di Daniele Sforza
Yulia Beygelzimer è stata protagonista la scorsa settimana del Roland Garros, superando le qualificazioni e uscendo sconfitta, lottando duramente, contro la più quotata Suarez Navarro, ancora in gioco nello slam parigino. Per trentenne di Donetsk, è la nona partecipazione nel main draw di uno slam in singolare, in cui però non sono ancora arrivate vittorie. Questa settimana si trova alla posizione 157 del ranking mondiale ma in passato ha raggiunto il best ranking in singolare e in doppio nel 2006, rispettivamente al numero 83 e 56.
Prima di tutto, la tua città natale è Donetsk quindi sicuramente sai meglio di altre persone cosa sta succedendo in Ucraina. Puoi dirci qualcosa a riguardo? Com’è la situazione lì e com’era invece durante il periodo della rivoluzione in piazza Maidan?
La situazione a Donetsk è abbastanza tesa. Sono stata a casa 3 settimane fa e da quel momento la situazione è peggiorata. Durante la rivoluzione qui era tranquillo ma in questo momento ci sono persone armate in strada e l’aeroporto è chiuso… Speriamo per il meglio.
Parlando, invece, di tennis perché hai iniziato a giocare a tennis?
Mio padre mi ha portato a giocare a tennis per la prima volta. Mi ammalavo spesso quando ero piccola così i miei genitori volevano facessi sport. Ecco come ho iniziato a giocare.
Eri ben classificata anche nel circuito junior, qual è il tuo ricordo più bello di quel periodo?
Giocare nel circuito junior è stato divertente, c’era un’atmosfera più rilassante rispetto al circuito pro. Ero nella squadra Itf (una squadra per i migliori junior dalle nazioni che non hanno molto denaro) e ho diversi ricordi con loro, ho diversi amici ed è stato davvero un bel periodo.
Sei passata al circuito pro nel 2000 e nel 2014 sei ancora qui a giocare i vari tornei del circuito femminile. Ti aspettavi una cosa del genere (giocare per quasi 15 anni) all’inizio della tua carriera? Nel tuo futuro stai pensando a un lavoro da coach, oppure pensi a qualcosa di diverso?
Sono felice di poter giocare e spero di avere ancora delle belle soddisfazioni in campo. A riguardo del diventare un’allenatrice, posso dire che mi piacerebbe avere la possibilità di mettere la mia esperienza al servizio delle giovani tenniste.
Si può dire che il tuo miglior anno come tennista, fino a questo momento, sia stato il 2006. Anno in cui hai raggiunto il tuo best ranking sia in singolo che in doppio. Quanto è stato difficile giocare doppio e singolo molto spesso con livelli altissimi? Cosa ricordi di quell’anno?
Mi piace giocare il doppio perciò è sempre bello avere la possibilità di giocare entrambe le competizioni. Quell’anno è stato lungo ed ho giocato davvero tanto, penso che se potessi tornare indietro pianificherei diversamente e giocherei meno.
Sicuramente tu conosci meglio di altri il mondo dei tornei Itf. C’è stato un cambiamento di montepremi tra il 2000 e il 2014? È difficile continuare a giocare con questi montepremi (anche per la crisi economica)? Era più semplice 15 anni fa? Pensi che l’Itf debba intervenire in questo?
Sicuramente è difficile iniziare a giocare se non si hanno i soldi per viaggiare. Molte tenniste stanno lottando per questo ma è un mondo difficile. Penso debbano esserci più tornei in modo che le tenniste abbiano più scelta e più possibilità per giocare.
Questa settimana hai raggiunto il Main draw del Roland Garros, come ti senti a giocare uno dei 4 tornei dello Slam? P.s Molte persone erano interessate a riguardo del ritiro della Mestach contro te nel primo turno delle qualificazioni, dopo soli tre punti. Puoi dirmi qualcosa a riguardo?
Sono felice in quanto ho giocato bene qui, amo Parigi e l’atmosfera qui è fantastica. Non so dirti cosa sia successo alla mia avversaria nel primo turno, ero sorpresa anch’io del ritiro della Mestach.
Sicuramente sai che non tutti ti avranno vista giocare, puoi descrivere il tuo modo di giocare? Qual è il tuo colpo migliore?
Penso di avere un gioco aggressivo in cui uso tutti i colpi, è questa la caratteristica principale del mio gioco.
Per concludere, hai giocato il doppio cambiando spesso partner. Quanto è difficile trovare confidenza con una persona diversa ogni volta?
È vero, ho giocato spesso con molte tenniste ma ora cerco di far coppia con le ragazze con cui mi piace giocare, sono poche e nel caso in cui abbiamo lo stesso programma di tornei, giochiamo insieme. È sempre meglio giocare con la stessa persona ovviamente .
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