Un 2019 partito con il piede giusto, con tanta continuità e voglia di migliorarsi. Pietro Rondoni (attualmente numero 17 dell’Itf World Tennis Ranking ed ex 354 ATP) ha cominciato bene questa prima parte di stagione, raggiungendo tre semifinali ed una finale nei nuovi $15.000 targati World Tennis Tour. Lo abbiamo raggiunto in occasione dell’ultimo torneo disputato in Turchia, sulla terra rossa di Antalya, dove il tennista piemontese si è dovuto arrendere solo all’ultimo atto, sconfitto in tre set dal kazako Dmitry Popko (5-7 6-4 6-1).
“Sono contento della continuità dei miei risultati” – ci racconta Pietro. “Nelle passate stagioni alternavo buone prestazioni ad improvvise battute d’arresto. Gli ultimi tre mesi del 2018 la pubalgia mi ha dato diversi problemi, impedendomi di giocare. Ho provato con degli antidolorifici ma non c’è stato nulla da fare. Stare fermo ha fatto si che perdessi ritmo e punti, passando dalla posizione numero 20 alla posizione numero 40 del ranking Itf. Devo cominciare a rincorrere e a crearmi una classifica che mi consenta di giocare tornei Challenger, l’obiettivo principale del mio 2019. Le nuove regole mi impongono di fare diversi calcoli, ma la strada è quella giusta”.
Infine alcune considerazioni sulla programmazione. “Ho giocato ad Antalya con un piccolo problema al piede sinistro e questa settimana starò fermo per effettuare degli accertamenti, prima di scendere in campo ad aprile nel challenger di Sophia Antipolis (Francia) e probabilmente sulla terra verde della Florida. Mi alleno a Sanremo con Gianluca Naso e Diego Silva, il preparatore atletico. La mia attitudine ai match sta migliorando”.
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