di Guido Pietrosanti
Si conferma molto a suo agio sulla terra battuta dei challenger italiani, l’argentino Carlos Berlocq vincitore del challenger di Torino in finale sullo spagnolo Albert Ramos, sconfitto per 64 63. L’argentino 28enne, che quest’anno ha giocato prevalentemente nel circuito maggiore senza ottenere risultati particolarmente brillanti, è uno di quei giocatori che riescono a mantenere una buona classifica (è numero 72 del ranking atp) grazie agli ottimi risultati che ottiene nei numerosi challenger europei e sudamericani sulla terra battuta. Qualcosa di meglio spera di diventare lo spagnolo Ramos, che dopo la vittoria di Milano e la semi a Marburg, raggiunge un’altra finale challenger che gli permette di migliorare il suo best ranking e di portarlo al numero 78. Ramos a Torino ha sconfitto in semifinale un ottimo Alessandro Giannessi, al miglior risultato nei challenger della sua giovane carriera, che aveva in precedenza battuto, tra gli altri, anche lo spagnolo Gimeno Traver, numero 58 del ranking. Giannessi raggiunge il suo best ranking al numero 279 ma soprattutto conferma di riuscire ancora a scalare molto rapidamente la classifica. Infatti, pur non essendo più un giovanissimo, Alessandro sta scalando da diversi anni le classifiche ad un ritmo piuttosto costante, segno che riesce ancora ad alzare il suo livello di gioco piuttosto facilmente da un anno all’altro. Non sarà lui a risolvere i problemi del tennis italiano, ma potrebbe già essere pronto, l’anno prossimo, per una WC nel tabellone principale del Foro Italico, dando un po’ di ricambio ai “soliti noti” del tennis azzurro.
Nell’altro ricco challenger della settimana, a Braunschweig in Germania, vittoria del Ceco Lukas Rosol (70 atp) entrato a 26 anni prepotentemente nei top 100 e già vincitore di un challenger a Praga nel mese di maggio. Rosol ha sconfitto in finale per 75 76 uno dei giovani emergenti di questa stagione, il russo Evgeny Donskoy, classe 90 come Giannessi e numero 154 del ranking atp. Donskoy, dal rendimento piuttosto discontinuo, già vincitore a Casablanca a febbraio, ha raggiunto la finale in Germania partendo dalle qualificazioni, e sconfiggendo tra gli altri anche il top 100 Frederico Gil nei quarti di finale.
Infine a Winnetka negli Stati Uniti, vittoria dell’ex top10 James Blake in finale sul connazionale Bobby Reynolds (125 atp) sconfitto per 63 61. Blake, 31 anni, torna con questa vittoria nei top100, al numero 88, ma conferma la tendenza ad avere nelle fasi finali dei tornei challenger giocatori maturi, che cercano di prolungare la loro carriera o che, come Berlocq, proprio nei challenger cercano i punti e le vittorie per poter disputare alcuni tornei del circuito maggiore. A Winnetka il più giovane dei semifinalisti è stato Donald Young, classe 89, promessa americana mai davvero esplosa, che galleggia da circa 4 anni intorno alla 100esima posizione mondiale.
Nel circuito future, ennesima vittoria di Daniele Giorgini a Bologna nell’ItalyF16. Daniele riesce ormai da anni a vincere nei future, senza però riuscire a fare il salto di qualità definitivo nei challenger. Buone semifinali anche per Matteo Viola e Luca Vanni nello stesso torneo. Lontano dall’Italia, buon risultato per Alessandro Bega che in Brazil F19 coglie i quarti di finale e continua la sua crescita in classifica, senza fare troppo rumore. Forse è proprio questa la strada giusta per raggiungere il successo!
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