(Petra Cetkovska)
di Remo Borgatti
Libano e Giappone sugli scudi per i due concomitanti super 100 mila dollari della scorsa settimana. Sulla terra rossa di Jounieh, la venticinquenne ceca di Prostejov, Petra Cetkovska, ha incamerato la terza vittoria stagionale dopo quelle di giugno a Periguex e Mont-de-Marsan. Già numero 49 del mondo (giugno 2008) e attualmente scesa fino alla 176esima posizione, la Cetkovska ha dato una chiara impronta al suo torneo già al secondo turno, quando ha battuto la connazionale Renata Voracova (testa di serie numero uno) per 7-6/2-6/7-5. Molto più agevole il compito in finale, con la francese Mathilde Johansson che le ha strappato appena quattro giochi: 6-1/6-3 lo score. Non c’erano azzurre nel tabellone principale.
C’era invece Alberta Brianti a Tokyo, nell’altro super, ma si è dovuta accontentare dei quarti di finale, probabilmente stanca dopo aver vinto la settimana precedente a Ningbo. Eliminate Nakamura e Yonemura, all’assalto della terza giapponese consecutiva la Brianti si è dovuta arrendere e Ayumi Morita l’ha battuta 6-0/6-1. Poi la Morita ha finito per vincere il torneo (6-3/7-5 alla Craybas in finale) ma l’italiana si è presa la rivincita battendola al primo turno del WTA di Osaka.
Ma restiamo in tema di Itf e passiamo al 75.000$ di Barnstaple (Gran Bretagna), che ha visto il successo della ventenne statunitense Alison Riske. La prima vittima della Riske è stata Romina Oprandi, numero uno del seeding e sconfitta 6-0/7-5. Stessa sorte è toccata all’altra italiana in tabellone, Maria Elena Camerin, eliminata subito dalla ceca Hlavackova in due partite (6-3/6-4). In semifinale la sfida più impegnativa per Alison, con la giovane Pervak che l’ha costretta al tie-break del terzo set. In finale invece la svedese Johanna Larsson ha rimediato un eloquente 6-2/6-0. Per la Riske è il primo titolo stagionale (secondo in carriera) in un 2010 che le aveva riservato finora diverse amarezze con l’eccezione dell’exploit sull’erba di Birmingham, quando raggiunse le semifinali partendo dalle qualificazioni e strappò un set a Maria Sharapova.
Due i 50.000$ in tabellone. A Madrid, titolo alla rumena Elena Bogdan (6-4/6-2 alla Costas-Moreira in finale) e notizie agro-dolci per le italiane. Anna Floris, prima favorita del draw, ha subito perso 6-3/7-5 da un’altra rumena, la diciannovenne Elora Dabija; molto meglio è andata invece Anna Giulia Remondina, ottima semifinalista e battuta solo per 6-4 al terzo dalla Costas-Moreira. Un turno superato per Giulia Gatto-Monticone, vincitrice con un doppio 6-0 sulla Compostizo-de Andres e poi battuta dalla Fernandez-Brugues. Dall’altra parte dell’oceano invece, precisamente a Kansas City, doppietta per la canadese Rebecca Marino, che si era imposta due settimane fa a Saguenay. La diciannovenne di Toronto si è imposta in finale alla rumena Edina Gallovits con lo score di 6-7/6-0/6-2 ma aveva già sofferto in semifinale contro la tedesca Woerle. E’ stata l’occasione per rivedere all’opera Beatrice Capra, dopo gli exploit di Flushing Meadows; la giovane statunitense di origini italiane ha perso al secondo turno dalla connazionale Lee-Waters.
