di Remo Borgatti
Anche se c’era in programma un 50 mila dollari, questa volta iniziamo la consueta rassegna dei futures ITF della scorsa settimana con il 25.000 disputato sul cemento di Rock Hill, nella South Carolina.
Perché il trofeo è stato alzato dalla nostra Camila Giorgi, che è riuscita a dare il colpo di coda a una stagione piuttosto negativa centrando il terzo titolo in carriera (dopo Katowice e Toronto 2009). Dalla finale di Bratislava, persa in giugno con la Jurikova, la diciottenne maceratese aveva collezionato più sconfitte (8) che vittorie (6) ma negli Stati Uniti ha trovato la classica settimana magica, iniziata peraltro con un match durissimo vinto solo 7-6/4-6/7-6 con la giovane americana Lauren Herring. Da quel momento Camila ha cambiato marcia, non ha più concesso set e solo Krista Hardebeck, nei quarti, è riuscita ad impensierirla almeno in parte: 7-5/7-6 per la Giorgi, che poi si è sbarazzata della croata Pandzic in semifinale (6-3/6-2) e della statunitense Falconi in finale (6-4/6-3).
A Saint Raphael, in Costa Azzurra, altra perla per la statunitense Alison Riske, giunta alla terza vittoria consecutiva dopo Barnstaple e Joue-les-Tours (a cui va aggiunta la finale persa a Saguenay). La Riske era numero sette del seeding e ha risk…iato moltissimo nei quarti con la russa Manasieva, sconfitta solo 4-6/7-6/6-0. Anche in semifinale Alison ha dovuto cedere un set (6-4/3-6/6-3 alla Malek) mentre nell’atto conclusivo la più giovane delle Radwanska, Urszula, non è andata oltre una dignitosa resistenza, che però le ha fruttato solo sei giochi (6-4/6-2). Erano della partita anche Jelena Dokic (costretta al ritiro mentre era in vantaggio di un set con la stessa Radwanska) e la nostra Gatto-Monticone, sconfitta al debutto dalla Pous Tio per 6-1/6-3.
Tornando ai 25.000$, si è giocato anche in Nigeria e in Scozia. A Lagos, successo della slovacca Zuzana Kucova, che ha battuto in finale la francese Piquion con un netto 6-2/6-0. A Glasgow invece erano di scena le gemelle ceche del 1992 Krystina e Karolina Pliskova. Karolina, la destra delle due, si è aggiudicata il titolo (secondo dell’anno, dopo Gifu) battendo in finale la greca Georgatou con il punteggio di 3-6/6-0/6-3 e vendicando così la sorella, eliminata al primo turno proprio dalla Georgatou. Per l’Italia c’erano Julia Mayr, battuta al primo turno dall’olandese Tamaela, e Anna Floris, che era testa di serie numero 2 ma è stata eliminata al secondo turno dalla portoghese De Lattre.
La carrellata dei 10 mila dollari inizia con l’Egitto. Ad Ain Elsokhna ha vinto la rumena Alexandra Cadantu, che si è imposta in finale alla slovacca Zlochova con lo score di 6-2/6-3. Il torneo aveva due italiane tra le teste di serie ma sia Annalisa Bona (2) che Valentine Confalonieri (5) si sono dovute accontentare del secondo turno, battute rispettivamente dalla Juhaszova e dalla Boeykens.
L’israeliana Julia Glushko è stata profeta in patria vincendo ad Akko. Buona finalista la giovane tedesca Julia Kimmelmann, sconfitta con un doppio 6-2. C’era Marta Bertolaso a rappresentare l’Italia ma è stata battuta al primo turno dalla israeliana Khazaniuk.
In Turchia (Antalya) prosegue il dominio della rumena Cristina Dinu, che ha inflitto un secco 6-2/6-2 alla russa Vinogradova. Buona vittoria per la giovane Camilla Rosatello, che ha battuto nel derby l’amica Francesca Gariglio 6-3/7-5 prima di cedere alla tedesca Perkovic con un duplice 6-2. Costretta invece al ritiro Giorgia Marchetti, sempre al secondo turno, dopo che aveva debuttato vincendo con la polacca Siedliska.
Finale a Dubrovnik per Vivienne Vierin, battuta 6-3/7-5 dalla rumena Diana Enache, testa di serie numero 1. Per giocarsi il titolo, Vivienne si era imposta nell’ordine a Rebersak, Radovanovic, Kovinic e Gledacheva. Fuori subito Vaideanu e Orlando, con Paola Cigui che ha fatto meglio conquistando i quarti di finale poi sconfitta dalla croata Banovec.
Ancora meglio è andata a Siviglia, dove Karin Knapp ha vinto il suo secondo titolo in carriera (la prima volta nel 2006, a Monteroni d’Arbia) anche se nel 2008 si era presa il lusso di conquistare nientemeno che la finale di Anversa WTA, battuta dalla Henin. Speriamo che, dopo quei picchi che le valsero il best-ranking (numero 35), e la successiva discesa in graduatoria (adesso è 541, ma naturalmente valemolto di più) causata anche da problemi fisici, per Karin sia giunto il tempo del riscatto. In Spagna la 23enne di Brunico ha messo in fila una dopo l’altra la francese Temin, la rumena Stomlega, la connazionale Federica Quercia, l’iberica Fernandez-Brugues (l’unica capace di strapparle un set, il centrale al tie-break) e in finale la venezuelana Andrea Gamiz per 6-0/6-1. C’erano altre azzurre in tabellone, oltre a Quercia e Knapp; Beccaria e Davato eliminate al primo turno mentre Anastasia Grymalska ha conquistato le semifinali, dove ha perso in tre partite con la Gamiz.
Per finire, flash dagli altri quattro diecimila. A Yeong Wol (Corea del Sud) finale tutta coreana tra due Kim con vittoria di Kun-Hee Kim su Na Ri, che si è ritirata nel secondo set. A Santa Maria, in Brasile, successo di Roxane Vaisemberg, che da agosto ha giocato la settima finale in otto tornei (bilancio 5 vittorie e 2 ko); questa volta la sua vittima in finale è stata la cilena Fernanda Brito, battuta 6-3/6-4. A Khon Kaen (Thailandia) vittoria della cinese Lin Zhu (6-3/6-2 alla thailandese Kumkhum) mentre a Monastir (Tunisia) è stata la volta della ceca Martina Borecka, che ha battuto in finale la slovacca Cepelova per 7-5/6-1. Nutrita la rappresentanza italiana ma solo Alice Savoretti ha raggiunto i quarti, mentre Caciotti, Camplone e Bigi hanno perso al primo e Grazioso e Clerico al secondo.
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