(Nicola Corrente e Vale Confalonieri – Foto Nizegorodcew)
di Remo Borgatti
Il 100 mila dollari +H di Torhout, in Belgio, costituiva la vetta della settimana relativa ai futures. Vittoria come da pronostico (e da classifica) per Yanina Wickmayer, che ha ceduto un solo set (in semifinale, alla ceca Hlavackova) nel torneo ma si è trovata a fronteggiare ben quattro tie-break (uno con Urszula Radwanska, due con la Parmentier e uno con la tedesca Barthel). Così, è stata proprio la finale contro la rumena Halep il match più facile per Yanina, vittoriosa 6-3/6-2. L’Italia era rappresentata da quattro giocatrici, che però hanno trovato subito semaforo rosso; la Garbin ha perso 6-3/6-2 con l’olandese Rus, Romina Oprandi ha subito un doppio 6-1 dalla russa Pervak, Maria Elena Camerin si è fatta rimontare dalla spagnola Dominguez Lino (0-6/6-3/7-5) ed infine Gioia Barbieri ha perso 6-2/6-2 con la diciannovenne russa Ryzhonkova. La Garbin si è potuta consolare aggiudicandosi il doppio insieme alla Bacsinszky.
Due i 50 mila dollari in tabellone. A Troy, in Alabama, la canadese Rebecca Marino ha aggiornato il suo pallottoliere che, dagli Us Open in poi, segna 17 vittorie e una sola sconfitta. La 19enne di Toronto ha così infilato il terzo torneo consecutivo, dopo Saguenay e Kansas City, battendo in finale la statunitense Weinhold per 6-1/6-2. Della marcia vittoriosa della canadese ha fatto le spese anche la nostra Camila Giorgi, sconfitta al secondo turno 6-2/6-1; stessa sorte è toccata alle due semifinaliste di Wimbledon 1999, Mirjana Lucic e Alexandra Stevenson, eliminare rispettivamente da Alexis King e dalla stessa Weinhold.
(Rebecca Marino)
L’altro 50 mila si disputava in Francia, a Joue-les-Tours, ma ad alzare il trofeo è stata una statunitense. Si tratta di Alison Riske, un’altra da tenere d’occhio per il futuro. Reduce dalla vittoria di Barnstaple, la Riske ha trovato una certa resistenza solo in finale, dove la russa Vera Manasieva le ha strappato il primo set: 5-7/6-4/6-1 lo score e 14 successi nelle ultime 15 partite per Alison. Jelena Dokic, prima testa di serie, ha perso in semifinale. Erano quattro le azzurre in gara: Gatto-Monticone e Floris hanno perso subito, Remondina (che ha battuto la seconda favorita, Olivia Sanchez) e Julia Mayr al secondo turno.
Scendendo nei 25 mila dollari, a Mount Gambier (Australia) ha prevalso la giapponese Erika Sema, vittoriosa in finale sulla brasiliana Duarte con il punteggio di 6-2/6-3. Anche per la nipponica vale lo stesso discorso fatto per la Riske: terza finale consecutiva e seconda vittoria, con un record parziale di 14-1.
A Kharkiv, in Ucraina, la georgiana Oksana Kalashnikova ha fatto il vuoto in un draw composto per lo più di ex-sovietiche. C’era però anche un’italiana, la giramondo Annalisa Bona che è riuscita a superare un turno battendo la testa di serie numero 6 Arefyeva per poi perdere in due tie-break con la bielorussa Pekhova. In finale la Kalashnikova ha sconfitto la russa Kuchmina 7-5/4-6/6-4.
La rassegna dei 10.000 $ inizia con la tappa italiana di Settimo San Pietro. Vittoria di Anastasia Grymalska nel derby di finale con la ritrovata Karin Knapp: 4-6/6-2/7-5 lo score e la speranza che Karin ritrovi presto il suo miglior tennis. Naturalmente c’erano molte azzurre in tabellone e la migliore, oltre alle finaliste, è stata Erika Zanchetta, che ha conquistato le semifinali.
Brevemente gli altri tornei. Titolo di San Paolo alla brasiliana Roxane Vaisemberg, con vittoria in finale sull’argentina Pella in tre set (7-6/4-6/6-4). A Pattaya, titolo alla thailandese Luksika Kumkhum (6-4/6-3 alla norvegese Flood). A Lima risultato inverso rispetto a San Paolo: vince l’argentina Lucia Jara-Lozano sulla brasiliana Alves con il punteggio di 6-7/6-3/6-3.
C’erano tre italiane a Bol (Croazia) e la migliore è stata Vivienne Vierin, battuta in semifinale dalla croata Dijana Banovec (classe 1992) che poi ha vinto il torneo (doppio 6-0 alla Gledacheva in finale). Le altre due erano la sedicenne Martina Biollo (che ha subito un cappotto al primo turno con la polacca Kolat) e Paola Cigui, sconfitta nei quarti.
Anche ad Antalya (Turchia) c’era una buona rappresentanza italiana ma l’unica vittoria è venuta dalla Verardi, che ha battuto la Gasparri nel derby per poi cedere alla slovacca Morgosova. Eliminazione al debutto invece per la giovane Rosatello (che ha perso in tre set con l’ucraina Kovalets) ed Evelyn Mayr (testa di serie n°1), battuta dalla ceca Kolarova. Vittoria per la rumena Cristina Dinu (6-3/6-3 alla polacca Sobaszkiewicz).
Infine, gioia italiana in Egitto grazie a Valentina Confalonieri che ha vinto il torneo di Ain Elsokhna. In finale, l’italiana ha beneficiato del ritiro della ceca Iveta Gerlova che stava perdendo 5-0 il primo set. Valentina non giocava una finale da dicembre dello scorso anno, quando la raggiunse a L’Avana e fu sconfitta dalla britannica Broady.
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