, più o meno lungo, alla tua destinazione. Così, uscito il calendario ITF di aprile, a suo tempo decisi di organizzare una tre giorni per i tornei che si svolgono al Forte Village, luogo da sogno per ogni persona, nella località di Santa Margherita di Pula. Una dozzina di campi da tennis nel mezzo del verde, una location da favola da vivere per il più classico relax estivo e non. E così arriviamo a questa mattina quando un volo Ryanair mi porta a Cagliari (stranamente con mezz’ora di ritardo) per mezzogiorno e mezzo. Pausa pranzo con mio zio (che da sangue pugliese non può che farmi mangiare di tutto, comprese le mille cose portate da me nella valigia che conteneva più cibo che altro). E così il mio compagno per questa tre giorni (di nome Alessandro) arriva a prendermi per partire verso la tanto agognata meta. Un viaggio rilassante con i vari controlli ai risultati tennistici di giornata (con qualche parola di troppo per la sconfitta di Nastja Kolar) e in men che non si dica (si fa per dire) siamo li per assistere al finale del match Rus-Caregaro, seguito dal live score. La Rus serve due volte per il match (5-4 6-5) e poi nel tie break succede di tutto.
Arantxa va 4-3 ma è Martina ad avere il primo match point sul 6*5. Si va 7*6 Rus, 8*7 Caregaro, 9*8 Rus,10-9 Caregaro, 11*10 Rus che sbaglia un dritto in cross (io arrivo in quel momento sui campi). Segue 12*-11 con Martina che spreca con un doppio fallo il match point, 13-12 Rus con un paio di errori di Martina e poi, grazie ad un dritto vincente si va al 14*13 e alla conseguente vittoria grazie a un nastro clamoroso che porta Martina ai quarti di finale, confermando le buone prestazioni di questa stagione. Esce la Rus, visibilmente arrabbiata (provo a fermarla almeno per un autografo ma non mi degna di uno sguardo) e così arriva Martina, che, nonostante la stanchezza, si concede brevemente ai miei microfoni e mi racconta di come avesse preparato con molta attenzione il match avendo ben presente il precedente sulla terra verde di Osprey di qualche mese prima, vinto dalla Rus in due set netti.
A quel punto, dopo aver fatto un giro per la struttura raggiungo la ragazza con cui avevo parlato nei giorni scorsi per l’accredito, mi presento e ne approfitto anche per esplorare ancora meglio i meandri favolosi del forte Village. Nel frattempo si sta svolgendo il finale del set della semifinale di doppio maschile che vede opposti Inzerillo/Milivojevic a Galovic/Massara con questi ultimi che sono avanti 6-3 5-5. Assisto agli ultimi due game e al conseguente tie break che vede la coppia italo-croata trionfare per 7-4, con uno smash risolutore di tutta rabbia del ragazzo siciliano Massara. Sono loro allora i prossimi ad esser intervistati (con Galovic che, scherzosamente, mi concede l’intervista solo per essermi fatto questo pazzo viaggio).
L’intervista si conclude ma non ci sono match ancora poiché il doppio (Lim/Thorpe contro Buzarnescu/Bara) è stato posticipato a causa degli impegni di singolare di Lim e Buzarnescu, entrambe vittoriose quest’oggi. Decidiamo così di gustarci lo stretching di Laura Thorpe che mostra anche le sue doti calcistiche. Il tempo passa velocemente e ci passa davanti Anne Schaefer da cui non possiamo non provare a raccogliere un’intervista che però gusterete (con piacere, spero) nei prossimi giorni.
Finalmente comincia il match più atteso di giornata, con le francesi opposte alle rumene. Si inizia con break e contro break per quattro giochi, con da una parte la netta superiorità della Buzarnescu unita alla buona tenuta nei colpi della Bara, ottimo prospetto, che mostra tutto il suo potenziale, e dall altra Lim e la Thorpe faticano al servizio ma hanno una buona intesa e la Thorpe, da doppista (visto che ormai gioca prevalentemente a quei livelli) dimostra di avere un gioco di volo che in poche nel circuito hanno.
Le rumene ottengono il break e il set per 6-4, grazie a diversi errori, anche banali, di Lim e Thorpe che nonostante tutto dopo un primo game di secondo set quasi buttato via (da 40-0 vinto ai vantaggi grazie anche a un doppio fallo), Lim e Thorpe continuano a subire e si ritrovano sotto 3-1. Arriva la reazione con il più bel punto del match, lob, contro lob, s morzata e chiusura con un passante lungolinea per portare le francesi al controbreak. le rumene si riprendono e chiudono la contesa con un altro 6-4. Impossibile non attendere francesi fuori dal campo che mi concedono autografi e foto mentre Irina Bara fa da sparring a un ragazzo italiano accompagnato da un allenatore. Esce la Buzarnescu e fermiamo anche lei, ma ne parleremo meglio nei prossimi giorni… o domani. Saluto Marco Bortolotti, finalista in doppio e semifinalista in singolo, e poi arriva l’ora di tornare a casa. Cena e a letto anche perché domani dalle 7:30 si è in piedi per raccontarvi un’altra giornata fantastica.
Ascolta l’intervista a Martina Caregaro
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