Non c’è il lieto fine nella favola di Stefania Rubini. La 24enne di Bologna, che aveva incantato il pubblico del Castello con il suo tennis frizzante, si arrende in semifinale negli Internazionali femminili di Brescia, che si chiudono domani al Forza e Costanza (60 mila dollari, terra). L’azzurra di origini giamaicane trova nella slovena Polona Hercog, ex numero 35 Wta, una rivale troppo solida per le sue attuali possibilità, e soprattutto troppo esperta per perdere fiducia nei propri mezzi, pur di fronte a un primo parziale giocato alla grande dalla 24enne emiliana. Con i suoi diritti pesanti e con il suo tennis fatto di tanti rischi e molta pressione, Stefania aveva accarezzato il sogno della finale. In particolare, salvando tre palle break consecutive sul 5-3 in suo favore, la bolognese allenata da Ugo Brissa aveva acceso le tribune del centrale, mai così gremite lungo la settimana. Ma la Hercog non si è persa d’animo, e fin dall’inizio del secondo parziale ha mostrato all’avversaria che la strada da percorrere per strappare un successo sarebbe stata comunque in salita. Il rimpianto della Rubini è quello di non aver sfruttato tre occasioni per portarsi sul 2-0 in avvio, quando avrebbe potuto dare la spallata decisiva e indirizzare definitivamente il match. Invece, dal controbreak della slovena, l’azzurra ha perso fiducia, cedendo nuovamente il servizio al sesto game. Nel terzo set, con l’inerzia del confronto tutta dalla parte della Hercog, Stefania ci ha comunque provato, ma ha pagato carissimo il break in apertura, sintomo di una fiducia che stava ormai scemando. Dopo due ore e cinque minuti, è finita col punteggio di 3-6 6-3 6-2. Peccato per l’occasione persa, ma da Brescia la Rubini riparte col miglior risultato in carriera e con una classifica che torna a farsi più interessante: dal numero 1049 di inizio settimana al 557 (posto più posto meno) di lunedì, il guadagno sarà di quasi 500 posizioni. Non male per una ragazza che è stata ferma oltre un anno per infortunio, ma che possiede talento sufficiente per farsi notare ben oltre il circuito Itf.
Non è riuscita a bissare la finale del 2015, invece, la venezuelana Andrea Gamiz, favorita dalle sue caratteristiche tecniche di fronte all’ucraina Ganna Poznikhirenko. La 23enne di Kiev, però, è riuscita a sovvertire il pronostico, in parte approfittando di una giornata negativa della rivale, in parte mettendo in mostra quel tennis concreto, ancorché poco appariscente, che l’aveva portata sino alla soglia dell’ultimo atto. Dopo un primo set chiuso al tie-break, alla ragazza dell’Est è bastato un break nel secondo per prendere il largo, mentre la sua avversaria affondava in alcuni errori gratuiti che le costavano il match. In doppio, trionfo a sorpresa per la coppia Glushko/Hon: un’esperta israeliana e una giovane australiana insieme, in un sodalizio che pare funzionare, se prima del titolo di Brescia era arrivato pure quello di Grado la scorsa settimana. Domani la finale del singolare, sempre con ingresso gratuito, a partire dalle ore 16.
RISULTATI
Semifinali singolare: Hercog (Slo) b. Rubini 3-6 6-3 6-2, Poznikhirenko (Ukr) b. Gamiz (Ven) 7-6 6-3.
Finale doppio: Glushko/Hon (Isr/Aus) b. Gonzalez/Kremen (Par/Blr) 2-6 7-6 10/8.
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