(Giulia Remondina – Foto Nizegorodcew)
Anche i 25.000$ erano due. Il primo in Australia, a Port Pirie, e se lo è aggiudicato la giapponese Erika Sema in una finale tra unseeded con la francese Larriere (6-1/4-6/6-3); il secondo, nella francese Limoges, che ha visto la vittoria della croata Ivana Lisjak sull’ucraina Beygelzimer per 6-0/6-3. Quattro le italiane in gara. Non troppo fortunata Annalisa Bona a pescare subito la futura vincitrice e battuta nettamente con un doppio 6-1; immediato ko anche per Vivienne Vierin (6-3/6-1 dalla francese Bergot) mentre hanno fatto meglio le Mayr. Lyudmyla Kichenok (una delle giovani gemelle ucraine che faranno parlare di sé in futuro) ha impedito che nei quarti andasse in scena l’ennesima sfida tra le sorelle battendo Evelyn 6-3/6-7/6-1. Poi Julya ha vendicato l’onore della famiglia e si è sbarazzata della stessa Kichenok per 6-1/6-3. In semifinale la più giovane delle Mayr ha ceduto alla Lisjak.
Breve rassegna dei 10.000$.
Ad Algiers titolo alla croata Silvia Njiric, che si è presa la rivincita su Fatima El Allami che l’aveva battuta la scorsa settimana in semifinale; questa volta la 17enne di Zagabria ha vinto 3-6/6-3/6-1. Semifinale e sfortuna per Silvia Albano, costretta al ritiro proprio contro la Njiric mentre era già sotto di un set; ma l’italiana ha appena compiuto sedici anni e si tratta di un ottimo risultato.
Ad Antalya (Turchia) vittoria per Viktoria Kamenskaya, russa che ha onorato la prima testa di serie passando sulle avversarie come un ciclone: l’ultima è stata la slovacca Morgosova, sconfitta 6-4/6-0. Tre la italiane in gara, tra cui la quindicenne Camilla Rosatello, passata attraverso le qualificazioni e che ha vinto il suo primo match a livello di tabelloni principali battendo la polacca Domagala 7-6 al terzo; poi ha perso 6-1/6-2 il derby con Viviana Verardi, a sua volta eliminata nei quarti. Subito ko invece la Gasparri, strapazzata con un duplice 6-1 dalla lituana Eidukonyte.
In Italia si giocava a Cagliari e la Sardegna ha portato fortuna e titolo alla tedesca Anne Schaefer, che si è imposta nonostante l’assalto di tre nostre semifinaliste. Del resto, erano ben 21 le nostre connazionali e, soprattutto nella parte bassa del tabellone, era lecito attendersi un derby di semifinale. A sorpresa però Francesca Mazzali ha sconfitto 6-4/6-1 la Sulpizio (numero 2 del torneo) mentre Carolina Pillot aveva raccolto un solo gioco con la Schaefer. In finale la tedesca si è imposta per 6-2/6-2.
A Dobrich (Bulgaria) titolo alla sedicenne montenegrina Danka Kovinic (6-4/6-3 alla bulgara Shinikova) e quarti di finale per Federica Grazioso; un turno in meno invece per Martina Caciotti. A Espinho (Portogallo) settimana magica per la norvegese Ulrikke Eikeri che ha vinto il titolo infliggendo in finale il classico cappotto alla francese Tisset. Pessime notizie invece per le nostre Nathalie Vierin e Chiara Mendo, subito eliminate. A Jakarta titolo alla locale indonesiana Sandy Gumulya (doppio 6-2 alla cinese Zi Yang) così come a Nonthaburi ha vinto una thailandese, Nungnadda Wannasuk (6-4/6-1 a Lin Zhu, sempre cinese).
Profeta in patria anche la brasiliana Teliana Pereira, che si è imposta a Londrina in finale sulla paraguayana Cepede Roig per 6-4/6-0. A Città del Messico successo dell’americana Yasmin Schnack (6-3/6-1 all’argentina Benitez) mentre a Williamsburg, per finire, c’è stata un’altra finale conclusa con un 6-0/6-0; a vincerla è stata la statunitense di Cleveland Lauren Davis, che ha così festeggiato il 17esimo compleanno a spese dell’esperta lettone Liga Dekmeijere.
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