da Santa Margherita di Pula, Daniele Sforza
E così siamo giunti all’ultima puntata di questo diario di viaggio (sperando vi sia piaciuto) verso alcuni dei più bei luoghi sardi nei dintorni del capoluogo Cagliari. La stanchezza è così tanta che dormo poco (quasi paradossalmente) e così sono sveglio fin dalle prima ore dell’alba. Alessandro, insieme alla nostra fantastica fotografa, è sempre puntuale e così, dopo una bella colazione, ci spostiamo per raggiungere i campi, pronti ad assistere prima di tutto alla finale femminile del torneo da 25.000 $ e poi al resto dei match, con in programma qualificazioni maschili e femminili per i tornei della settimana entrante. La finale femminile è quella tra Alize Lim e Anne Schaefer (di cui avete sentito le parole nei giorni scorsi) e, come ogni match che si propone a noi, suggerisco un pronostico, dando la vittoria in tre set alla Lim ma, come vedremo, il match non andrà così… Pronti e via e la Lim parte con il freno a mano tirato rispetto ai giorni scorsi, partendo con un handicap di 3-0 e non riuscendo quasi mai a sfondare la tedesca che varia ogni tipo di palla. Sembra che il primo set fili liscio ma Anne si addormenta e regala quattro giochi di fila alla francese, lamentatasi più volte (a ragione) verso l’arbitro che all’inizio non sembrava in giornata di grazia. Con un pubblico che vede più giocatori che altri spettatori, la Lim si ritrova 4-4 15-15 e sembra aver ripreso la bussola del match. Tutto sbagliato perché la Schaefer si inventa un passante incrociato che pizzica l’incrocio delle linee con la Lim incredula. Penso sia questo il momento in cui il match è cambiato: Anne torna quella dei primi giochi e vince i punti più importanti salvandosi anche da un 15-30 nel game finale grazie al servizio. Break in apertura, con la Lim che non sa più che fare e continua ad urlare ad ogni suo errore (complice una giornata molto negativa) e sembra che la fine del match si avvicini. Invece arriva il contro break della parigina che prova a rientrare nel match grazie ad un paio di errori di troppo da fondo campo della sua avversaria. È solo un segnale però, Schaefer ottiene di nuovo il break e si porta 2-1. Da li poi è una passeggiata o quasi, visto che qualsiasi colpo tirato dalla Schaefer entra quasi miracolosamente e la Lim continua a fare errori, si va quindi 5*-2 30-15. Sembra finita ma quasi con le forze della disperazione e grazie a due rovesci in rete della tedesca, la Lim ottiene il contro break andando sul 5-3. Sono però tre errori , di cui uno smash e una volée comoda a regalare i primi match point ad Anne che al secondo, quasi incredula, chiude il match complice un rovescio out della francese. Un sussulto, un sì gridato quasi sottovoce (con Portaluri, sempre vicino a me che dice: ” sembra quasi abbia vinto il primo turno di qualificazioni”) e poi via alla stretta di mano con la Lim, nervosissima per la consapevolezza di aver giocato una brutta partita (segnaliamo le zero palle corte della francese, mentre ieri erano almeno venti) e che davvero non è riuscita a trovare un modo per mettere in difficoltà la sua avversaria.
Via a fare le foto di rito e poi intervista con la campionessa di questo primo torneo da 25.000 $ qui a Santa Margherita di Pula. Ci spostiamo quindi in giro per i vari incontri di qualificazione dove raccolgo gli autografi (metti foto) e torno poi sugli spalti per salutare e fare due chiacchiere con Nastja Kolar. Giro per i campi osservando prima la sconfitta della giovane polacca Szymczuch che raccoglie un solo gioco con la Remondina, dimostrando di non esser ancora pronta per questi livelli. Poi osservo la buona prestazione della Pieri contro una delle due sorelle Klasen (avanti 4-1 la Pieri subisce il ritorno della tedesca che si dimostra una giovane in ascesa a questi livelli con alcune buone accelerazioni). Arriva il momento di fare avanti e indietro per i campi vicini per supportare Portaluri, impegnato nel suo match di qualificazioni contro Stefanini, e per Alice Balducci che dopo un inizio difficile si sbarazza della giovane inglese di colore Njoze, classe ’97, accompagnata dalla madre per disputare questi tornei. L’ultimo match, forse anche il più atteso, è quello tra la giovane Jill Teichmann e Beatrice Lombardo, con quest’ultima che mi sorprende andando avanti 5-2. Poi però è la svizzera, sicuramente più talentuosa, ad uscire alla lunga e a conquistare il set. Decidiamo di terminare qui la nostra avventura in Sardegna e quindi ci avviamo verso casa, non dopo aver distribuito i restanti taralli, tutti finiti, ai vari giocatori.
Sono le 2 circa e ci prodighiamo per tornare a Cagliari dove ci aspettano le vivande per il pranzo.
Da Santa Margherita è tutto, un saluto a tutti i lettori che hanno apprezzato il lavoro di questi giorni.
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