di Alessandro Mastroluca
Otto playoff, otto protagonisti. Abbiamo provato a scegliere il personaggio di ciascuno degli otto spareggi per rivivere le sfide che completeranno il lotto delle partecipanti al World Group 2015.
Devvarman, miracolo a Bangalore
Nemmeno in un film di Bollywood sarebbe possibile trovare colpi di scena così. Dopo la prima giornata l’India era sotto 2-0 contro la Serbia. Sabato Bopanna e Paes si sono trovati sotto di due set e di un break contro Ilija Bozoljac e Nenad Zimonjic. Eppure, la rimonta riesce, l’errore di dritto di Zimonjic certifica il successo per 16 67(4) 63 63 86 e tiene in partita l’India di Amritraji. E l’ex campione NCAA Somdev Devvarman vince il match più importante della sua carriera: si prende un fondamentale toilet break all’inizio del quinto set e completa la rimonta, 16 64 46 63 62, su Dusan Lajovic, che ha esordito in finale l’anno scorso. Poi arriva la pioggia a fermare il ballo dei debuttanti, il decisivo singolare che oppone Bhambri a Krajinovic, al debutto in un singolare non a risultato acquisito, sul 63 44.
Il weekend di Bellucci
Al Ginásio Estadual Geraldo José de Almeida, Bellucci ha riportato indietro il tempo alle sue stagioni migliori. Ha rimontato due set a Pablo Andujar nella prima giornata e si è trovato a giocare il quarto singolare contro Bautista Agut con i verdeoro avanti 2-1. Lo spagnolo lo precede di 68 posizioni e ha vinto l’unico precedente, agli Us Open l’anno scorso, in tre set. Ma Bellucci ha perso solo due volte in Davis sulla terra e in quattro set ha celebrato la più importante delle sue 14 vittorie. Ha chiuso 64 36 63 62, portato in trionfo da tutta la squadra tra fiumi di champagne che celebrano un giorno comunque storico: la Spagna non retrocedeva dal World Group dal 1996 e non perdeva un tie sulla terra rossa da 15 anni.
Il codice di Leonardo
Esordire contro il numero 776 del mondo, che gioca in casa ed è alla prima esperienza assoluta in Coppa Davis, può riservare qualche insidia. Lo sa bene Leonardo Mayer, che ha ceduto un set a Bar Botzer, chiamato a sostituire l’infortunato Amir Weintraub a Sunrise, campo neutro scelto per ragioni di sicurezza alla luce dell’operazione Margine Protettivo e delle conseguenze che sta avendo e avrà sulla politica di Israele e sulla striscia di Gaza. Ha comunque chiuso 64 36 62 61 e nel quarto singolare ha portato l’Argentina sul 2-2 prendendo a pallate Dudi Sela. Il punto del 3-2 è arrivato poi da Berlocq, sempre su Botzer. L’Argentina, che aveva vinto l’unico confronto diretto nel 1990 senza perdere nemmeno un match, resta nel World Group: il sole della Florida scalda solo l’albiceleste, che non giocava un playoff dal 2002.
Goffin rock ‘n’ roll, Goffin superstar
L’Ucraina dovrà aspettare ancora per debuttare nel World Group. Merito di David Goffin che ha portato al Belgio due punti su tre nella sfida spostata a Tallin, in campo neutro, per la guerra che sta devastando il Donbass e spaccando l’Ucraina. Dopo la vittoria in tre set su Marchenko nel primo singolare, ha trovato uno Stakhovsky provato dai nove set disputati in due giorni e costretto a chiedere un MTO per problemi muscolari alla coscia destra nel terzo parziale. Il belga domina il primo confronto diretto 63 61 62 e tiene il Belgio nel World Group. E’ la terza vittoria in altrettante sfide contro l’Ucraina in Coppa Davis per le Furie Rosse.
Garanzia Hewitt
Hewitt e Guccione chiudono già sabato lo spareggio. In doppio, sono quasi imbattibili in Davis: contro Istomin e Ustov, al 15mo doppio nella manifestazione, hanno infilato la sesta vittoria in sette partite. Il 63 76(5) 62 in poco più di un’ora e mezza consente a Sam Groth di debuttare nel dead rubber contro l’altro esordiente Temur Ismailov e diventare il 105mo Aussie nella storia della Coppa Davis. Con l’ulteriore bonus delle prime vittorie nella manifestazione di Kyrgios, difficile pensare che l’Australia, per la prima volta nel World Group per due stagioni di fila dal 2007, possa di nuovo perdere al primo turno come l’anno scorso contro la Francia.
Non paga la sorpresa Gombos
Miroslav Mecir ha tentato la mossa a sorpresa, ha schierato Norbert Gombos, numero 126 del mondo e decisivo ad aprile nel successo contro la Russia, come secondo singolarista. Una mossa talmente a sorpresa che l’arbitro Andrew Jarrett ha pensato a un errore quando è stato indicato com avversario di John Isner. Gombos si è trovato anche a sfidare in extremis i gemelli Bryan, reduci dal trionfo agli Us Open, il 100mo in carriera, per l’infortunio di Michal Mertinak. I Bryan hanno chiuso 61 62 61 e firmato così il 22mo successo in 26 doppi di Davis, il sesto su otto nelle occasioni in cui la vittoria vale il terzo punto per gli Usa, che rimangono l’unica nazione sempre presente nel World Group dal 1989.
Believe in the sleeve
Infallibile in singolare, il Canada porta a casa i tre punti che servono a restare nel World Group per il quarto anno di fila senza perdere un set. Due li porta Raonic, che piega Giraldo 61 76(2) 75 nel match che vale il 3-1. Sul 5-4 nel terzo Raonic manca due match point, il secondo salvato da un rovescio strepitoso all’incrocio delle righe, e il servizio. Ma due game più in là il pubblico del Metro Centre di Halifax può esultare. Alla Colombia restano i due punti del doppio e del dead rubber tra Dancevic e Gonzalez.
Cilic, la magia continua
Robin Haase le ha provate tutte per tenere in corsa gli Orange. Ha sfoderato una prestazione deluxe contro Coric venerdì e domenica ha rimontato due set di svantaggio contro Delic. Ma non è bastato. Thiemo De Bakker sognava un’altra vittoria in Davis come quella, memorabile, su Monfils nel 2009, e nel primo set squaderna un tennis all’altezza dei desideri. Serve per il set sul 5-4, si fa breakare ma completa il 7-4 al tiebreak. Nel secondo e terzo, però, Cilic limita gli errori e disegna le righe. Rischia solo nel quarto, quando l’olandese ha tre palle break di fila ma non riesce a sfruttarle. “Il suo livello di gioco mi ha sorpreso” ha ammesso il capitano Jan Siemerink. La Croazia torna nel World Group dopo un anno e promette di restarci a lungo.
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